Mentre il Sole scendeva oltre l’orizzonte marziano il 2 febbraio 2023, alcuni raggi hanno illuminato un banco di nuvole. Per la prima volta, il rover Curiosity della NASA ha scattato di questo evento, regalandoci uno scatto in cui i raggi crepuscolari bucavano le nuvole, colpendo la superficie di Marte.
Le immagini fanno parte della recente indagine sulle nuvole del rover, basata sulle sue osservazioni condotte nel 2021 del cielo notturno. Oltre ai raggi crepuscolari, Curiosity ha immortalato anche delle nubi iridescenti.
Nel panorama ottenuto con il rover, le nuvole sembrano trovarsi a un’altitudine più elevata della media (pari a 60 chilometri dal suolo, dove sono composte da ghiaccio d’acqua). In particolare, sono in una zona dell’atmosfera in cui fa particolarmente freddo, cosa che suggerisce che queste nubi siano fatte di ghiaccio di anidride carbonica, o ghiaccio secco.
I raggi crepuscolari
Chiamiamo raggi crepuscolari i raggi di luce solare che sembrano irradiarsi da un unico punto del cielo. Appaiono come fasci luminosi e sono visibili di frequente durante le ore crepuscolari (all’alba e al tramonto), quando è più marcato il contrasto tra luce e oscurità.
Il fenomeno è osservabile quando degli oggetti come banchi di nuvole creano zone d’ombra tra i raggi provenienti dal Sole. Questo è ciò che è avvenuto su Marte proprio mentre Curiosity scattava, e che ci permette ora di emozionarci guardando l’immagine che il rover ci ha regalato.
Questa è la prima volta che i raggi del Sole vengono visti così chiaramente su Marte, caratterizzato da un cielo solitamente molto polveroso e lattiginoso.
L’iridescenza nelle nuvole marziane
Oltre ai raggi crepuscolari, Curiosity ha immortalato anche una serie di nuvole colorate a forma di piuma. Se illuminate dalla luce del Sole, alcuni tipi di nuvole possono creare uno spettacolo simile ad un arcobaleno chiamato iridescenza, proprio ciò che il rover è riuscito a osservare su Marte.
Come sulla Terra, le nuvole forniscono agli scienziati informazioni complesse ma cruciali per comprendere il tempo metereologico del Pianeta Rosso. Osservando quando e dove si formano le nubi, è possibile studiare la composizione e le temperature dell’atmosfera marziana, la loro evoluzione e le caratteristiche dei venti.
L’indagine sulle nubi marziane svolta nel 2021 da Curiosity includeva per lo più immagini delle telecamere di navigazione in bianco e nero. Questi scatti hanno fornito uno sguardo dettagliato alla struttura delle nuvole mentre erano in movimento.
Invece, l’indagine iniziata a gennaio 2023 e che si concluderà a metà marzo si basa soprattutto sulla Mast Camera a colori del rover, o Mastcam, che sta aiutando gli scienziati a vedere come le singole particelle all’interno delle nubi crescono, si addensano ed evolvono nel tempo.
“Dove vediamo l’iridescenza, significa che le dimensioni delle particelle sono identiche a quelle delle loro vicine in ogni parte della nuvola” ha spiegato Mark Lemmon, scienziato presso lo Space Science Institute di Boulder, in Colorado. “Osservando le transizioni di colore, notiamo che le dimensioni delle particelle cambiano”.
Entrambi gli scatti di raggi crepuscolari e nubi iridescenti sono delle panoramiche, cucite insieme a partire da 28 immagini inviate a Terra ed elaborate successivamente. Qui è possibile reperire ulteriori informazioni sul rover Curiosity.
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