La NASA ha appena comunicato di aver assegnato un nuovo contratto alla Aerojet Rocketdyne del valore di 1.79 miliardi di dollari. Il motivo? La costruzione di 18 nuovi motori RS-25 per il razzo SLS (Space Launch System). Il razzo SLS è ormai il progetto più contestato e discusso nella storia della NASA. Questa mossa è tutto fuorché un tentativo di cambiare questa reputazione al progetto.
Attualmente è nelle fasi finali di test il primo SLS, il razzo che porterà in orbita lunare la prima capsula Orion nel 2021. Anche il secondo SLS, per Artemis 2 è in fase di costruzione. Entrambi questi razzi montano 4 motori RS-25, gli stessi che montava lo Space Shuttle. Sono stati modificati e migliorati e con più di 100 voli all’attivo, nella loro versione precedente, sono fra i motori più sicuri e potenti in circolazione. La loro tecnologia è però molto vecchia e molto costosa. Aerojet Rocketdyne ne aveva inizialmente costruiti 16, sufficienti a costruire 4 razzi SLS.
Nel 2015 la NASA assegno un contratto per la costruzione di altri 6 di questi motori e inizialmente si pensava che questi bastassero, dato il futuro molto incerto dell’SLS. Con questo nuovo finanziamento l’agenzia americana alza però il numero di nuovi RS-25 a 24, per un totale di 3.5 miliardi di dollari e sufficienti a costruire altri 6 razzi SLS. In questo modo la NASA afferma ufficialmente di aver coperto i lanci previsti fino al 2029.
I motori di Aerojet Rocketdyne sono costruiti in California e questi ultimi 18 sembra che saranno fatti con nuove tecniche produttive studiate appositamente con NASA per ridurre i costi di circa il 30%. Oltre alla produzione sono state modificate anche alcune componenti interne dei motori stessi e alcune di queste sono già state testate con successo.
Perché?
La costruzione di 18 motori per 1.79 miliardi di dollari conferma l’SLS come razzo estremamente costoso, nonostante le migliorie apportate da Aerojet Rocketdyne. Questa cifra equivale infatti a circa 100 milioni di dollari per la costruzione di un solo motore. Fa riflettere il fatto che un lancio di un Falcon Heavy ne costi circa 90.
Secondo precedenti rapporti NASA, al momento di Artemis 2 saranno già stati spesi 25 miliardi di dollari per l’intero progetto e ogni lancio successivo potrebbe costare circa 1.5 miliardi di dollari. Se questi dati saranno confermati, e attualmente non c’è nessuna soluzione tecnologica o manageriale in vista che possa smentirli, il razzo SLS non avrebbe nessun senso di esistere una volta che saranno disponibili lanciatori pesanti in grado di eguagliarlo. Uno su tutti Starship con Super Heavy.