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L’esopianeta LHS 1140 b potrebbe essere il miglior candidato a ospitare un oceano di acqua liquida

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Luglio 10, 2024
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
L'esopianeta temperato LHS 1140 b potrebbe essere un mondo completamente ricoperto di ghiaccio (sinistra) simile alla luna di Giove Europa o essere un mondo ghiacciato con un oceano liquido e un'atmosfera (centro). LHS 1140 b è 1.7 volte più grande della Terra (destra). Credits: B. Gougeon/Université de Montréal

L'esopianeta temperato LHS 1140 b potrebbe essere un mondo completamente ricoperto di ghiaccio (sinistra) simile alla luna di Giove Europa o essere un mondo ghiacciato con un oceano liquido e un'atmosfera (centro). LHS 1140 b è 1.7 volte più grande della Terra (destra). Credits: B. Gougeon/Université de Montréal

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L’esopianeta LHS 1140 b è uno dei candidati più promettenti, tra i mondi conosciuti, a ospitare una possibile atmosfera e forse un oceano di acqua liquida.

Lo ha mostrato un team di ricerca guidato dall’Université de Montréal, che ha combinato dati del telescopio spaziale James Webb raccolti nel dicembre 2023 con quelli delle missioni Spitzer, Hubble e TESS. I risultati escludono che LHS 1140 b, a 48 anni luce da noi nella costellazione della Balena, sia un mini-Nettuno, ovvero un piccolo gigante gassoso, come si pensava in precedenza.

Anzi, l’analisi delle osservazioni suggerisce che l’esopianeta sia una super-Terra, forse dalla crosta ghiacciata come la luna gioviana Europa. E che potrebbe avere un’atmosfera ricca di azoto come quella della Terra, e ospitare un oceano.

LHS 1140 b: un potenziale mondo abitabile?

LHS 1140 b è grande 1.7 volte la Terra e orbita attorno a una stella nana rossa di piccola massa, grande circa un quinto del Sole. Ha affascinato gli scienziati perché è uno degli esopianeti più vicini al Sistema Solare che sappiamo trovarsi all’interno della zona abitabile della sua stella. Gli esopianeti trovati in questa zona hanno temperature che consentirebbero all’acqua di esistere su di essi in forma liquida, un elemento fondamentale per la vita come la conosciamo.

Grafico che raffigura i confini della zona abitabile attorno alle stelle, e come essi siano influenzati dal tipo di stella. Include i pianeti del Sistema Solare (Venere, Terra e Marte ) e anche esopianeti particolarmente significativi come TRAPPIST-1d , Kepler-186f e il nostro vicino più prossimo Proxima Centauri b. Credits: Chester Harman
Grafico che raffigura i confini della zona abitabile attorno alle stelle, e come essi siano influenzati dal tipo di stella. Include i pianeti del Sistema Solare (Venere, Terra e Marte ) e anche esopianeti particolarmente significativi come TRAPPIST-1d , Kepler-186f e il nostro vicino più prossimo Proxima Centauri b. Credits: Chester Harman

Una delle domande cruciali su LHS 1140 b era se si trattasse di un esopianeta di tipo mini-Nettuno o di una super-Terra, ovvero un pianeta roccioso o ricco di acqua più grande della Terra. Rispondere era importante perché di tutti gli esopianeti temperati attualmente noti, LHS 1140 b un giorno potrebbe davvero diventare il primo pianeta che ospita acqua liquida in superficie che troviamo al di là del Sistema Solare.

Le stime basate su tutti i dati accumulati rivelano non solo che l’esopianeta non è un mondo fatto principalmente di gas, ma anche che è meno denso di quanto è previsto per un pianeta roccioso con una composizione simile alla Terra. Ciò che suggerisce che dal 10 al 20% della sua massa potrebbe essere composta da acqua.

Una possibile atmosfera di azoto e un oceano liquido

Le analisi approfondite suggeriscono anche che LHS 1140 b potrebbe avere un’atmosfera ricca di azoto, potenzialmente simile all’atmosfera terrestre, che è composta per il 78% da azoto. Sebbene sia ancora solo un risultato provvisorio, la presenza di un’atmosfera ricca di azoto suggerirebbe che il pianeta ha mantenuto un’atmosfera sostanziale, creando condizioni che potrebbero supportare acqua liquida in superficie.

Questa scoperta rende ancora più plausibile l’ipotesi che LHS 1140 b sia un mondo acquatico. Probabilmente un pianeta di ghiaccio con un potenziale oceano liquido, largo circa 4000 km in diametro, nell’area della superficie del pianeta sempre rivolta verso la stella ospite. La temperatura superficiale al centro di questo oceano alieno potrebbe persino essere di 20° Celsius.

L’atmosfera potenziale di LHS 1140 b e le condizioni favorevoli per l’acqua liquida lo rendono un candidato eccezionale per futuri studi di abitabilità. Questo pianeta offre infatti un’opportunità unica per studiare un mondo che potrebbe supportare la vita, data la sua posizione nella zona abitabile e la probabilità di avere un’atmosfera che può trattenere il calore e supportare un clima stabile.

Spettro di trasmissione di LHS 1140 b durante due diverse osservazioni di transito con il James Webb, che sono codificate a colori diversi. Lo spettro conferma che l'esopianeta è incoerente con lo scenario del mini-Nettuno con atmosfera ricca di idrogeno con dimensioni e metallicità variabili, e compatibile invece con un mondo acquatico per via della sua bassa densità. Credits: Cowig et al. 2024
Spettro di trasmissione di LHS 1140 b durante due diverse osservazioni di transito con il James Webb, che sono codificate a colori diversi. Lo spettro conferma che l’esopianeta è incoerente con lo scenario del mini-Nettuno con atmosfera ricca di idrogeno con dimensioni e metallicità variabili, e compatibile invece con un mondo acquatico per via della sua bassa densità. Credits: Cowig et al. 2024

Un’esopianeta da scommessa

La ricerca di mondi abitabili nell’Universo si concentra principalmente sulla ricerca di acqua. Finora, non abbiamo scoperto forme di vita che escludano questa sostanza dalla nostra nozione di “vita”, quindi dobbiamo seguire la traccia dell’acqua come la nostra guida principale nella ricerca di pianeti simili al nostro.

Per questo motivo, gli scienziati si entusiasmano quando scoprono un esopianeta che potrebbe contenere acqua, soprattutto se in forma liquida. E LHS 1140 b sembra essere davvero un candidato ideale.

Sicuramente, saranno necessarie più osservazioni del James Webb per confermare l’atmosfera ricca di azoto e per cercare altri gas. Così come serviranno altre analisi per dare conferma della presenza di acqua liquida. Tuttavia, sottolineano gli scienziati, questo è un inizio molto promettente.

Lo studio, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, è reperibile qui.

© 2024 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: AtmosferaesopianetaJames WebbJames Webb Space Telescopemondo ghiacciatoOceanopianeta extrasolare

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