• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Dall’analisi dei voli di Ingenuity, il primo studio sulla dinamica della polvere marziana

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Febbraio 3, 2023
in Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza, Sistema solare
Ingenuity

L'elicottero Ingenuity su Marte. Credits: NASA/JPL-Caltech/ASU

Condividi su FacebookTweet

  • Analizzando i video registrati da Perseverance dei voli di Ingenuity, i ricercatori hanno studiato il comportamento della polvere marziana.
  • I risultati, ottenuti a partire dai dati di sei diversi voli dell’elicottero, hanno mostrato che esso ha sollevato circa un millesimo della propria massa in polvere ad ogni volo.
  • Le implicazioni della ricerca potrebbero aiutare la NASA nell’estensione di future missioni robotiche e nell’atterraggio sicuro di apparecchiature sul Pianeta Rosso.

La polvere è una sfida costante per l’esplorazione scientifica di Marte. Dalle piccole trombe d’aria, i dust devils, alle vaste tempeste che avvolgono il pianeta, l’ambiente polveroso del Pianeta Rosso ha messo (e sta mettendo) a dura prova molta della strumentazione terrestre.

Di recente, i ricercatori dello Stevens Institute of Technology, dello Space Science Institute e del JPL hanno completato il primo studio sulle dinamiche della polvere marziana basato su dati reali di Marte. Si tratta dei video, catturati dal rover Perseverance, dei primi storici voli di Ingenuity. Essi hanno aiutato gli scienziati a studiare il comportamento della polvere sollevata dal piccolo elicottero mentre si alzava in aria e atterrava sul suolo marziano.

“C’è una ragione per cui i piloti di elicotteri sulla Terra preferiscono atterrare su eliporti” ha detto Jason Rabinovitch, coautore e assistente professore alla Stevens. “Quando un elicottero atterra nel deserto, la sua corrente discendente può sollevare abbastanza polvere da causare cali di visibilità totali. E Marte è effettivamente un grande deserto”.

Lo studio è riportato nel Journal of Geophysical Research: Planets, a questo link. Con le sue implicazioni, apre la strada a future missioni di velivoli spaziali su altri mondi.

Il sollevamento della polvere durante i voli di Ingenuity

Studiare la dinamica della polvere su un altro pianeta non è facile. Ci si può basare solo su immagini, video e dati di sistema dei veicoli spaziali, senza poter fare affidamento sull’osservazione diretta. Nonostante ciò, utilizzando tecniche avanzate di elaborazione delle immagini i ricercatori stanno ottenendo importanti risultati.

Rabinovitch, che lavora al programma Ingenuity dal 2014, a partire dai dati raccolti dall’elicottero ha iniziato a indagare sulle interazioni tra i pennacchi di polvere rossa e la superficie marziana, durante la discesa motorizzata di Ingenuity.

Grazie alle nuove tecniche di elaborazione, Rabinovitch e colleghi hanno estratto informazioni da sei diversi video a bassa risoluzione dei voli di Ingenuity. Identificando minuscole variazioni tra i fotogrammi video e l’intensità della luce dei singoli pixel, i ricercatori sono stati in grado di calcolare sia le dimensioni che la massa totale delle nuvole di polvere sollevate mentre l’elicottero decollava, si librava in aria, eseguiva manovre correttive e atterrava nuovamente al suolo.

Nel video seguente si notano le variazioni della polvere sollevata durante un volo di Ingenuity su Marte. Credits: Stevens Institute of Technology

Volare (e non solo) sul Pianeta Rosso

La ricerca di Rabinovitch e colleghi mostra che, come previsto, la polvere è un importante fattore da tenere in considerazione per i veicoli spaziali su Marte, in particolare quando sono velivoli. Si stima che Ingenuity abbia sollevato circa un millesimo della propria massa in polvere ogni volta che volava: molte volte più polvere di quanta ne avrebbe generata un elicottero equivalente sulla Terra.

Rabinovitch, comunque, sottolinea che è difficile fare confronti diretti. Pensando alla polvere sul Pianeta Rosso va considerata non solo la gravità, inferiore rispetto alla Terra, ma anche gli effetti della pressione atmosferica, della temperatura, della densità dell’aria. Molte di queste cose non sono ancora del tutto comprese. Forse proprio studiando le nubi di polvere sollevate da Ingenuity ci saranno nuovi indizi anche su altre caratteristiche dell’ambiente marziano.

Una migliore comprensione dei pennacchi di polvere in relazione alla superficie di Marte potrebbe anche aiutare la NASA a estendere le future missioni robotiche, mantenendo i pannelli solari operativi più a lungo. Uno dei motivi dei malfunzionamenti e delle mancate comunicazioni di Insight, per esempio, o del rover cinese Zhurong, è stata la polvere che ha coperto i pannelli solari per l’immagazzinamento di energia.

Un’altra possibilità che questi studi daranno è quella di rendere più facile l’atterraggio sicuro di apparecchiature delicate sulla polverosa superficie marziana. Potrebbero anche offrire nuove informazioni sul ruolo del vento e della polvere trasportata dal vento nei modelli meteorologici e nell’erosione, sia sulla Terra che in ambienti estremi intorno al Sistema Solare.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: ingenuityMartePianeta rossopolvere marziana

Potrebbe interessarti anche questo:

Raggi crepuscolari su Marte

Il rover Curiosity ha catturato per la prima volta i raggi del Sole al tramonto su Marte

Marzo 7, 2023
Tempesta di sabbia su Marte

L’impatto globale dell’elettricità nelle tempeste su Marte

Febbraio 23, 2023
Gediz Vallis

Laghi, fiumi e frane nell’antichità di Marte. Le ultime scoperte del rover Curiosity

Febbraio 14, 2023
Dalla Terra a Marte

Dalla Terra a Marte. L’affascinante avventura del Pianeta Rosso

Febbraio 7, 2023
Perseverance 10 campioni (1)

Perseverance ha completato il deposito dei 10 campioni su Marte

Febbraio 5, 2023
Una foto del terreno marziano scattata da Ingenuity durante il suo volo numero 40. Credits: NASA/JPL

Ingenuity fa 40. Un altro volo di successo per un elicottero pieno di record

Gennaio 21, 2023
Prossimo Post
Un pallone sonda cinese ha sorvolato gli Stati Uniti

Un pallone sonda cinese ha sorvolato gli Stati Uniti

Hubble e microlensing

Hubble ha misurato direttamente la massa di una nana bianca solitaria

Gli articoli più letti della settimana

  • Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

    Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Problemi in orbita per i primi Starlink V2 Mini

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Nei campioni dell’asteroide Ryugu c’è una molecola di RNA uracile

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Una semplice spiegazione alla strana orbita di ‘Oumuamua

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

Marzo 20, 2023
GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?