Maggio potrebbe essere il mese in cui assisteremo al quarto volo di Starship, come annunciato da Musk e confermato anche dalla NASA. Sono evidenti quindi gli sforzi dell’azienda per riuscire a effettuare un numero sempre crescente di voli, che permetteranno all’azienda di sviluppare il progetto. Ad aprile hanno condotto uno static fire test con il Booster 11 per il quarto volo e collaudato il Super Heavy per il lancio numero sei. Oramai la produzione dei due stadi che compongono la Starship sembra essere a regime, ma è ancora necessario migliorare le infrastrutture del pad di lancio. I Progressi di Starship è anche in versione video:
Nel mese appena trascorso sono emersi anche diversi dettagli sui piani futuri per Starship e una sua nuova versione lunare. Ecco le ultime novità legate al progetto di SpaceX in questo nuovo articolo della rubrica “I progressi di Starship”.
Here we go again
A Starbase hanno avuto inizio tutte le procedure per poter effettuare il quarto lancio di Starship. Il nuovo vettore sarà formato dalla Ship 29 e dal Booster 11, prototipi che attualmente si trovano al sito di costruzione. Qui stanno preparando i due mezzi per il volo, dopo che entrambi hanno ultimato i loro test suoi motori.
La Ship 29 ha condotto due static fire test a marzo, mentre il Booster 11 ha avviato tutti e 33 i suoi motori Raptor il 5 aprile, solo 22 giorni dopo il terzo volo di Starship. Questo dimostra quanto abbiano migliorato le strutture per proteggere le diverse componenti del pad per poterlo riutilizzare velocemente, sebbene gli operai abbiano dovuto comunque sostituire diverse componenti.
Al sito di costruzione, sulla Ship 29 i tecnici si sono concentrati maggiormente sullo scudo termico, soprattutto la parte superiore. In cima al Booster 11 invece, hanno finalmente installato l’anello per l’hot staging, un elemento indispensabile per la separazione tra gli stadi. SpaceX aveva infatti deciso di non montare l’anello prima di aver concluso i test, probabilmente per agevolare le ispezioni.
Static fire of the Flight 4 Super Heavy booster pic.twitter.com/6KMgvKSmSK
— SpaceX (@SpaceX) April 6, 2024
Una volta ultimati i lavori sui prototipi, questi raggiungeranno il pad per l’ultimo importante test, ovvero il Wet Dress Rehearsal. Bisognerà poi attendere che vengano rilasciati i permessi necessari per procedere con il lancio. Ciò che richiederà più tempo sarà il permesso da parte della Federal Aviation Administration, in quanto deve prima ultimare le indagini relative al volo del 14 marzo. Al 29 aprile, SpaceX non aveva ancora inviato all’agenzia federale il rapporto inerente proprio l’esplosione della Ship 28 e del Booster 10. La FAA ha però dichiarato che, rispetto agli incidenti avvenuti in passato, i problemi emersi a marzo dovrebbero richiedere meno tempo per la loro analisi.
Lavori per la cattura al volo
A seguito del test con il Booster 11, i lavori si sono concentrati maggiormente sull’aggiornamento del Quick Disconnect proprio del Super Heavy. Durante il decollo, le fiamme dei motori coinvolgono parte dell’Orbital Launch Mount (OLM), e ciò causa ancora alcuni danni alla struttura. Hanno quindi sostituto le paratie che servono a proteggere le diverse tubazioni dal calore proveniente dai motori. Durante i lavori, dall’OLM hanno anche rimosso le hold down clamps, ovvero le “tenaglie” che tengono ancorato a terra il Super Heavy.
Anche il Quick Disconnect della Ship ha ricevuto degli aggiornamenti, ma una delle migliorie più importanti riguarda i bracci di Mechazilla. A metà aprile gli operai hanno infatti rimosso gli attuatori dei bracci, per modificare l’impianto idraulico che permette il loro movimento di apertura e chiusura. Le nuove modifiche sembrerebbero aver fornito ai bracci una maggiore velocità di movimento, in vista della cattura al volo del Super Heavy. Entro la fine dell’anno infatti, come dichiarato da Musk, SpaceX potrebbe tentare il primo recupero di un booster tramite l’uso di Mechazilla.
A comparison of the chopstick tests in real time last week and today, as seen on @NASASpaceflight‘s https://t.co/wTIGOIV9NO https://t.co/i3WGdbOkTi pic.twitter.com/08eHww8MF5
— Elisar Priel (@ENNEPS) April 30, 2024
Prima di eseguire questa manovra però, è necessario che, a partire dal prossimo volo, il Super Heavy esegua un rientro controllato in un punto ben specifico. Ciò avverrà nel Golfo del Messico, per poi tentare la cattura al volo. Se quest’ultima manovra dovesse fallire, il pad di lancio potrebbe subire molti danni, causando quindi ulteriori ritardi per i voli di test. È quindi possibile che SpaceX possa cambiare i piani per il futuro e tentare la cattura al volo dopo diversi rientri controllati.
