Durante la riunione dell’Outer Planets Assessment Group (OPAG) della NASA, lo scorso 28 novembre, è stata confermata la posticipazione di un anno della missione Dragonfly dell’agenzia. La nuova data di lancio provvisoria è luglio 2028. Dragonfly, selezionata nel 2019 come quarta missione del programma NASA New Frontiers, ha come obbiettivo lo studio, in orbita e in situ, della luna Titano di Saturno.
La direttrice della divisione di scienze planetarie della NASA, Lori Gaze, ha affermato che la conferma formale di Dragonfly, il costo ufficiale e la programmazione della missione da parte dell’APMC (Agency Program Management Council) della NASA sono stati rinviati per via dell’incertezza sul budget disponibile per il progetto. Conseguenza di grandi incertezze sui finanziamenti e sui budget per l’anno finanziario 2024 e l’anno finanziario 2025.
La missione in breve
Dragonfly sarà un lander a rotore, molto simile a un grande quadricottero con doppi rotori, per un totale di otto eliche. Questa robusta configurazione dobrebbe poter garantire continuità di missione anche in caso di danni. Con rotori da un metro di diametro, può volare a 10 m/s fino a 4 km di quota, sfruttando l’atmosfera densa e la bassa gravità di Titano.
Il veicolo sarà in grado di visitare diverse zone della superficie grazie alla possibilità di spostarsi in volo. L’uso di radioisotopi per l’energia e algoritmi avanzati ne consentiranno il funzionamento in condizioni estreme, soprattutto di temperatura.
Finora, Dragonfly è l’unica missione della NASA programmata per visitare la superficie di una luna oceanica. Una volta su Titano, il drone cercherà le condizioni che potrebbero implicare l’abitabilità. Dragonfly indagherà anche fino a che punto è progredita ogni possibile chimica prebiotica sulla luna di Saturno, andando a caccia di segni di acqua, o di vita a base di idrocarburi. E raccoglierà campioni, per determinare la composizione superficiale in diverse condizioni geologiche.
Dotato di trapani e sensori scientifici, il lander rimarrà operativo durante le notti di Titano, comunicando con la Terra tramite un’antenna ad alto guadagno.
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Perché proprio Titano?
L’indagine su Titano è di alta priorità per gli scienziati planetari. Innanzitutto, Titano è l’unica luna del Sistema Solare a possedere un’atmosfera densa. Ciò la rende un laboratorio unico per esplorare le condizioni primordiali del nostro sistema planetario.
Inoltre, è anche l’unica a possedere un ciclo idrologico simile a quello terrestre, ma di metano invece che di acqua, con nubi, piogge, laghi e mari. Lo studio di queste caratteristiche potrebbe, tra le altre cose, fornire conoscenze fondamentali per affrontare le sfide che si presentano sul nostro pianeta. Come lo sviluppo di nuove fonti energetiche per affrontare i cambiamenti climatici. Questo significherebbe esplorare Titano non solo per aprire una finestra sul passato remoto, ma anche per prospettive essenziali per il futuro.
La superficie criovulcanica di Titano, inoltre, può rivelare indizi preziosi sulle condizioni prebiotiche e sull’origine della vita. La potenziale presenza di abbondanti materiali organici complessi sulla superficie della Luna, poi, aumenta il potenziale di abitabilità.
I prossimi passi di Dragonfly
Dragonfly sarà costruito e gestito dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) a Laurel, nel Maryland. Lori Gaze ha affermato che la missione sarà riportata all’APMC nella primavera del 2024, dopo la proposta di bilancio della NASA per l’anno finanziario 2025.
Diversi componenti di Dragonfly, compresi i suoi sistemi di controllo e navigazione, sono già stati testati nei deserti della California, scelti per la loro somiglianza con le dune di Titano, e nelle gallerie del vento del Langley Research Center della NASA. Un modello in scala reale è stato testato anche nella Titan Chamber della Johns Hopkins APL, che simula le temperature gelide e le pressioni atmosferiche dell’ambiente ricco di metano di Titano.
Nei prossimi mesi, il team riprogetterà la missione e, una volta completata e rivista ogni ristrutturazione necessaria, la NASA valuterà ufficialmente la data di preparazione al lancio della missione, a metà del 2024. Ciò significa che alcuni elementi della progettazione e della realizzazione della missione finale di Dragonfly verranno ritardati, mentre altri procederanno.