Il JPL ha confermato il successo di altri due voli di Ingenuity, il numero 53 e 54. Nel corso del primo, l’elicottero ha viaggiato per circa 1 minuto e 15 secondi percorrendo in volo una distanza di 143 metri verso nord e raggiungendo la velocità massima di 2.5 metri al secondo.
Durante il secondo, invece, ha volato per 24.4 secondi fino all’altezza di 5 metri dal suolo, senza alcuno spostamento orizzontale. Lo scopo di questo secondo volo infatti, detto “di pop-up”, era solo di localizzazione.
Questa comunicazione arriva dopo 84 giorni di immobilità da parte di Ingenuity. A marzo di quest’anno infatti, il rover Perseverance ha iniziato la sua seconda campagna scientifica su Marte, nel corso della quale sta esplorando la parte superiore del delta del cratere Jezero. Durante questa fase della missione, il rover sta attraversando terreni molto accidentati. E l’elicottero che lo accompagna, a causa degli stretti canyon del delta fluviale che interferiscono con le comunicazioni, talvolta rimane in silenzio per tempi molto lunghi.
Ingenuity fotografa Perseverance dall’alto
Proprio a giugno 2023, dopo due mesi senza avere contatti a seguito del volo 52, è stato ripristinato il collegamento con Ingenuity. La perdita di segnale era prevista, perché al momento dell’atterraggio l’elicottero non si trovava più in vista di Perseverance. Non disponendo di capacità di collegamento dirette con i satelliti in orbita marziana, Ingenuity necessita del rover come ponte radio per poter comunicare con la Terra.
Ora abbiamo la conferma di due nuovi voli. E anche la sicurezza che rover ed elicottero si stanno ancora muovendo insieme. Infatti, in uno degli scatti di Ingenuity durante il suo 54esimo volo verticale a bassa quota, è stato immortalato in alto a destra il rover Perseverance. Si era appena portato 55 metri più a nord rispetto al drone, sempre sulla pianura del Delta del cratere Jezero. Qui sotto l’immagine di riferimento.
Con questi due voli, Ingenuity ha volato per oltre 95.9 minuti totali da quando la sua missione è iniziata ad aprile 2021 con il suo primo volo. Ora, insieme al rover Perseverance, proseguirà il suo viaggio verso nord-ovest, alle fonti del Delta. Librandosi sopra un letto di sedimenti lasciato dall’antico fiume marziano Neretva, una volta affluente del lago che riempiva Jezero.