• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Le grandi differenze tra Hubble e il James Webb

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Dicembre 23, 2021
in Agenzie Spaziali, Approfondimento, Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza
Webb vs Hubble
Condividi su FacebookTweet

In ogni sua parte progettata, costruita, testata e pronta a essere lanciata su un Ariane V, il James Webb Space Telescope è stato pensato come il successore di Hubble. Non il sostituto, il successore. Questo è vero a livello scientifico in primis, perché i suoi obiettivi scientifici sono motivati dai risultati ottenuti con Hubble. È stato proprio l’Hubble, infatti, a farci capire quanto possa essere affascinante e scientificamente rilevante spingersi “oltre”. Verso oggetti più distanti, verso lunghezze d’onda più lunghe. Con Hubble abbiamo riempito moltissimi tasselli nella nostra compressione del cosmo. Tanti di quelli che ci mancano (e sono molti) potrebbe aggiungerli il Webb, un telescopio a infrarossi con grandi innovazioni rispetto al suo predecessore.

Insieme ad Hubble, che continuerà a regalarci meravigliose immagini nella banda di lunghezze d’onda del visibile e dell’ultravioletto, il Webb ci permetterà di raggiungere anche lunghezze d’onda più ampie. E quindi un passato più lontano, e segreti nascosti molto indietro nel tempo.

Sul canale Telegram di Astrospace.it tutti gli aggiornamenti sulla preparazione e il lancio del James Webb Space Telescope:

Astrospace su Telegram

Il Webb e l’universo all’infrarosso

Il James Webb Space Telescope osserverà principalmente nell’infrarosso. Per farlo sarà dotato di strumenti scientifici che copriranno la lunghezza d’onda da 0,6 a 28 micrometri. Sappiamo che l’infrarosso nello spettro elettromagnetico va da 0,75 a poche centinaia di micrometri (milionesimi di metro). Si tratta perciò di radiazione dalla lunghezza particolarmente larga e difficile da raccogliere, se l’area a disposizione non è sufficiente e gli strumenti non sono adatti. A confronto, gli strumenti installati sull’Hubble possono osservare una piccola porzione dello spettro infrarosso che va da 0,8 a 2,5 micrometri.

Le osservazioni nell’infrarosso sono particolarmente importanti perché qualsiasi nube di polvere assorbe la luce visibile (e, in parte, anche quella ultravioletta) e riemette la radiazione nella gamma dell’infrarosso. Ciò significa che le stelle giovani, dotate di un disco di polveri attorno che potrebbe formare pianeti, mostrano un eccesso d’infrarosso. Anche il centro della nostra galassia lo fa, impedendoci di comprendere a fondo la costituzione e formazione del nucleo galattico.

Carina Nebula
Confronto della Carina Nebula nella lunghezza d’onda della luce visibile (a sinistra) e nell’infrarosso (a destra). Entrambe le immagini sono state scattate con l’Hubble. Si nota visivamente che riuscendo a spingersi verso la banda dell’infrarosso è possibile risolvere molti più oggetti: questo farà il Webb. Credits: NASA/ESA, M. Livio, STScl

Proprio perché un’area di raccolta più grande significa:

  • campo visivo significativamente più ampio,
  • risoluzione spaziale migliore

il Webb è stato progettato e costruito con uno specchio primario di ben 6,5 metri di diametro. Questo lo dota di un occhio molto più potente di qualsiasi altro telescopio mai lanciato nello spazio. In confronto, lo specchio primario di Hubble è di 2,4 metri di diametro. In termini di area di raccolta, l’Hubble si è di certo spinto lontano con questo specchio, ma non tanto lontano quanto ci aspettiamo possa fare il Webb.

Il punto di osservazione diverso

L’Hubble Space Telescope orbita da più di trent’anni attorno al nostro pianeta, a un’altitudine di circa 570 km. Il Webb invece risiederà nel punto di Lagrange L2 del sistema Terra-Sole, a 1,5 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Ecco perché il Webb sarà lanciato nello spazio a bordo di un razzo Ariane V, un razzo sufficientemente potente per spingerlo fino a quella distanza.

Nella posizione L2, inoltre, lo scudo solare del Webb gli permetterà di bloccare la luce del Sole e quella riflessa dalla Terra e dalla Luna. Si tratta quindi di una scelta ottimale per rendere il telescopio stabile. In realtà, il Webb orbiterà con la Terra, ma rimarrà fisso sempre stesso punto in relazione alla Terra e al Sole.

Webb Hubble orbita
Il JWST risiederà a 1,5 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, in quello che viene chiamato il secondo punto di Lagrange, L2, del sistema Terra-Sole. Il grafico non è in scala.

Quanto lontano vedrà il Webb?

È importante riuscire a vedere molto lontano nel cosmo perché quanto più lontano guardiamo, tanto più indietro nel tempo viaggiamo. Tuttavia, mentre lo osserviamo e studiamo, l’Universo continua a espandersi, e quest’espansione sembra essere accelerata. Questo provoca un “allungarsi” della radiazione, mentre lo spaziotempo si “distende” e le galassie si allontanano. Di conseguenza, le lunghezze d’onda più corte diventeranno più lunghe. E gli oggetti distanti saranno sempre meno risolvibili alla lunghezza d’onda della luce visibile: essa infatti giunge a noi come luce infrarossa.

