A SpaceX sono servite solamente 4 ore e 12 minuti per portare a termine due lanci, avvenuti dalle due coste americane, stabilendo così un nuovo record. La prima missione, denominata Starlink-2.8, è servita per portare in orbita altri 52 satelliti. Il decollo del primo Falcon 9 è avvenuto alle 20:26 del 15 marzo dalla base militare di Vandenberg, in California.
Il secondo vettore di SpaceX è partito alle 00.38 dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral. A bordo vi erano due satelliti dell’azienda lussemburghese SES, che portano la sigla SES-18 e 19. Si tratta di satelliti che operano in orbita geostazionaria, ognuno con una massa di circa 3500 kg e che trasmettono nella banda C. Questi faranno parte di una piccola costellazione utilizzata per liberare le bande di frequenza che in Nord America verranno utilizzate per il 5G. SES ha affidato la costruzione dei due satelliti a Northrop Grumman, che li ha realizzati partendo dal bus chiamato GEOStar-3.
La continua espansione di Starlink
Con 4103 satelliti lanciati finora, SpaceX può fornire un servizio di connessione a internet in qualsiasi parte del mondo, eccetto in quegli Stati in cui è vietato per legge. Di recente, SpaceX ha anche iniziato a commercializzare un nuovo servizio in abbonamento chiamato Roam. Si tratta in realtà di una modifica all’abbonamento Camper (o RV in inglese), che ora permette di utilizzare il kit di connessione anche in movimento. Per questo tipo di servizio il costo mensile dell’abbonamento è di 85€ al mese, che sale a 240€ in caso si voglia viaggiare anche oltre i confini del proprio Paese. In entrambi i casi, il kit di connessione ha un prezzo di 450€.
Entro la fine dell’anno SpaceX ha intenzione di iniziare i test anche di un nuovo servizio, la comunicazione diretta con gli smartphone. A dichiararlo è stato un portavoce dell’azienda, Jonathan Hofeller, vicepresidente del reparto vendite di Starlink. Affinché ciò sia possibile però, è necessario che ci siano in orbita numerosi satelliti di nuova generazione, dotati di antenne per questo tipo di comunicazione.
I primi Starlink V2 Mini, lanciati a fine febbraio, sembrerebbe che non siano più utilizzabili, in quanto starebbero rientrando in maniera incontrollata. È possibile che decidano di portare in orbita alcuni satelliti al solo scopo di collaudare questa nuova tecnologia, per poi implementarla definitivamente sui modelli futuri.
Hofeller ha anche dichiarato che è terminata la produzione degli Starlink V1.5, mentre SpaceX sta costruendo 6 satelliti di nuova generazione al giorno. Il ritmo di produzione dei kit invece è di circa mille al giorno e presto l’azienda potrebbe presentare una nuova parabola. Questa sarà molto più piccola delle versioni precedenti, favorendo quindi l’utilizzo in mobilità, simile a quanto presentato da Amazon per la costellazione Kuiper.
Due Falcon 9 partiti e atterrati senza problemi
In entrambe le missioni completate da SpaceX, l’azienda ha utilizzato booster che avevano già volato. Il primo stadio con numero di serie B1071 ha volato 8 volte e ha avuto il compito di portare in orbita gli Starlink. Il B1071 è successivamente atterrato sulla chiatta Of Course I Still Love You, nell’Oceano Pacifico, a circa 660 km dalla costa californiana.
Per portare i SES in orbita geostazionaria di trasferimento, dalla quale i satelliti raggiungeranno la posizione operativa con i propri motori, SpaceX si è avvalsa del Falcon 9 B1069. Si tratta di un booster che ha volato meno rispetto al B1071, solamente 6 missioni, ma anche per questo primo stadio è il secondo lancio del 2023. Dopo circa 8 minuti e 45 secondi, il B1069 è atterrato con successo sulla chiatta Just Read The Instructions, nell’Oceano Atlantico, a 672 km di distanza.
Da inizio anno sono quindi 19 le missioni portate a termine con successo, con una media di un lancio ogni 4,05 giorni. Attualmente l’anno in cui SpaceX ha completato il maggiore numero di missioni è il 2022, con 61 lanci. Il numero 19 lo avevano completato però il 14 maggio. L’azienda di Musk quindi, continuando con questo ritmo, potrebbe effettivamente riuscire a raggiungere quota 100 lanci in un anno.
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