SpaceX ha concluso il 2023 con nuovi e numerosi record. I lanci totali dell’anno sono stati 98, considerando anche i due voli di test di Starship. SpaceX ha utilizzato tutte le rampe di lancio a sua disposizione e tutti i suoi vettori.
Nel 2024 puntano a migliorarsi ulteriormente, continuando lo sviluppo del Falcon 9 e ovviamente di Starship. Dalle ultime dichiarazioni, sia con il Falcon 9 che con la capsula Dragon hanno iniziato un processo di qualificazione per poterli riutilizzare più volte: fino a 40 per il Falcon 9 e fino a 5 per la Dragon. Durante questo nuovo anno potremmo aspettarci anche un numero maggiore di lanci di Starship, necessari affinchè questo nuovo vettore diventi operativo il prima possibile.
In questo articolo analizziamo i numeri di SpaceX del 2023, con i diversi traguardi raggiunti dall’azienda che le permetteranno di migliorarsi ulteriormente durante il nuovo anno.
Un quadro generale
Dei 212 lanci effettuati verso l’orbita a livello globale nel 2023, 96 sono stati condotti da SpaceX, quindi il 45% del totale. Solo la Cina e la sua agenzia spaziale sono riusciti a mantenere il passo dell’azienda di Musk, con 66 missioni eseguite nel 2023. Ciò dimostra la crescita sia di SpaceX che del settore spaziale cinese, in forte espansione e in grado di ottenere ottimi risultati.
La preponderanza dei decolli di Falcon 9 e Falcon Heavy nel corso dello scorso anno è dovuta principalmente a due fattori. In primo luogo, le lunghe interruzioni subite da alcune compagnie a causa del fallimento delle loro missioni, come Rocket Lab e Firefly (quest’ultima rallentata soprattutto nella prima metà del 2023). Rocket Lab ha invece eseguito 10 missioni nel 2023, solamente una in più del 2022.
Il 2023 è stato anche l’anno in cui avrebbero dovuto debuttare nuovi vettori, tra cui il Vulcan di ULA e l’Ariane 6 di Arianespace ma diversi problemi tecnici hanno costretto a rinviare il loro primo decollo al 2024.
Per l’Europa inoltre, il 2023 è stato l’anno in cui l’Agenzia Spaziale Europea si è ritrovata senza vettori disponibili, dovendo quindi ripiegare su SpaceX, che ha portato in orbita diversi carichi europei, tra cui il telescopio spaziale Euclid.
È possibile quindi che il 2024 sarà l’ultimo anno in cui la percentuale di SpaceX sul numero totale di lanci globale cresca. L’obbiettivo infatti è quello di effettuare 12 lanci al mese, pianificando circa 144 missioni entro fine 2024. La maggior parte servirà a trasportare in orbita i satelliti Starlink. Sono invece solo due i lanci del Falcon Heavy previsti per l’anno e si presuppone almeno tre quelli di Starship.
I numerosi successi del Falcon 9
Dei 96 lanci del 2023 91 hanno previsto l’utilizzo del Falcon 9, portati a termine grazie all’uso di soli 15 booster. Quattro primi stadi sono decollati e poi atterrati per otto volte, mentre il più veloce riutilizzo del medesimo Falcon 9 è stato di 25 giorni e 14 ore, avvicinandosi al primato dello scorso anno di 21 giorni e 6 ore.
SpaceX ha avviato inoltre il processo di certificazione per effettuare 20 lanci con il medesimo booster, un traguardo quasi raggiunto con il B1058 che, il 23 dicembre, ha completato con successo la sua missione numero 19. L’atterraggio è avvenuto su una chiatta ma, durante il rientro in porto, a causa dei forti venti e del mare agitato, il B1058 è caduto. Il booster è andato completamente distrutto e si è trattata dell’unica perdita (non prevista) di un Falcon 9 durante l’anno. Musk ha poi dichiarato che puntano a raggiungere i 40 lanci del medesimo primo stadio.
Per SpaceX, il 2023 è stato anche l’anno in cui hanno sfruttato maggiormente il loro vettore operativo pesante, ovvero il Falcon Heavy, utilizzato anche in una versione inedita, ovvero quella fully expendable. A maggio infatti, la missione Viasat-3 prevedeva che nessuno dei tre Falcon che componevano il vettore pesante fosse recuperato.
Considerando sia il Falcon 9 che il Falcon Heavy, sono 99 gli atterraggi totali avvenuti nel 2023. L’utilizzo del vettore pesante comporta diverse difficoltà di gestione, in quanto può partire solamente dalla rampa 39A, che deve ogni volta essere riconfigurata.
Ogni missione richiede un secondo stadio nuovo e ciò comporta importanti sfide e costi a livello produttivo. Per le missioni meno dispendiose, a livello di prestazioni, SpaceX ha montato per la prima volta su un secondo stadio un ugello del motore Merlin più piccolo. Questo consente di abbassare i costi di produzione e velocizzare la loro realizzazione.
Un importante passo avanti per Starlink
Il 2023 è stato un anno ricco di novità anche per Starlink. La più importante novità, per il sostenimento dell’intera infrastruttura, è il superamento del punto di breakeven, quando i ricavi hanno superato i costi di gestione. Ciò è stato possibile grazie all’abbassamento dei costi di produzione dei kit, che è passato dagli iniziali 3000 dollari per unità a meno di 600 dollari. A novembre SpaceX ha presentato anche una nuova versione della parabola, priva di motore per l’orientamento automatico.
