• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Due quasar risplendono luminosi al centro di una fusione galattica

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Aprile 11, 2023
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Due quasar al centro di una fusione galattica

Rappresentazione artistica di una coppia strettamente legata di quasar energetici al centro di una fusione galattica. Credits: Osservatorio Internazionale Gemini/NOIRLab/NSF/AURA/M. Zamani, J. da Silva

Condividi su FacebookTweet

Le galassie crescono ed evolvono. Fondono miliardi di stelle, innescano esplosioni di formazione stellare intensa, si scontrano con altre galassie, alimentano i buchi neri supermassicci nel loro centro per produrre quasar così luminosi da eclissare l’intera galassia ospite. Alcune di queste galassie si fondono e diventano enormi galassie ellittiche, che contengono buchi neri massicci miliardi di volte il nostro Sole.

Di recente, gli astronomi che utilizzano una serie di telescopi terrestri e spaziali, tra cui Gemini North alle Hawaii, hanno scoperto un duo strettamente legato di buchi neri supermassicci che si alimentavano attivamente: i quasar.

Segno distintivo di una coppia di galassie che si fondono, questi quasar rappresentano il primo rilevamento confermato di una coppia di buchi neri supermassicci nello stesso intorno galattico nell’epoca del mezzogiorno cosmico, un periodo di frenetica formazione stellare in un momento in cui l’Universo aveva solo 3 miliardi di anni.

Questa fusione rappresenta anche un sistema sul punto di diventare una gigantesca galassia ellittica.

Quasar così vicini non se ne erano mai visti

Gli astronomi sanno che l’Universo lontano dovrebbe essere pieno di coppie di buchi neri supermassicci incorporati all’interno di galassie in fusione. I primi indizi risalgono ai dati del telescopio spaziale Hubble, che ha rivelato coppie di puntini luminosi strettamente allineati nell’Universo primordiale.

Coppie di quasar
Scatti Hubble di due diverse coppie di doppi quasar nell’Universo lontano. All’interno di ciascuna coppia, i quasar distano solo 10.000 anni luce. Alla fine si uniranno a spirale e creeranno un unico buco nero supermassiccio. Credits: NASA, ESA, Hsiang-Chih Hwang (JHU), Nadia Zakamska (JHU), Yue Shen (UIUC)

Precedenti osservazioni hanno identificato questo tipo di sistemi nelle prime fasi di fusione, quando le due galassie potevano ancora essere considerate entità nettamente separate.

Tuttavia, questi nuovi risultati mostrano una coppia di quasar che brillano a distanza così ravvicinata, di soli 10.000 anni luce, che le loro galassie ospiti originali sono probabilmente sulla buona strada per diventare un’unica galassia ellittica gigante.

Cercare coppie di buchi neri supermassicci così vicini l’uno all’altro durante questa prima epoca è molto complesso. La sfida è che la maggior parte delle coppie di buchi neri sono troppo vicine per essere distinte individualmente. Per rilevare definitivamente questi sistemi, i due buchi neri supermassicci devono accrescersi attivamente e brillare come quasar contemporaneamente, condizioni estremamente rare. Statisticamente, per ogni 100 buchi neri supermassicci solo uno dovrebbe accrescersi attivamente in un dato momento.

La vera natura del sistema

Per verificare la vera natura del sistema, i ricercatori hanno utilizzato diversi strumenti.

  1. Il vasto database dell’osservatorio Gaia dell’ESA.
  2. Il Gemini Multi-Object Spectrograph (GMOS) e il GNIRS sul telescopio Gemini North dell’Osservatorio Gemini.
  3. Il WM Keck Observatory, il Karl G. Jansky Very Large Array della NSF e l’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA.

I dati Gaia hanno suggerito che questo sistema presentava un’apparente “oscillazione”, il possibile risultato di cambiamenti sporadici nell’attività di un buco nero. GMOS e GNIRS hanno fornito al team misurazioni indipendenti della distanza dai quasar, confermando che i due oggetti erano entrambi quasar piuttosto che un allineamento casuale di un singolo quasar con una stella in primo piano.

