- Il telescopio SOFIA ha confermato l’assenza del gas fosfina nell’atmosfera di Venere.
- La fosfina, considerato un biomarcatore, era stata precedentemente identificata nel 2020.
- Nonostante la difficoltà nell’osservare Venere, gli spettri ad alta risoluzione di SOFIA hanno potuto smentire con certezza quella scoperta.
Le osservazioni di SOFIA (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy) hanno confermato che nell’atmosfera di Venere non c’è traccia di fosfina. Nel 2020 un gruppo di ricercatori del Regno Unito aveva annunciato di aver trovato indizi della presenza di questo gas nell’atmosfera del secondo pianeta del Sistema Solare. Tuttavia SOFIA smentisce i risultati ottenuti due anni fa, compiendo osservazioni dell’atmosfera di Venere in condizioni tutt’altro che semplici.
La fosfina, o fosfuro di idrogeno, è considerato un marcatore di vita, in quanto prodotto sulla Terra da microbi che possono vivere anche in assenza di ossigeno. La scoperta della fosfina su Venere ha dunque generato un grande scompiglio tra la comunità scientifica, che ha condotto diverse campagne osservative per confermare o smentire la notizia.
Tra queste, un gruppo di ricercatori ha utilizzato i dati spettrali raccolti da SOFIA per stimare la quantità di questo gas nell’atmosfera di Venere. Dai risultati ottenuti, nessun segno di fosfina è stato rilevato. Se anche fosse presente, si tratterebbe di 0.8 parti di fosfina per miliardo, una quantità molto inferiore rispetto alla stima iniziale annunciata.
SOFIA ha osservato l’atmosfera di Venere nel corso di tre voli a novembre 2021. Grazie alla sua alta risoluzione spettrale, ha potuto investigare la presenza di fosfina ad altitudini tra i 75 e i 110 chilometri dalla superficie di Venere. Lo stesso range di altitudine in cui la fosfina era stata identificata precedentemente.
Il progetto SOFIA e l’osservazione di Venere
SOFIA è un osservatorio spaziale, in attività dal 2014 fino a settembre 2022. Realizzato grazie alla collaborazione tra la NASA e la German Space Agency, il telescopio SOFIA è stato in grado di compiere osservazioni dal cielo terrestre a bordo di un aereo che non sarebbe stato possibile compiere con i telescopi a terra. Tra queste, la rilevazione dell’idrogeno atomico su Marte e il rilevamento di acqua molecolare sul lato visibile della Luna.
L’ultima scoperta che vede SOFIA come protagonista è questa, l’assenza di fosfina su Venere, confermata grazie a osservazioni complesse ma ben preparate eseguite dal team che ha condotto il telescopio aereo durante la campagna osservativa nel cielo terrestre.
Osservare Venere e studiarne l’atmosfera è stata una sfida che ha richiesto un grande impegno da parte di SOFIA e degli scienziati che hanno guidato le osservazioni. Diverse sono le sfide che il team e il telescopio stesso hanno dovuto affrontare per ottenere i risultati sperati. Il pianeta Venere, infatti:
- Può essere osservato in un periodo di tempo limitato, circa mezz’ora dopo l’alba.
- È caratterizzato da fasi simili a quelle della Luna, cosa che rende complicato l’allineamento tra telescopio e pianeta.
- Si trova a circa 108 milioni di chilometri dal Sole: la sua vicinanza impone la necessità di sfuggire ai raggi solari, per evitare di danneggiare il telescopio.
Nonostante queste difficoltà, superate grazie a un addestramento di oltre due mesi, il telescopio SOFIA ha ottenuto i risultati attesi. Un’ulteriore conferma che Venere non ospita fosfina, e dunque organismi microbici in grado di produrla, nella sua atmosfera.
L’articolo riguardante lo studio, pubblicato su Geophysical Research Letters, è reperibile qui.
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