La crescita degli abbonati continua a essere pressapoco costante, ma non così rapida come si aspettava l’azienda. SpaceX ha chiuso il 2023 con 2.3 milioni di utenti attivi distribuiti in 70 Paesi, rispetto al milione raggiunto a dicembre 2022. Aumentano anche i clienti business, compagnie di trasporto, da quelle aeree a marittime, che hanno deciso di dotarsi del sistema di connessione di SpaceX per offrire internet ad alta velocità ai loro passeggeri.
Un’altra importante novità del 2023 è il lancio della nuova versione di satelliti: gli Starlink V2 Mini. Ognuno ha una massa di 800 kg, rispetto ai circa 300 kg della versione precedente, con una capacità quattro volte superiore. A causa delle loro dimensioni però, il Falcon 9 è in grado di trasportare un massimo di 23 Starlink V2 Mini, a differenza dei 56 V1.5.
Nonostante il numero ridotto di satelliti trasportati, la rapidità con cui hanno effettuato le diverse missioni ha permesso all’azienda di lanciare 1984 Starlink, 262 in più rispetto al 2022. Da maggio 2019 a fine dicembre dello scorso anno, SpaceX ha portato in orbita terrestre 5648 Starlink, di cui 4604 effettivamente operativi.
Dragon
Nel corso del 2023 sono decollate dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center 6 capsule Dragon: tre in versione Cargo e tre per il trasporto astronauti. SpaceX, nel solo 2023, ha trasportato sulla Stazione Spaziale Internazionale oltre 9100 kg di carico, tra rifornimenti, strumentazione e nuovi esperimenti.
Per quanto riguarda le missioni con equipaggio, Il 2 marzo è partita la missione Crew-6, conclusasi poi il 4 settembre, con il quarto utilizzo della Dragon Endeavour, un ulteriore primato del 2023. È tuttora in corso invece Crew-7, che ha avuto inizio il 26 agosto. A fine maggio ha avuto luogo anche la seconda missione di Axiom, con la quale quattro astronauti privati sono rimasti in orbita per circa nove giorni. Il 2023 si è concluso con le Crew Dragon che hanno totalizzato poco meno di 1278 giorni in orbita.
Falcon 9 launches Crew-7, Dragon’s tenth human spaceflight to the @space_station pic.twitter.com/K6bnX26Pe8
— SpaceX (@SpaceX) August 26, 2023
Per una migliore gestione delle missioni che prevedono l’utilizzo della capsula, SpaceX ha iniziato la costruzione di una torre al pad numero 40 di Cape Canaveral. Questa è dotata di un corridoio girevole che permetterà così l’accesso alla Dragon. In questo modo, SpaceX potrà meglio gestire l’alternanza tra le partenze del Falcon Heavy, che può decollare solo dal 39A, e della Dragon. Ax-3 sarebbe dovuto essere il primo lancio a fare uso della nuova torre, ma a causa della riprogrammazione di altre missioni, la terza missione Axiom è anch’essa partita dalla rampa 39A.
Per evitare problemi di approvvigionamento dei parafreni della Dragon, nel 2023 SpaceX ha portato a termine la sua seconda acquisizione dopo Swarm. Si tratta di Pioneer Aerospace, azienda specializzata in paracadute che, il 1 novembre, aveva presentato un’istanza per la protezione dal fallimento. SpaceX ha acquisito l’azienda per 2.2 milioni di dollari, entrando così in possesso dei brevetti e della manifattura dei paracadute.
Starship torna a volare
Dopo uno stop durato circa due anni, SpaceX ha ripreso i voli dei prototipi di Starship, questa volta però con l’obbiettivo di raggiungere lo spazio. Il primo lancio, avvenuto il 20 aprile, ha richiesto numerosi test e preparazioni, oltre all’avere causato numerosi danni dopo la sua esecuzione.
Per la prima volta, l’azienda è riuscita a far decollare il suo nuovo vettore completo, ovvero composto da Starship e Super Heavy. Fin dai primi secondi di volo però sono emersi i primi problemi, che poi hanno portato all’esplosione di entrambi i prototipi. Per SpaceX è stato comunque un successo, ottenendo importanti dati su tutti i sistemi non solo del vettore ma anche delle infrastrutture di terra.
Sono stati necessari poi circa tre mesi per riparare i danni e installare il Water Deluge System, ovvero il sistema ad acqua per la protezione della base del pad. Oltre a questi lavori, SpaceX ha dovuto intraprendere 63 azioni correttive richieste dalla Federal Aviation Administration per ottenere nuovi permessi di volo.
Starship will help enable humanity’s return to the Moon and ultimately send people to Mars and beyond pic.twitter.com/xNb6qTPTp5
— SpaceX (@SpaceX) December 29, 2023
Il secondo lancio invece, avvenuto il 18 novembre, ha permesso all’azienda di raggiungere importanti nuovi traguardi. Fino al momento della separazione tra i due stadi infatti, avvenuta tramite l’implementazione della nuova manovra di hot staging, tutto ha funzionato alla perfezione.
Per la prima volta una Starship, la Ship 25, ha così raggiunto lo spazio, arrivando a circa 150 km di altezza. Musk ha dichiarato che l’esplosione del secondo stadio è stata dovuta al ventign dell’ossigeno, che ha innescato un’esplosione che ha distrutto la Ship 25.
A Starbase SpaceX ha portato avanti la costruzione della nuova fabbrica per la realizzazione dei prototipi, smantellando poi diversi vecchi capannoni non più utilizzati. Hanno apportato importanti modifiche anche al sito di Massey, sfruttato per i primi collaudi con azoto di Starship e Super Heavy.
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