Per confermare queste ipotesi sulla natura del sistema, era necessaria una serie di telescopi che coprissero lo spettro dai raggi X al radio. C’era infatti la possibilità, anche, che si trattasse di due immagini della stessa sorgente, moltiplicata per effetto del fenomeno di lente gravitazionale.

Immagini di quasar quadruplicate
Immagini di quasar distorte e quadruplicate a causa del fenomeno di lente gravitazionale. Credits: NASA, ESA, A. Nierenberg (JPL), T. Treu (UCLA)

Indietro di 10 miliardi di anni

Poiché i telescopi scrutano nel lontano passato, questa coppia di quasar non esiste più. Negli ultimi 10 miliardi di anni, le loro galassie ospiti si sono probabilmente fuse in una gigantesca galassia ellittica, come quelle viste oggi nell’Universo locale. E i due quasar si sono fusi per diventare un gigantesco buco nero supermassiccio al centro.

Intanto, però, “Stiamo iniziando a svelare questa punta dell’iceberg della prima popolazione binaria di quasar” ha detto il coautore Xin Liu dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign. Questa, infatti, è l’unicità di questo studio: afferma che questa popolazione esiste, e che c’è un metodo per identificarla.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, è reperibile qui in versione pre-print.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: buchi neri supermassicciFusione galatticagalassiequasar

Potrebbe interessarti anche questo:

Primo piano della galassia primordiale JADES-GS-z14-0 vista con ALMA, sovrapposto a un'immagine scattata con il telescopio spaziale James Webb. Credits: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/S. Carniani et al./S. Schouws et al. JWST: NASA, ESA, CSA, STScI, Brant Robertson (UC Santa Cruz), Ben Johnson (CfA), Sandro Tacchella (Cambridge), Phill Cargile (CfA)

Rilevato l’ossigeno nella galassia più distante scoperta finora

Marzo 20, 2025
Ingrandimento di 70 volte di un’area dell’Euclid Deep Field South, che mostra ammassi di galassie, "luce intra-ammasso" e lenti gravitazionali. Al centro si trova l’ammasso J041110.98-481939.3, distante quasi 6 miliardi di anni luce. Credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA

L’inizio del più grande atlante cosmico di sempre. Ecco cosa ci racconta il primo data release di Euclid

Marzo 19, 2025
Rappresentazione artistica del getto radio più lungo mai scoperto nell'Universo primordiale. Credits: NOIRLab/NSF/AURA/M. Garlick

Scoperto il più vasto getto radio nell’Universo primordiale: si estende per 200 mila anni luce

Febbraio 6, 2025
Fotomosaico della galassia di Andromeda realizzato a partire da 600 immagini del telescopio spaziale Hubble raccolte in due diversi indagini nell'arco di 10 anni e 1000 orbite dell'osservatorio. Credits: NASA, ESA, B. Williams (University of Washington)

Ottenuto con Hubble il più vasto mosaico mai realizzato della galassia di Andromeda

Gennaio 17, 2025
Vista sul nucleo del quasar 3C 273 ripreso dal telescopio spaziale Hubble. Credits: NASA, ESA, Bin Ren (Università Costa Azzurra/CNRS)

Le osservazioni di Hubble offrono una vista ravvicinata su un quasar lontano

Dicembre 6, 2024
Al centro: cinque galassie candidate identificate dal JWST nell'ambito del progetto GLIMPSE potrebbero rivelarsi le galassie più antiche e distanti mai osservate. Credits: Kokorev et al. 2024

Il James Webb potrebbe aver scoperto le galassie più antiche mai osservate nell’Universo

Novembre 27, 2024
Attualmente in riproduzione

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

I più letti

  • propellant transfer starship

    SpaceX ha un primo prototipo di Starship per eseguire i trasferimenti di propellente

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Ancora problemi con la Block 2. I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Il lander Resilience di ispace è entrato con successo in orbita lunare

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX potrà effettuare 25 lanci all’anno di Starship da Starbase

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Mar 15
Marzo 15 @ 6:00 pm - Giugno 2 @ 8:00 pm

Mostra INAF Macchine del tempo

Mag 20
Maggio 20 @ 10:00 am - Maggio 22 @ 4:00 pm

Space Meetings Veneto 2025

Vedi Calendario

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162