La missione BepiColombo di ESA/JAXA, in viaggio dall’ottobre 2018 e diretta verso il pianeta Mercurio, ha di recente riscontrato un problema che impedisce ai suoi propulsori di funzionare correttamente.
Il 26 aprile, quando era previsto che la missione iniziasse la manovra successiva, il modulo di trasferimento non è riuscito a fornire energia elettrica sufficiente ai propulsori della sonda.
Un team composto dall’ESA e dai partner industriali della missione si è messo al lavoro ed entro il 7 maggio aveva già ripristinato la spinta di BepiColombo fino a circa il 90% del livello precedente. Tuttavia, la potenza elettrica disponibile al modulo di trasferimento è ancora inferiore a quanto dovrebbe essere.
The ESA/JAXA BepiColombo mission to Mercury has experienced a technical issue that is preventing its thrusters from operating at full power.
Top spaceflight experts from ESA and its partners are working the problem, but the long-term impact on the mission is uncertain.
Details:… pic.twitter.com/vt89lFDbdT
— ESA Operations (@esaoperations) May 15, 2024
BepiColombo, in rotta verso Mercurio
BepiColombo è una missione congiunta tra l’ESA e l’agenzia spaziale giapponese JAXA verso Mercurio, il pianeta meno esplorato del Sistema Solare interno. La missione è costituita da due diversi veicoli spaziali, che verranno inseriti in diverse orbite attorno a Mercurio: il Mercury Planetary Orbiter dell’ESA e il Mercury Magnetospheric Orbiter della JAXA.
Entrambi i veicoli, ricchi di strumenti scientifici e progettati per studiare la composizione, l’atmosfera, la magnetosfera e la storia di Mercurio, stanno bene e continuano a comportarsi in maniera nominale.
La terza componente che costituisce BepiColombo è il modulo di trasferimento. Questo, chiamato Mercury Transfer Module, è progettato per separarsi dalle due sonde come parte delle operazioni di inserimento nell’orbita di Mercurio della missione.
I pannelli solari e il sistema di propulsione elettrica del Mercury Transfer Module vengono utilizzati per generare la spinta durante il complesso viaggio del veicolo dalla Terra a Mercurio. Questo sistema propulsivo funziona grazie a dello Xenon, immagazzinato in due serbatoi. Il gas viene ionizzato da un campo magnetico, creato grazie alla corrente elettrica generata dai due enormi pannelli solari, e usato come spinta propulsiva.
Qual è la situazione attuale?
Attualmente, dopo aver ripristinato al 90% la spinta del veicolo, non è ancora possibile tornare a piena potenza. Le priorità del team sono mantenere stabile la propulsione all’attuale livello e stimare come ciò influenzerà le prossime manovre.
In parallelo, si sta lavorando per identificare la causa principale del problema, oltre che per massimizzare la potenza disponibile per i propulsori. Il team di controllo di volo di BepiColombo all’ESOC si è organizzato per monitorare da vicino il veicolo spaziale e reagire rapidamente se dovesse rivelarsi necessario.
Se si riuscirà a mantenere almeno l’attuale livello di potenza, BepiColombo dovrebbe arrivare su Mercurio in tempo per il suo quarto sorvolo ravvicinato del pianeta nel settembre di quest’anno. L’inserimento finale nell’orbita di Mercurio è al momento previsto per dicembre 2025, e l’inizio delle operazioni scientifiche per la primavera del 2026.
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