Callisto è un complesso apparato hardware e software sviluppato da Lockheed Martin insieme ad Amazon e Cisco e partirà a bordo della capsula Orion per la missione Artemis I. Il dimostratore tecnologico permetterà di testare l’utilizzo dell’assistente vocale Alexa e della piattaforma di teleconferenze Webex nel deep space. Come ben sappiamo, visti i ritardi, la partenza di Artemis I è prevista non prima di marzo, pur essendoci una prima finestra libera nel mese di febbraio.
Callisto: l’assistente “vocale” di Artemide
Callisto (da Kàllistos, superlativo assoluto di kalòs, “bello”) prende il nome da una fedele assistente di caccia della divinità Greca Artemide. Così come nella mitologia greca, anche nella missione Artemis I Callisto ricoprirà il ruolo di assistente. In questo caso, infatti, permetterà di testare le tecnologie “terrestri” Alexa e Webex nel deep space. Servendosi del Deep Space Network della NASA, Callisto mostrerà le potenzialità delle due tecnologie durante le missioni verso la Luna. Risulta piuttosto evidente come Alexa, a bordo di Orion, sia troppo distante dai server situati sulla Terra! Ecco il perché dell’utilizzo del Deep Space Network e di un database locale situato a bordo della navicella spaziale per comunicare con Alexa e rispondere. Chiaramente, l’obiettivo è quello di testare queste tecnologie in vista delle future missioni con equipaggio mostrando i vantaggi di averle a bordo.

“Alexa, come procede il viaggio?”
Lockheed Martin, Amazon e Cisco hanno collaborato con la NASA per riprodurre, presso il Johnson Space Center, un equipaggio virtuale con cui interagire. Ciò si è rivelata una necessità in quanto Artemis I non prevede la presenza di astronauti. In questo modo, gli operatori hanno potuto interagire con Callisto dal Mission Control Center. Tali interazioni, una volta che Callisto sarà sulla capsula Orion, permetteranno agli operatori di verificare l’importanza di servizi vocali e video durante le missioni.
Con questa tecnologia gli astronauti miglioreranno l’efficienza e la collaborazione fra loro nello svolgimento dei propri compiti. Allo stesso tempo, sarà possibile accedere alla telemetria “domandandolo ad Alexa”, così come allo stato di volo e di connettività degli strumenti di bordo. Ancora, applicazioni future potrebbero comprendere le comunicazioni con i rover così come l’utilizzo di Callisto sul Lunar Gateway e nelle missioni verso Marte.
Verso le prime live dalla Luna
Parallelamente ad Alexa, Callisto testerà l’efficienza della piattaforma Webex sviluppata da Cisco. Webex connetterà in videoconferenza i tablet a bordo di Orion con le lavagne digitali presenti nella stanza del Mission Control Center. In questo modo, gli operatori dimostreranno l’importanza di poter collaborare in modalità video tramite l’utilizzo del Deep Space Network.
Senza astronauti a bordo, Callisto fungerà da interfaccia con cui interagire in attesa delle future missioni con equipaggio. In particolare, gli ingegneri addetti al test, porranno domande ad Alexa o impartiranno comandi di fronte a un monitor con microfono. Le immagini, così come la loro voce, verranno trasmesse dal Mission Control Center fino ad Orion!
A questo punto, un video con audio dei partecipanti al test comparirà sui tablet presenti sulla capsula. Una volta catturato l’audio, Alexa prontamente risponderà alle interazioni e il tutto verrà ripreso dalle videocamere a bordo e rispedito presso la sede di controllo per essere analizzato. Callisto utilizzerà le ultime versioni di Alexa e Webex in dotazione ai comuni cittadini, per cui non verrà sviluppato nulla di specifico da Amazon e Cisco.
Ciò che invece risulterà del tutto innovativo per la gente comune sarà la possibilità di assistere a qualche live del test. Lockheed Martin ha infatti annunciato insieme ad Amazon, Cisco e NASA che alcune operazioni di Callisto durante la missione Artemis I verranno condivise in live sulle varie piattaforme. Insomma, finché l’uomo non andrà sulla Luna, in qualche modo sarà la Luna a raggiungere l’uomo!
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