L’anno prossimo invece, è previsto anche il tentativo di recupero della Ship, ma per questa operazione sono necessari almeno due ammaraggi controllati di successo. Anche il secondo stadio infatti sarà “afferrato” al volo da Mechazilla. Il rientro della Starship è molto più complesso, sia per la velocità di rientro che per il doversi riposizionare in verticale.
Uno sguardo al futuro di Starship
Il 4 aprile a Starbase si è svolta una conferenza, tenuta da Musk, durante la quale sono emersi i dettagli inerenti le future versioni di Starship. Musk aveva già dichiarato che le Starship utilizzate tuttora sono solamente la prima versione del vettore, che in futuro subirà diverse modifiche. L’attuale progetto prevede che la terza versione di Starship raggiunga un’altezza di circa 150 metri, con la possibilità di trasportare in orbita oltre 200 tonnellate. Il secondo stadio inoltre, ovvero la Ship, guadagnerà altri tre Raptor ottimizzati per il vuoto, arrivando così a un totale di 9 motori.
Uno degli elementi cardine per supportare le future missioni di esplorazione del nostro Sistema Solare sarà poi il rifornimento in orbita. Durante il volo di marzo SpaceX ha effettuato un primo test, scambiando ossigeno tra il serbatoio principale e l’header tank della Ship 28. Dalle prime analisi è emerso che sono riusciti a completare con successo questa prima prova, ma i tecnici stanno ancora studiando tutti i dati ottenuti. Il 26 aprile, durante una riunione del comitato Human Exploration and Operations, hanno mostrato i piani di volo per il primo trasferimento di propellenti tra due diverse Starship. Il completamento di questa missione è uno degli obiettivi principali che SpaceX si è prefissata per il 2025.
Il 19 aprile inoltre, tramite un comunicato della NASA, è emerso che l’azienda di Musk sta lavorando anche allo sviluppo di una Starship lunare per il solo trasporto di rifornimenti. Questa Starship in versione cargo permetterà di supportare ulteriormente il programma Artemis, grazie anche all’enorme massa che il vettore può trasportare.
Altri “pezzi di Starship” – Brevi novità e aggiornamenti
- In vista dei futuri static fire test della Starship al sito di Massey, gli operai hanno installato il nuovo quick disconnect, che permetterà di rifornire i prototipi.
- Sempre a Massey, tra il 27 e il 30 aprile, hanno collaudato i serbatoi del Booster 13, il Super Heavy che utilizzeranno per il sesto volo. SpaceX ha verificato la tenuta prima del serbatoio del metano, quello in alto, e successivamente quello dell’ossigeno, posto in basso. Il 3 maggio il Booster 13 ha fatto poi ritorno al sito di costruzione.
- A McGregor, in Texas, SpaceX continua a effettuare test suoi motori Raptor, per continuare a migliorarli e renderli più efficienti. Il 18 aprile hanno condotto una prova di riaccensione di un Raptor, utilizzando lo stand per l’accensione dei motori in verticale. Era da diverso tempo che SpaceX non effettuava una prova di questo tipo, probabilmente perché si sono concentrati su altri elementi.
- L’11 aprile SpaceX ha condiviso un particolare video, in cui viene mostrato il momento dello spegnimento di un Raptor ottimizzato per il vuoto. Nel video è possibile osservare la formazione di un anello, dovuto alla perdita di pressione in questa particolare fase. In questa fase avviene la separazione del flusso, che può anche causare danni all’ugello.
Shutdown of a Raptor vacuum engine in slow motion. The engine’s nozzle is sized for use by Starship in the Earth’s upper atmosphere and outer space, so operation at sea level and low chamber pressures results in flow separation creating visible rings in the exhaust pic.twitter.com/1Z42WIRnX7
— SpaceX (@SpaceX) April 10, 2024
- Al sito di lancio continuano i lavori alle infrastrutture di terra, con lo smantellamento di componenti non più utilizzate. Ad aprile hanno rimosso un altro serbatoio, che in precedenza veniva utilizzato per l’acqua.
- Alcuni operai hanno iniziato a installare dei rinforzi attorno alle gambe di StarHopper, il primo prototipo che ha volato a Starbase nel 2019. È possibile che questi lavori servano per trasportare il prototipo in una nuova zona.
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