Quindi il fatto che il James Webb Space Telescope potrà vedere nell’infrarosso aiuta particolarmente. È ideale per spingersi sempre più in là e riuscire a raggiungere i primordi di un Universo tanto vasto quanto misterioso. Ed essere i nostri occhi sulla luce, anche quella che da qui non riusciamo a vedere.

Maggiori informazioni sulle prestazioni future del James Webb Space Telescope e sulla missione scientifica del telescopio si possono trovare nella guida completa al JWST di Astrospace.it 

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: HubbleHubble Space TelescopeJames WebbJames Webb Space TelescopeJames Webb TelescopeSpace telescopeTelescopiotelescopio spaziale hubble

Potrebbe interessarti anche questo:

Europa osservata dalla NIRCam di Webb

Il James Webb ha trovato una fonte di carbonio sulla superficie della luna Europa

Settembre 22, 2023
OSIRIS-REx vista dall'ESA

L’ESA ha avvistato la sonda OSIRIS-REx, di ritorno verso Terra con un campione di asteroide

Settembre 21, 2023
Universo in espansione

Il James Webb ha confermato il tasso di espansione dell’Universo misurato da Hubble

Settembre 12, 2023
K2-18 b

Il James Webb ha scoperto metano e anidride carbonica nell’atmosfera di un esopianeta

Settembre 12, 2023
Guardando sempre più in profondità. Cronache dal James Webb

Guardando sempre più in profondità. Cronache dal James Webb

Settembre 2, 2023
SN 1987A

Il James Webb ha rivelato nuove strutture all’interno della famosa supernova SN 1987A

Settembre 1, 2023

I più letti

  • OSIRIS-REx vista dall'ESA

    L’ESA ha avvistato la sonda OSIRIS-REx, di ritorno verso Terra con un campione di asteroide

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Tutto quello che serve sapere sulla missione OSIRIS-REx, prima del suo ritorno sulla Terra

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Ecco come arriverà sulla Terra il campione dell’asteroide Bennu, il 24 settembre

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • PWSA, la costellazione militare da quasi mille satelliti, dove la Space Force investirà decine di miliardi di dollari

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Gli eventi spaziali in Italia

Pagina di caricamento
  • Settembre 2023

Calendario di Eventi

L Lun

M Mar

M Mer

G Gio

V Ven

S Sab

D Dom

0 eventi, 28

0 eventi, 29

0 eventi, 30

0 eventi, 31

0 eventi, 1

0 eventi, 2

0 eventi, 3

0 eventi, 4

0 eventi, 5

0 eventi, 6

0 eventi, 7

0 eventi, 8

0 eventi, 9

0 eventi, 10

0 eventi, 11

0 eventi, 12

0 eventi, 13

0 eventi, 14

0 eventi, 15

0 eventi, 16

0 eventi, 17

0 eventi, 18

0 eventi, 19

0 eventi, 20

0 eventi, 21

0 eventi, 22

2 eventi, 23

2:00 pm - 9:00 pm

Galactic Park 2023

Settembre 23 @ 2:00 pm - 9:00 pm

Galactic Park 2023

Il 23 settembre Galactic Park torna a Milano per il landing, l’evento principale del 2023 che si terrà al Civico Planetario di Milano Ulrico Hoepli e nei giardini Indro Montanelli appena fuori […]

4:00 pm - 6:00 pm

Astrospace Talk all’evento Astronomia in Villa – A cosa servono tutti questi telescopi nello spazio?

Settembre 23 @ 4:00 pm - 6:00 pm

Astrospace Talk all’evento Astronomia in Villa – A cosa servono tutti questi telescopi nello spazio?

All'interno dell'evento ASTRONOMIA IN VILLA 2023 presso Villa Caldogno (VI), organizzato dal Gruppo Astrofili Vicentini e dalla Proloco di Caldogno, sabato 23 settembre 2023 alle ore 16 Mariasole Maglione, astrofisica […]

0 eventi, 24

0 eventi, 25

0 eventi, 26

0 eventi, 27

0 eventi, 28

0 eventi, 29

0 eventi, 30

0 eventi, 1

  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
Settembre 23
Settembre 23 @ 2:00 pm - 9:00 pm

Galactic Park 2023

Settembre 23 @ 4:00 pm - 6:00 pm

Astrospace Talk all’evento Astronomia in Villa – A cosa servono tutti questi telescopi nello spazio?

  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
  • Non ci sono eventi in questa giornata.
Vedi Calendario

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Gli ultimi approfondimenti

Render della missione OSIRIS-REx della NASA, che ha prelevato un campione di materiale dall’asteroide Bennu. Credits: NASA/GSFC/University of Arizona

Tutto quello che serve sapere sulla missione OSIRIS-REx, prima del suo ritorno sulla Terra

Settembre 22, 2023
Superficie di Europa fotografata da Galileo

Vent’anni fa terminava Galileo, la prima missione a orbitare attorno a Giove

Settembre 21, 2023
La vera storia di una stella che forse è esplosa due volte

La vera storia di una stella che forse è esplosa due volte

Settembre 20, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Space Newsletter

Ogni settimana, alle 11:00 di sabato, le principali notizie ed eventi di space economy, tecnologie spaziali ed esplorazione umana dello spazio.

loader

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?