Jonathan Hofeller, vicepresidente del programma Starlink e delle vendite commerciali, durante il World Satellite Business Week ha dichiarato che SpaceX non sta più vendendo in perdita i terminali Starlink. Si tratta di un importante progresso affinché il servizio di connessione a internet via satellite risulti profittevole, risultato che secondo alcuni documenti ottenuti dal Wall Street Journal non è ancora stato ottenuto.
Hofeller non ha specificato il costo di produzione di un singolo kit, ma dalle sue affermazioni si evince che dovrebbe essere inferiore ai 599 dollari (il prezzo di acquisto del kit negli Stati Uniti). Grazie a un processo iterativo e all’aumento della produzione, SpaceX è riuscita a diminuire i costi, che inizialmente erano di circa 3000 dollari. Nel 2021 erano riusciti ad abbassarlo a 1300 dollari e ora è al di sotto di 600 dollari.
L’azienda attualmente conta oltre un milione e mezzo di abbonati, suddivisi tra le diverse tipologie di abbonamenti. Starlink viene utilizzato anche da clienti business, clienti governativi e compagnie di trasporti, sia marittime che aeree. Gwynne Shotewell, COO di SpaceX, a febbraio aveva dichiarato che SpaceX aveva registrato il primo trimestre con flusso di cassa positivo nel 2022.
I ricavi di Starlink
Secondo una presentazione del 2015, ottenuta ancora dal Wall Street Journal, SpaceX aveva presentato il progetto Starlink annunciando ricavi previsti per il 2022 di 12 miliardi, con 7 miliardi di utile operativo, ottenuti con 20 milioni di utenti. Il WSJ riporta invece che per il 2022 la costellazione Starlink ha ottenuto ricavi per 1.4 miliardi di dollari, in crescita rispetto al 2021 quando furono 222 milioni, ma circa 10 volte meno di quanto previsto inizialmente.
Sono numeri interessanti se interpolati con il precedente documento, emerso sempre da una indagine del WSJ, secondo il quale nel 2022 SpaceX ottenne 4.6 miliardi di dollari di fatturato. Anche se ancora in difficoltà, Starlink nel 2022 ha quindi generato già il 30% del fatturato totale di SpaceX.
Starlink è un progetto che sta crescendo velocemente ma non abbastanza, uno scenario dovuto alla sua infrastruttura. In molte aree, soprattutto negli Stati Uniti, il servizio è vicino alla saturazione e la rete non riesce a gestire la mole di traffico. Gli utenti sperimentano rallentamenti nelle velocità di download e alte latenze.
Per tale ragione, SpaceX sta continuamente lanciando satelliti in orbita attorno alla Terra, proprio per fornire maggiore supporto alla rete. Attualmente gli Starlink trasportati nello spazio sono 5111, mentre quelli effettivamente operativi sono 4065. SpaceX ha anche iniziato a lanciare gli Starlink V2 Mini, con una capacità quattro volte superiore rispetto alla versione precedente.
A causa delle loro dimensioni però, un Falcon 9 è in grado di trasportarne un massimo di 22, mentre erano 56 gli Starlink V1.5. Ciò comporta una crescita più lenta della costellazione, quindi servirà più tempo garantire una copertura adeguata anche con questi satelliti. Gli Starlink V2 Mini sono una soluzione temporanea finché non sarà operativa Starship, che avrà il compito di portare in orbita la versione più grande e in quantità maggiori, gli Starlink V2.
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