• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Dispiegato per l’ultima volta a Terra lo specchio del James Webb

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Maggio 12, 2021
in Agenzie Spaziali, Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza
Operazioni agli specchi laterali del James Webb Space Telescope durante l'ultimo test di dispiegamento. Credits: NASA/Chris Gunn

Operazioni agli specchi laterali del James Webb Space Telescope durante l'ultimo test di dispiegamento. Credits: NASA/Chris Gunn

Condividi su FacebookTweet

Il James Webb Space Telescope, ha aperto per l’ultima volta sulla Terra il suo specchio primario. Questo test è servito per replicare ancora questa operazione specifica, che il James Webb eseguirà una volta raggiunto lo spazio, muovendo sei dei suoi 18 specchi esagonali.

Il meccanismo di dispiegamento degli specchi laterali è stato uno degli ultimi test nei quali è stata replicata ogni manovra che il telescopio andrà ad eseguire. Per questa, il comando è stato inviato dalla sala controllo di Northrop Grumman, a Redondo Beach, in California. I comandi sono stati gli stessi che verranno usati nello spazio. Per simulare ancora meglio la manovra, il telescopio si trovava inoltre in una condizione di microgravità simulata. Durante i test sono stati inoltre installati tutti i rivestimenti termici e le schermature progettate per proteggere gli specchi e gli strumenti dalle interferenze.

Tre specchi laterali del James Webb Space Telescope durante l'ultimo test di dispiegamento. Credits: NASA/Chris Gunn
Tre specchi laterali del James Webb Space Telescope durante l’ultimo test di dispiegamento. Credits: NASA/Chris Gunn

Per eseguire la manovra di dispiegamento degli specchi laterali sono necessari 132 attuatori diversi, che sono stati testati uno per uno ad inizio dell’anno. Essi muovono ogni elemento in una posizione diversa e con grandissima precisione. Questa è necessaria per garantire il processo di messa a punto dei singoli specchi. dopo questo ultimo test di dispiegamento degli specchi, mancheranno ancora alcune prove prima di poterlo spedire al sito di lancio. Fra questi, è previsto il test di estensione di due radiatori, necessari per raffreddare il telescopio e un test di estensione e ritrazione completa della torre centrale del James Webb. Una volta completati questi test il telescopio sarà pronto al lancio.

Perché dispiegare e ritrarre questi specchi?

Il James Webb Space Telescope verrà lanciato verso una posizione specifica dello spazio, il punto lagrangiano L2. Questo punto dello spazio, si trova a 1.5 milioni di km dalla Terra in direzione opposta al Sole. La scelta di questa posizione particolare nel Sistema Solare, trova le sue radici nell’estrema sensibilità degli strumenti di bordo del telescopio. Lì, infatti, rivolgendo lo scudo termico verso Sole, Terra e Luna, potrà puntare lo specchio verso lo spazio profondo al riparo da qualsiasi perturbazione termica. Opererà ad una temperatura costante di 220 gradi centigradi sotto zero. In questo video sono rappresentate le operazioni sugli specchi che hanno portato all’ultimo test:

Per raggiungere questa posizione il James Webb sarà lanciato a bordo di un vettore europeo Ariane V dalla base di lancio in Guyana Francese. Questo vettore, garantito dall’ESA come parte del contributo europeo al telescopio stesso, è stato scelto per la sua affidabilità e ovviamente per le sue caratteristiche tecniche. L’Ariane V dispone però di un fairing, cioè di uno spazio di carico, con un diametro di 5 metri, mentre il James Webb, una volta esteso, avrà un diametro di 6.5 metri. Per questo motivo il telescopio andrà piegato in vari modi per essere inserito all’interno del vettore europeo. La partenza del James Webb Space Telescope è attualmente prevista per il 31 ottobre del 2021. 

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: AstrofisicafisicaJames WebbJames Webb TelescopeNasa

Potrebbe interessarti anche questo:

Rappresentazione artistica delle nubi vorticose dell'esopianeta VHS 1256 b

Webb ha permesso di studiare le nuvole nell’atmosfera di un esopianeta lontano

Marzo 23, 2023
Mappa globale elaborata grazie al dati MISR che mostra le concentrazioni di PM 2.5, in un periodo che va dal 2001 al 2006. Credits:A. van Donkelaar et al. (2010)

NASA e ASI collaborano per combattere l’inquinamento atmosferico con MAIA

Marzo 22, 2023
James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Dragonfly

Dragonfly su Titano studierà anche la chimica alla base della vita

Marzo 20, 2023
Dragon Endeavour

Siglato l’accordo fra NASA e Axiom Space per organizzare la missione Ax-3

Marzo 23, 2023
Axiom Space ha mostrato le sue tute spaziali di nuova generazione

Axiom Space ha mostrato le sue tute spaziali di nuova generazione

Marzo 15, 2023
Prossimo Post
Un render della Starship in versione lunare. Credits: SpaceX/Mark Crawford

Una proposta di legge per riaprire il programma HLS della NASA

Il satellite di Intelsat visto dal MEV-2 di Northrop Grumman poco prima dell'attracco in orbita geostazionaria.

Quale futuro per l’In-Orbit Servicing? Opportunità e valutazioni all'alba di una piccola rivoluzione.

Gli articoli più letti della settimana

  • Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

    Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Problemi in orbita per i primi Starlink V2 Mini

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Nei campioni dell’asteroide Ryugu c’è una molecola di RNA uracile

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Buchi bianchi: dentro l’orizzonte, con Carlo Rovelli

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

Marzo 20, 2023
GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Space Newsletter

Ogni settimana, alle 11:00 di sabato, le principali notizie ed eventi di space economy, tecnologie spaziali ed esplorazione umana dello spazio.

loader

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?