Giovedì la Federal Communications Commission (FCC) ha concesso i permessi ad Amazon per la costruzione della megacostellazione satellitare Kuiper. Questa rete di satelliti fornirà connettività internet con copertura globale, ponendosi come diretto concorrente di Starlink di SpaceX.
Kuiper sarà una rete composta da 3236 satelliti, decisamente meno di quelli previsti da SpaceX, che dovrebbero essere più di 12000. Amazon ha inoltre dichiarato che distribuirà i propri satelliti in orbita in cinque fasi. Il servizio di connettività a banda larga potrà essere attivato una volta che ci saranno 578 satelliti in orbita. Probabilmente, come per Starlink, questo primo servizio sarà limitato geograficamente.
Si sapeva da parecchi mesi che Amazon stava lavorando al progetto Kuiper, ma i dettagli erano pochi. Dopo aver ricevuto il permesso dalla FCC, Amazon ha dichiarato che investirà nel progetto Kuiper una cifra superiore ai 10 miliardi di dollari. Potrebbe essere proprio la disponibilità di risorse finanziarie a rendere fattibile il progetto Kuiper.
OneWeb, primo concorrente di Starlink, ha dichiarato bancarotta questo marzo, proprio per non essere riuscito a trovare nuovi finanziamenti. Lo stesso Elon Musk ha più volte dichiarato che le difficoltà delle megacostellazioni sono sia tecniche ma anche economiche. Riuscire a sostenere il progetto da un punto di vista finanziario sarà una delle sfide più grandi per SpaceX. La presidente Gwynne Shotwell ha in precedenza dichiarato che costruire la megacostellazione Starlink costerà circa 10 miliardi di dollari. Una cifra enorme considerando che attualmente la capitalizzazione di tutta SpaceX si aggira intorno ai 44 miliardi di dollari.
La risposta di SpaceX
Nemmeno 24 ore dopo che Amazon ha ricevuto l’autorizzazione della FCC, SpaceX ha dichiarato di aver ricevuto più di 700 000 richieste di iscrizione a Starlink. Insieme a questa dichiarazione è stata depositata una domanda, sempre alla FCC, per aumentare i terminali di connessione permessi da 1 milione a 5 milioni. Questi sono “semplicemente” le antenne e i modem con cui gli utenti si collegheranno al servizio Starlink.
C’è però da considerare che l’iscrizione al servizio Starlink consisteva semplicemente nell’inserire un’email e poteva essere fatta da tutto il mondo. Volendo è ancora possibile iscriversi direttamente da qui.
Il servizio di Starlink sarà disponibile entro la fine dell’anno su un territorio che comprenderà USA e Canada. Musk ha poi dichiarato che entro la fine del 2021 puntano a raggiungere una copertura globale.
Ora la domanda da porsi è quando potrà iniziare la costruzione della rete di Amazon. Facendo una semplice considerazione logica, sarà difficile vedere il primo satellite Kuiper in orbita prima del 2022. E’ infatti molto probabile che tutti questi satelliti verranno lanciati con il New Glenn di Blue Origin, azienda fondata sempre da Jeff Bezos. Il primo volo di questo vettore sarà però proprio nel 2022. Nel video seguente è mostrato il fairing del vettore, il più grande mai costruito.
Amazon arriverà quindi sul mercato con Kuiper quando Starlink sarà già attiva da mesi, se non anni. Questo potrebbe essere un punto a favore, sapendo dove andare a migliorare il servizio, ma anche un enorme problema, avendo perso il vantaggio di essere il “primo servizio” di questo tipo.