Di recente è stato rilasciato un nuovo catalogo di dati del telescopio spaziale Kepler della NASA, che ha finito la sua missione nel 2018 dopo quasi dieci anni di operatività. Il catalogo contiene quasi 4400 pianeti candidati, inclusi più di 700 sistemi di più pianeti.
Tra essi, un sistema planetario costituito da ben sette mondi infernali. Tutti più grandi della Terra ma più piccoli di Nettuno, orbitano molto vicini alla loro stessa, Kepler-385, simile al Sole, e sono completamente investiti dal suo calore.
Jack Lissauer, ricercatore presso l’Ames Research Center della NASA e autore principale dell’articolo che presenta il nuovo catalogo, ha affermato: “La missione Kepler della NASA ha scoperto la maggior parte degli esopianeti conosciuti. Questo nuovo catalogo consentirà agli astronomi di saperne di più sulle loro caratteristiche”.
Un altro sistema plantario
Al centro del sistema Kepler-385 c’è una stella simile circa il 10% più grande e il 5% più calda del Sole, ma molto simile alla nostra stella. I due pianeti interni, entrambi poco più grandi della Terra, sono probabilmente rocciosi e potrebbero avere atmosfere sottili. Gli altri cinque pianeti sono più grandi, ciascuno con un raggio circa il doppio di quello della Terra, probabilmente avvolti da spesse atmosfere.
Questo sistema è uno dei pochi sistemi planetari conosciuti a contenere più di sei pianeti verificati, o candidati. Gli scienziati sono riusciti a descriverlo nel dettaglio e a fare diverse ipotesi per via della qualità di quest’ultimo catalogo.
A differenza dei precedenti, infatti, che si concentravano sul produrre elenchi di pianeti senza concentrarsi sulle loro caratteristiche, questo catalogo utilizza misurazioni migliorate delle proprietà stellari e calcola in modo accurato il percorso di ciascun pianeta in transito di fronte alla sua stella ospite. Questa combinazione ha permesso di dimostrare che quando una stella ospita diversi pianeti, in genere questi hanno più orbite circolari rispetto a quando una stella ne ospita solo uno o due.
Di seguito, un video contenente la sonificazione dei dati orbitali dei sette pianeti nel sistema Kepler-385. Credits: Bishop’s University /Jason Rowe
Il nuovo catalogo di dati di Kepler
Nel 2013, la missione Kepler si è conclusa, ma è stata seguita dalla missione estesa K2, proseguita fino al 2018. Nel frattempo, i dati raccolti da Kepler continuano ad essere esaminati e analizzati, e rivelano costantemente nuove scoperte sulla nostra Galassia.
Dopo averci dimostrato che esistono nel cosmo più pianeti che stelle, questo nuovo catalogo di Kepler offre una visione più dettagliata dell’aspetto di ciascuno di questi pianeti e dei loro sistemi di provenienza. Ampliando la nostra comprensione dei molteplici mondi presenti al di là del nostro Sistema Solare.
Lo studio, contenente il catalogo aggiornato degli esopianeti scoperti con Kepler e accettato per la pubblicazione su The Journal of Planetary Science, è reperibile qui in versione pre-print.