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Perché tutti parlano di un punto interrogativo cosmico fotografato dal James Webb?

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Agosto 23, 2023
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Punto interrogativo

La coppia strettamente legata di stelle in formazione attiva, note come Herbig-Haro 46/47, immortalata dal James Webb. Sullo sfondo, un dettaglio a forma di punto interrogativo messo in evidenza nel riquadro. Credits: NASA, ESA, CSA, Joseph DePasquale (STScI), Daisy Dobrijevic

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Qualche settimana fa, il telescopio spaziale James Webb ha immortalato in luce infrarossa una coppia strettamente legata di stelle in formazione attiva, note come Herbig-Haro 46/47. Nell’immagine, le stelle sono circondate da un disco di materiale, composto principalmente di gas e polvere.

Tuttavia appena sotto quelle stelle, nello spazio profondo sullo sfondo, c’è un oggetto che assomiglia a un gigantesco punto interrogativo. L’ingrandimento di questa caratteristica è diventato virale sui social media dopo che l’ESA l’ha condiviso alla fine del mese scorso. Da dove viene? Perché è lì? E cosa stiamo veramente vedendo?

La natura del punto interrogativo

Non è chiaro esattamente quale possa essere l’oggetto a forma di punto interrogativo, ma il suo colore e la sua forma ci danno un’idea. Gli scienziati ipotizzano si tratti della fusione di due o più galassie. Kai Noeske, responsabile del programma di comunicazione dell’ESA, ha affermato:

Sembra un gruppo o un allineamento casuale di 2 o 3 galassie. La parte superiore del punto interrogativo sembra una galassia a spirale distorta, forse in fusione con una seconda galassia.

Probabilmente, quindi, si tratta di più galassie potenzialmente interagenti. Proprio queste interazioni potrebbero aver causato la forma distorta a punto interrogativo: l’arco potrebbe essere una coda di marea, ovvero un flusso sottile e allungato di stelle e gas che si forma durante l’interazione galattica, mentre il punto sarebbe una galassia più piccola.

Il colore rosso dell’oggetto, invece, potrebbe indicare che è molto distante (a miliardi di anni luce), oppure molto più vicino e oscurato dalla polvere.

Punto interrogativo fotografato con Webb
Primo piano dell’oggetto a forma di punto interrogativo visto nell’immagine recentemente pubblicata dal James Webb della coppia di stelle in formazione attiva Herbig-Haro 46/47. Credits: NASA, ESA, CSA, Joseph DePasquale (STScI)

Le fusioni tra galassie sono un fenomeno molto comune nel cosmo. Anche la nostra galassia, la Via Lattea, sta interagendo e fondendosi con la vicina Andromeda. Si tratta di eventi molto lenti ma anche caotici, in cui si formano strutture di materiali dalle forme inusuali, con code, lobi e filamenti estesi per migliaia di anni luce.

Tuttavia, questa potrebbe essere la prima volta che vediamo questo particolare oggetto, secondo lo STScI. Sarebbe quindi necessario un ulteriore follow-up per capire di cosa si tratta con certezza.

Tutta una questione di proiezione?

La figura a forma di punto interrogativo trovata nello scatto di Webb è un esempio perfetto degli effetti di proiezione a cui sono soggetti osservatori terrestri (o spaziali) quando guardano il cielo dalla loro particolare prospettiva. Ciò che misuriamo, noi a Terra o il James Webb nello spazio, è un’immagine 2D di un Universo ricchissimo di oggetti, che sono tra loro distribuiti in uno spaziotempo talmente vasto da perdersi. E noi ne vediamo (solamente) la proiezione.

Perciò, anche se l’ipotesi che si tratti di una fusione galattica è finora la più accreditata, potrebbe invece essere che il corpo ad arco e il punto in basso siano completamente indipendenti, e allineati esattamente ad angolo retto rispetto al nostro punto di vista.

Macarena Garcia Marin, scienziata del progetto Webb allo STScI, ha affermato: “Penso che a tutti noi piaccia trovare forme familiari nel cielo. Questo crea una profonda connessione tra la nostra esperienza umana, il nostro linguaggio, e la bellezza dell’Universo che ci circonda.”

In realtà, forme come queste nello spazio sono già state fotografate in precedenza. Nel 2008, il telescopio spaziale Hubble ha scattato un’immagine di due galassie in fusione che avevano un aspetto vagamente a forma di punto interrogativo. Un’altra immagine Hubble del 2009 mostra un’illusione ottica composta da almeno quattro galassie che sembrano formare una forma simile, ma che sono per lo più non collegate. Un po’ una pareidolia allargata quindi, quel fenomeno psicologico in cui si percepiscono pattern riconoscibili, come volti o oggetti, in stimoli casuali o astratti, come nuvole o macchie.

In ogni caso, anche se forse non sapremo mai, o non a breve termine, la causa esatta dietro il punto interrogativo cosmico, l’immagine del Webb ci mostra (letteralmente) a quante altre domande sul cosmo dobbiamo ancora rispondere.

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Tags: formazione stellareJames WebbJames Webb Space TelescopeStelleuniverso

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