Oggi 26 dicembre 2022 inizia il 37esimo anno marziano, equivalente a 687 giorni terrestri. Per Marte ci vuole quasi il doppio del tempo rispetto alla Terra a orbitare attorno al Sole. Il precedente anno era cominciato il 7 febbraio 2021, il prossimo capodanno marziano invece si terrà il 12 novembre 2024.
Come sulla Terra, un giorno marziano è definito dal tempo impiegato dal pianeta a compiere una rivoluzione attorno al proprio asse. Si chiama sol ed è pari a poco più di un giorno terrestre: 24 ore e 39 minuti. Sempre analogamente al nostro pianeta, anche Marte ha quattro stagioni: inverno, primavera, estate e autunno, definite dalla posizione lungo l’orbita attorno al Sole. Il capodanno marziano inizia con l’equinozio di Nord (primavera a settentrione, autunno a meridione). A differenza delle stagioni della Terra, tuttavia, le stagioni su Marte non hanno la stessa durata. L’orbita di Marte attorno al Sole, infatti, è più ellittica di quella della Terra.
Approfittiamo di quest’occasione per ripercorrere gli ultimi scatti ad alta risoluzione della fotocamera a bordo dell’orbiter Mars Express dell’ESA. Le fotografie mostrano i crateri di sabbia e ghiaccio che modellano la superficie del Pianeta Rosso, intervallati a dune scure che fanno capolino attraverso gli strati ghiacciati.
Creste, dune, crateri e laghi
Nella foto in copertina, così come in quella sottostante, la High Resolution Stereo Camera (HRSC) dell’orbiter mostra scene ghiacciate con dettagli molto nitidi del polo Sud di Marte. Nastri vorticosi di terreno color ruggine collegano due grandi crateri, che attirano immediatamente l’attenzione osservando gli scatti. I loro interni striati da strati di ghiaccio d’acqua e sedimenti fini li rendono una sorta di “depositi a strati” polari.
Sebbene possa sembrare un paese delle meraviglie invernale, all’epoca dello scatto nell’emisfero australe era appena iniziata la primavera, e il ghiaccio cominciava a ritirarsi. In tutta l’immagine si possono notare dune scure, in alcune aree coperte da un sottile strato di brina. Queste regioni dunali assumono una forma detta a yardang, creando creste affilate che corrono parallele alla direzione prevalente del vento, guidate dalla morfologia della superficie sottostante. Si pensa che la polvere scura provenga da antichi strati sepolti di materiale eruttato vulcanicamente.

Le singole macchie scure suggeriscono invece un processo specifico, quello dei getti di anidride carbonica generati dalla sublimazione del ghiaccio in gas. Hanno attraversato gli strati di ghiaccio, espellendo una fontana simile a un geyser di polvere scura che si deposita in queste chiazze circolari. Il monitoraggio di queste zone da parte del Mars Express mostra i processi che alterano costantemente l’aspetto della superficie nelle regioni polari su Marte.
In tutta la fotografia si possono poi trovare grandi caratteristiche di forma irregolare, derivanti dallo scongelamento delle sacche di ghiaccio. Hanno l’aspetto di laghi terrestri che sono stati scavati nel paesaggio.
Nuvole ghiacciate
A completare l’atmosfera della scena sono le nuvole nebbiose, soprattutto nella parte centrale dell’immagine. Le nuvole nella regione del polo sud contengono spesso ghiaccio d’acqua e la loro traiettoria è in parte influenzata dalla topografia del terreno. Durante il ciclo delle stagioni, ai poli si deposita ghiaccio di anidride carbonica durante l’inverno, che poi sublima in primavera.
Tra il 12 e il 16% dell’atmosfera del pianeta si deposita ai poli durante l’inverno, con il rilascio di gas nella primavera successiva che aumenta la pressione atmosferica e genera forti venti. Questo processo in corso crea un enorme scambio di materiale tra la superficie e l’atmosfera durante tutto l’anno marziano.
Qui sotto, un’immagine stereoscopica (o anaglifo) della HRSC mostra il paesaggio nella regione polare sud di Marte, in corrispondenza degli Ultimi Scopuli, struttura geologica nel mare australe. Lo scatto, derivato dai dati acquisiti dal canale nadir e da un canale stereo dell’HRSC, offre una vista tridimensionale se osservata con occhiali 3D.

Come sulla Terra, gli inverni sono freddi e le estati sono calde su Marte, ma la temperatura media annuale è di -60 gradi Celsius. Il pianeta sperimenta poi diversi fenomeni meteorologici durante le stagioni, come ad esempio l’Arsia Mons Elongated Cloud, una nuvola di cristalli di ghiaccio che può raggiungere fino a 1800 chilometri di lunghezza. Si ripete per almeno 80 sol e poi scompare di nuovo durante il resto dell’anno.
Gli scatti molto dettagliati e precisi del Mars Express hanno saputo rendere giustizia a caratteristiche morfologiche e meteorologiche di Marte che stanno consentendo ai ricercatori di conoscere sempre più a fondo il pianeta più vicino a noi. Buon capodanno, Marte!
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