ispace U.S. ha annunciato il 25 aprile che lancerà due satelliti di telecomunicazioni in orbita lunare nel 2026, in modo da garantire le comunicazioni con il lander APEX 1 e successivamente fornire servizi di comunicazione con chiunque si trovi sulla superficie lunare.
I due satelliti partiranno verso l’orbita lunare come payload secondario della missione M3, prevista per il 2026. Questa missione sarà la terza dell’azienda giapponese, e la prima a utilizzare il nuovo lander APEX. La prima missione si è svolta nel 2023, e ha portato sulla Luna il lander Hakuto-R M1, che però si è schiantato sulla superficie fallendo l’allunaggio. La seconda missione sarà una copia aggiornata della prima, con la quale verrà ritentato l’allunaggio.
La terza missione M3, sarà invece affidata al lander APEX 1, costruito interamente negli Stati Uniti dalla divisione americana ispace U.S. in collaborazione con Draper. La missione M3 rientra infatti nel programma CLPS della NASA: è definita CP-12, ma sarà la settima missione del programma, prevista per la fine del 2026. Attualmente, ad aprile 2024, ne sono state eseguite già due.
Sulla faccia nascosta della Luna
La missione M3 di ispace, o CP12 per la NASA, porterà il lander APEX 1 sulla faccia nascosta della Luna, in particolare sul cratere Schrödinger, vicino al Polo Sud della Luna. Data la posizione, sarà impossibile per il lander comunicare direttamente con la Terra, e per questo necessità di un ripetitore in orbita. Il lander APEX 1 sarà il primo della nuova linea chiamata originariamente Series 2. Avrà una capacità di carico di 300 kg, che aumenteranno fino a 500 kg nella sua versione aggiornata.
Lo stesso approccio è stato seguito dalla Cina, che per mantenere i contatti con la missione Chang’e 4 ha lanciato il satellite Queqiao, e per la missione Chang’e 6 il satellite Queqiao 2. Entrambe missioni verso il lato nascosto della Luna.
I due satelliti di ispace saranno posti su una orbita iniziale in grado di connettersi sia con la Terra che con il lander. Una volta terminata la missione, si sposteranno su un’orbita polare circolare e molto alta. Non è stata comunicata la quota precisa.
Da questa orbita saranno in grado di connettersi costantemente con la Terra e con la Luna, con una copertura stimata di circa il 70% della superficie lunare. ispace ha dichiarato che i servizi di comunicazione saranno forniti anche ad altri clienti, e che i satelliti rimarranno attivi per diversi anni.
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