Una nuova immagine del James Webb raffigura IC 1623, una coppia intrecciata di galassie interagenti a circa 270 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione della Balena. Le due protagoniste di questo scatto, soggette l’una alla forte attrazione gravitazionale dell’altra, si stanno attraendo inesorabilmente a vicenda. Il loro destino sarà quello di una vera e propria fusione.
La corsa delle due galassie una verso l’altra ha innescato una frenetica ondata di formazione stellare, nota con il nome di starburst, che ha permesso la nascita di nuove stelle a una velocità superiore a venti volte quella della Via Lattea. La catastrofica collisione cosmica nel sistema di galassie IC 1623 è stata a lungo d’interesse per gli astronomi, ed era stata precedentemente fotografata da Hubble e altri telescopi spaziali.
Le osservazioni precedenti
Hubble ha catturato IC 1623 nel 2008, utilizzando due filtri a lunghezze d’onda ottiche e infrarosse della Advanced Camera for Surveys (ACS). Qui di seguito, vediamo un’immagine pubblicata nel 2021 che incorpora anche i dati dalla Wide Field Camera 3 (WFC 3). Essa combina le osservazioni effettuate in otto filtri che vanno dall’infrarosso all’ultravioletto, per rivelare i dettagli più fini di IC 1623.

Lo starburst estremo in corso, provoca un’intensa emissione nell’infrarosso. Una delle due galassie, la galassia VV 114E, è oscurata nella luce visibile, e presenta una notevole quantità di gas caldo e denso. Gas caldo e denso si trova anche nella regione di sovrapposizione che collega i due nuclei, dove i ricercatori sostengono che le galassie potrebbero benissimo essere in procinto di formare un buco nero supermassiccio. Il gigantesco nucleo centrale in formazione, infatti, risulta essere sia molto luminoso che molto compatto.
A causa di una spessa fascia di polvere, che ha bloccato queste preziose intuizioni dalla vista di telescopi come Hubble, è proprio Webb con la sua vista a infrarossi che oggi ha potuto dare una marcia in più nello studio di questo spettacolo cosmico.
Le galassie all’infrarosso, riprese con Webb
Un team di ricercatori ha catturato IC 1623 attraverso le porzioni infrarosse dello spettro elettromagnetico utilizzando il trio di strumenti scientifici all’avanguardia di Webb formato da MIRI (Mid InfraRed Instrument), NIRSpec (Near InfraRed Spectrometer) e NIRCam (Near InfraRed Camera). L’abbondanza dei dati raccolti consentirà alla comunità astronomica di esplorare nel dettaglio come le capacità senza precedenti di Webb aiuteranno a svelare le complesse interazioni negli ecosistemi galattici.
La sensibilità agli infrarossi di Webb e la sua impressionante risoluzione a quelle lunghezze d’onda gli consentono di vedere oltre la polvere. Questo ha portato alla spettacolare immagine in copertina, una combinazione d’immagini MIRI e NIRCam.
I picchi di diffrazione a 8 punte tipici di Webb, che appaiono in cima alla galassia in centro, sono creati dall’interazione della luce stellare con la struttura fisica del telescopio.
Lo studio di queste nuove osservazioni di IC 1623 è stato pubblicato su The Astrophysical Journal. L’abstract del paper è reperibile qui.
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