Amazon ha presentato una richiesta alla FCC (Federal Communications Commission) per rigettare l’ultimo piano di SpaceX per la seconda generazione dei satelliti Starlink. L’azienda di Musk, il 18 agosto ha infatti presentato le caratteristiche della seconda generazione della costellazione Starlink. Questa conterà circa 30000 satelliti, e amplierà le prestazioni e la copertura della rete internet satellitare.
Per iniziare la costruzione di questa seconda costellazione SpaceX ha quindi già da ora richiesto i permessi alla FCC. L’agenzia federale dovrà controllare le orbite, le inclinazioni e le frequenze che andranno ad occupare i satelliti prima di rilasciare i permessi di lancio. Nel presentare questi permessi, SpaceX ha inserito due diversi piani, che differiscono per alcuni parametri orbitali dei satelliti della seconda generazione di Starlink. Il motivo principale per avere due organizzazioni degli Starlink è che una prevede che essi siano lanciati con Starship. Se il lanciatore non sarà ancora in attività nel momento di iniziare il lancio dei nuovi Starlink, SpaceX potrà quindi procedere con il secondo piano organizzativo.
Il motivo della protesta di Amazon
Amazon ha presentato una protesta proprio per questa caratteristica della richiesta di SpaceX. Richiedere permessi per due configurazioni diverse vuol dire innanzitutto che SpaceX “prenota” determinate frequenze e orbite, che in futuro non utilizzerà mai. In secondo luogo, la protesta di Amazon fa notare che con questa richiesta raddoppiano anche gli sforzi che i tecnici devono intraprendere per analizzare le interferenze e i problemi legati ai detriti orbitali.
Mariah Shuman, consulente aziendale per il Project Kuiper di Amazon, ha dichiarato che in futuro altri potrebbero richiedere più frequenze e piani orbitali di quelli necessari solo per veder aumentate le possibilità di veder accettate le loro proposte. Shuman ha quindi chiesto alla FCC di respingere la richiesta di SpaceX, e invitare l’azienda a ripresentarla quando avrà stabilito un’unica configurazione per la sua seconda generazione di Starlink.
Piani orbitali | 72 | 72 | 36 | 6 | 4 |
Satelliti per piano orbitale | 22 | 22 | 20 | 58 | 43 |
Altitudine | 550 km | 540 km | 570 km | 560 km | 560 km |
Inclinazione | 53° | 53.2° | 70° | 97.6° | 97.6° |
Attualmente SpaceX ha portato in orbita circa 1600 satelliti Starlink, completando il primo “guscio” dei quattro previsti che compongono la prima generazione della costellazione. Nella tabella poco sopra, sono indicati in nero i satelliti già lanciati, in blu quelli mancanti. Non è però detto che debba completarla prima di iniziare la costruzione della seconda versione. Inoltre, qualche mese fa il servizio di connessione satellitare ha registrato 100mila abbonamenti. Project Kuiper è invece il progetto analogo gestito da Amazon, che ha già ottenuto i permessi e i primi vettori di lancio, ma non ha ancora immesso in orbita il primo satellite.
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