L’azienda italiana Apogeo Space ha annunciato la chiusura di un accordo con la startup sudcoreana Innospace per il lancio dei suoi picosatelliti per l’IoT (Internet of Things). Tale accordo prevede l’immissione in orbita dei piccoli satelliti di Apogeo con tre diversi lanci, che verranno effettuati tra il 2025 e il 2027. L’obiettivo dell’azienda bresciana è quello di avere una costellazione completa, composta da 96 satelliti, entro il 2027.
Apogeo ha già portato in orbita diversi satelliti, utilizzati per effettuare i primi test in orbita. L’ultimo lancio è avvenuto a novembre 2023, con la missione Transporter-9 di SpaceX, con la quale hanno lanciato 9 picosatelliti. L’accordo con Innospace permetterà ad Apogeo di mantenere un ritmo di lanci che andrà dai 3 ai 4 all’anno. Non è stato comunicato il valore economico di questo accordo.
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Apogeo Space è la prima azienda italiana ad aver già iniziato la costruzione di una costellazione per l’IoT, composta da piccoli satelliti da 10x10x3 cm. Per il loro lancio e messa in orbita, Apogeo si affida a diverse aziende, anche realtà emergenti nel settore spaziale.
A dicembre del 2022 l’azienda ha stretto un primo accordo per il rilascio dei picosatelliti con l’italiana D-Orbit, per l’utilizzo del loro Orbital Transfer Vehicle (OTV) ION. L’intesa tra D-Orbit e Apogeo prevede il supporto per tre missioni, la prima delle quali è avvenuta proprio a novembre con il lancio di SpaceX.
Inoltre, durante la missione Transporter-10 avvenuta a gennaio, Apogeo avrebbe dovuto volare anche a bordo di un altro OTV, ovvero quello realizzato dalla startup americana Momentus. A causa di problemi finanziari, Momentus ha dediso di non salire a bordo del Falcon 9, costringendo a terra anche i 9 picosatelliti.
Questi OTV sono dei trasportatori che gestiscono solamente l’immissione nell’orbita finale, ma anche loro sono inseriti a bordo di razzi di terze parti per il trasporto nello spazio.
Innospace è invece una startup sudcoreana che sta sviluppando un piccolo lanciatore, chiamato Hanbit, alimentato con un motore ibrido che sfrutta paraffina e ossigeno liquido. A marzo dello scorso anno, Innospace ha effettuato il suo primo volo di test. Si è trattato di un volo suborbitale, ma ha permesso all’azienda di verificare il corretto funzionamento del motore, che ha bruciato stabilmente per 106 secondi.
L’azienda sta sviluppando tre tipologie di vettori, chiamati HANBIT-Nano, HANBIT-Micro e HANBIT-Mini, per trasportare carichi con masse rispettivamente da 50 kg, 150 kg e 500 kg. Guido Parissenti, AD e co-fondatore di Apogeo Space, ha affermato:
Siamo entusiasti di collaborare con una società così innovativa come Innospace. Questo accordo è di grande importanza in quanto ci garantisce l’ampliamento del numero di partner che ci permetteranno entro il 2027 di completare la nostra costellazione di picosatelliti per IoT.
L’utilizzo di Hanbit permette ad Apogeo di fare affidamento anche a un’altra tipologia di vettori oltre al Falcon 9 di SpaceX.
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