Dopo il rinvio della missione OFT-2 avvenuto ad Agosto, la partenza della capsula CST-100 Starliner per il suo primo volo verso la ISS è ora fissata per l’inizio del 2022. Durante gli ultimi controlli preliminari prima del lancio sono emersi problemi a 13 valvole (su 24) che gestiscono l’ossidante situato nel modulo di servizio. La capsula quindi è ritornata alla fabbrica di Boeing ancora prima d’iniziare le sequenze di lancio.
La NASA quindi ha riassegnato gli astronauti che avrebbero dovuto volare con la Starliner alla Crew Dragon di SpaceX. Questi astronauti sono coloro che non sono ancora stati nello spazio, mentre i veterani rimangono attualmente assegnati ancora alla Starliner. Per ora la Dragon rimane ancora l’unico accesso alla Stazione Spaziale Internazionale degli USA.
Mann e Cassada sulla missione Crew-5
Boeing avrebbe dovuto lanciare la sua Starliner il 3 agosto per il secondo volo dimostrativo verso la ISS. Una missione di questo tipo era già avvenuta il 20 dicembre 2019, ma in quell’occasione la CST-100 non raggiunse mai la Stazione. Subito dopo il lancio infatti ci furono problemi software, più precisamente legati al Mission Elapse Time, con conseguente rientro prematuro sulla Terra della Starliner.
Quest’estate invece, la capsula non è riuscita nemmeno a partire, rimanendo sulla Terra e costringendo Boeing a riportarla in fabbrica. Sembrerebbe che i problemi alle valvole non siano ancora stati risolti e non c’è nemmeno una data per un nuovo tentativo di lancio. Tale incertezza ha costretto la NASA a dover riorganizzare gli equipaggi e le missioni verso la ISS affinché i proprio astronauti possano finalmente andare in orbita.

Attualmente il passaggio da Starliner a Dragon riguarda solamente due astronauti. Si tratta di Nicole Mann e Josh Cassada, entrambi selezionati dall’agenzia americana come futuri astronauti nel 2013. Entrambi sono ancora in attesa di raggiungere per la prima volta l’orbita terrestre. Nicole Mann inoltre, è tra i 18 astronauti selezionati per le missioni Artemis, quindi potrebbe diventare la prima donne a mettere piede sulla Luna.
Mann e Cassada saranno rispettivamente comandante e pilota della missione Crew-5, programmata per l’autunno del prossimo anno. Saranno accompagnati da altri due astronauti, ma i loro nomi verranno comunicati in futuro. Inizialmente Mann avrebbe dovuto volare con il primo volo di test con umani della CST-100 mentre Cassada con la prima missione operativa, denominata Starliner-1. Per tale ragione i due astronauti si sono già addestrati con la capsula di Boeing, ora dovranno apprendere come viaggiare sulla Dragon di SpaceX.
Rimangono assegnati a Boeing gli astronauti veterani Mike Fincke, con tre missioni alle spalle, Butch Wilmore e Suni Williams, entrambi già andati nello spazio due volte.
Traffico al pad 39A
Con questa riassegnazione l’azienda di Musk dovrà supportare ben cinque missioni di fila di lunga durata verso la Stazione Spaziale Internazionale. Secondo i piani del Commercial Crew Program invece, SpaceX e Boeing avrebbero dovuto alternarsi, e ogni azienda avrebbe supportato sei missioni. Ora i rallentamenti della Starliner hanno costretto la NASA a cambiare i piani e potremmo aspettarci l’acquisto di altri posti sulla Dragon per garantire continuità sulla ISS.
Lo storico pad 39A del Kennedy Space Center, l’unico dalla quale possono partire missioni con equipaggio di SpaceX, nel 2022 supporterà un gran numero di missioni. Inoltre, questa rampa di lancio è attualmente l’unica in grado di supportare anche i lanci del Falcon Heavy, che presto vedremo volare con frequenza maggiore.
Data di lancio prevista | Missione | Payload |
Q1 2022 | USSF-44 | Satellite Space Force |
Q2 2022 | USFF-52 | Satellite Space Force |
Q1 2022 | ViaSat-3 Americas | Satelliti di telecomunicazione |
Agosto 2022 | Psyche | Missione scientifica NASA verso l'asteroide Psyche |
Q3 2022 | USSF-67 | Satellite Space Force |
Il quarto volo del vettore pesante di SpaceX avrebbe dovuto avere luogo entro la fine di quest’anno, ma ci sono stati problemi con il carico. La missione, denominata USSF-44, prevede l’immissione in orbita di uno o più satelliti della Space Force, dei quali non si hanno ovviamente informazioni dettagliate. Questo rinvio porta quindi a cinque il numero di lanci con il Falcon Heavy programmati per il 2022, elencati nella tabella poco sopra.
Anche le missioni con la Dragon posso partire solamente dal 39A, poiché l’unico dotato di supporto per gli astronauti, come la rampa per accedere alla capsula. La prima missione che vedrà l’utilizzo della Dragon il prossimo anno partirà il 21 febbraio e sarà la prima missione interamente privata verso la ISS. Il lancio infatti viene svolto per conto di Axiom e la missione prende il nome di Ax-1. Quattro astronauti privati soggiorneranno sulla ISS per circa 10 giorni.
Ad aprile 2022 sarà la volta di Crew-4, con Samantha Cristoforetti tra i membri dell’equipaggio. Successivamente oltre a Crew-5, in autunno, è prevista anche la seconda missione di Axiom, Ax-2. Oltre ai lanci con astronauti, SpaceX ha in programma anche CRS-25 e CRS 26 con la Cargo Dragon per portare rifornimenti sulla ISS.
Arrivano nuove Dragon
SpaceX non è in grado di far fronte a un così elevato numero di voli solamente con le attuali capsule della propria flotta. Presto vedremo quindi arrivare nuove Dragon. Già con la missione Crew-3 infatti, SpaceX utilizzerà una capsula che non ha mai volato prima. Non tutta la Dragon però avrà componenti appena usciti dalla fabbrica, poiché il nose cone, la punta che protegge il meccanismo di attracco, sarà riutilizzato. Stando alle parole di Steve Stich, program manager del Commercial Crew Program, ciò è la prima volta che accade. Anche la Dragon che accompagnerà Cristoforetti per il suo secondo viaggio nello spazio sarà nuova ed è attualmente in costruzione.

Oltre alle versioni Crew, SpaceX necessita anche di capsule in versione Cargo per portare rifornimenti sulla ISS. Attualmente l’azienda ne ha usate solo due, con una terza anch’essa in costruzione. In questo modo sale a sette il totale di Dragon di seconda generazione che saranno attive nel 2022.
Grazie ad Inspiration4 SpaceX e NASA hanno avuto l’occasione di ricavare ulteriori nuovi dati sul comportamento della Dragon. La missione infatti ha raggiunto un’altezza di 585 km, molto più in alto della ISS. La capsula quindi è stata soggetta a sollecitazioni maggiori. Ciò su cui si concentreranno le analisi degli ingegneri sono i paracadute e lo scudo termico. L’agenzia americana inoltre sembrerebbe essere interessata a missioni simili a Inspiration4 con astronauti NASA, avendo modo di poter viaggiare e compiere esperimenti a quote elevate.
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