• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

BepiColombo e Solar Orbiter forniscono nuovi indizi sulla magnetosfera di Venere

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Gennaio 30, 2023
in Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, News, Scienza, Sistema solare
Venere Bepi Colombo

Veduta su Venere di Bepi Colombo durante il sorvolo di ottobre 2020. Credits: ESA/BepiColombo/MTM, CC BY-SA 3.0 IGO

Condividi su FacebookTweet

  • Nell’agosto 2021 le missioni BepiColombo e Solar Orbiter hanno sorvolato Venere a un solo giorno di distanza l’una dall’altra.
  • I dati congiunti hanno permesso di osservare il pianeta da due diversi punti di vista nello spazio e di ottenere informazioni molto importanti sulla magnetosfera venusiana.
  • Si è scoperto che la magnetosfera, indotta dal vento solare, fornisce una barriera stabile per il pianeta in grado di proteggere l’atmosfera di Venere.

Nell’agosto 2021 due diversi veicoli spaziali hanno sorvolato Venere a un solo giorno di distanza l’uno dall’altro. Hanno inviato i dati catalogati quasi contemporaneamente, da otto sensori e due punti di osservazione differenti nello spazio. In questo modo le missioni hanno permesso una visione unica di come il pianeta sia in grado di mantenere la sua densa atmosfera senza la protezione di un campo magnetico globale.

Le missioni in questione solo la BepiColombo, di ESA e JAXA, in viaggio per studiare Mercurio, e il Solar Orbiter di ESA e NASA, che sta osservando il Sole da diverse prospettive. Entrambi i veicoli hanno sfruttato una serie di assist gravitazionali da Venere che li aiutassero nel corso del loro percorso previsto.

Back in August 2021, @ESASolarOrbiter & @BepiColombo flew past Venus within a day of each other. The spacecraft observed the planet with 8 sensors from 2 vantage points in space. ? Full report by @europlanetmedia with the findings is now available ? https://t.co/1ZGor9mQWZ pic.twitter.com/W8965qOyyN

— ESA Science (@esascience) January 27, 2023

La debole magnetosfera indotta di Venere

Venere, a differenza della Terra, non genera un campo magnetico nel suo nucleo. Tuttavia, a causa dell’interazione con il vento solare, un flusso di particelle cariche emesse dal Sole, attorno al pianeta viene creata una debole magnetosfera “indotta”.

La magnetosfera venusiana ha la forma di una sorta di cometa, con Venere come nucleo, e costituisce una vera e propria bolla magnetica. Attorno a questa bolla, il vento solare viene rallentato, riscaldato e deviato, in una regione definita guaina magnetica. Dalla sua posizione davanti a Venere, il Solar Orbiter ha catturato la scia del vento solare, che appariva in condizioni molto stabili.

Il sorvolo di BepiColombo

BepiColombo invece, durante il sorvolo, è volato lungo la lunga coda della guaina magnetica ed è emerso nelle regioni magnetiche più vicine al Sole. Si è trattato di una rara opportunità per indagare la regione di stagnazione (stagnation region nell’immagine qui sotto), un’area nella zona più vicina al pianeta della magnetosfera dove si osservano alcuni dei maggiori effetti dell’interazione tra Venere e il vento solare.

Venere con Bepi Colombo e Solar Orbiter
La convergenza del veicolo spaziale BepiColombo e Solar Orbiter su Venere nell’agosto 2021 è stata una rara opportunità per indagare su un’area della magnetosfera venusiana dove si osservano alcuni dei più grandi effetti dell’interazione tra Venere e il vento solare. Credits: CC BY-Nc-SA 4.0 – Thibaut Roger/Europlanet 2024 RI

I dati raccolti hanno fornito la prima prova sperimentale che le particelle cariche in questa regione sono rallentate in modo significativo dalle interazioni tra il vento solare e il pianeta. Inoltre, hanno confermato che la regione di stagnazione si estende per una distanza inaspettatamente grande, pari a 1.900 chilometri sopra la superficie venusiana.

Una vera e propria barriera protettrice

Le osservazioni hanno anche mostrato che la magnetosfera indotta fornisce una barriera stabile, in grado di proteggere l’atmosfera di Venere dall’erosione del vento solare. Questa protezione rimane robusta anche durante il minimo dell’attività solare, quando minori emissioni ultraviolette dal Sole riducono la forza delle correnti che generano la magnetosfera indotta.

La scoperta, contraria a precedenti previsioni, getta nuova luce sulla connessione tra campi magnetici e perdite atmosferiche dovute al vento solare. Inoltre, “ha implicazioni per comprendere l’abitabilità degli esopianeti senza campi magnetici generati internamente” come ha affermato il coautore Sae Aizawa, dell’Institute of Space and Astronautical Science (ISAS) della JAXA.

Senz’altro, dopo una scoperta come questa, gli scienziati hanno un’ulteriore conferma di quanto possa essere importante l’accensione dei sensori dei veicoli spaziali durante i sorvoli planetari.

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è reperibile qui.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: Bepi ColomboCampo magneticoSolar OrbiterVenereVento solare

Potrebbe interessarti anche questo:

Maat Mons

Il vulcanismo attivo su Venere, testimoniato dai dati Magellan

Marzo 17, 2023
Superficie di Venere vista con la Magellan

Perché il guscio esterno di Venere potrebbe riaffiorare in superficie?

Febbraio 24, 2023
Transito Mercurio

Il transito di Mercurio aiuta nella calibrazione del Solar Orbiter

Febbraio 22, 2023
Rilasciate le prime immagini del Sole del satellite cinese ASO-S

Rilasciate le prime immagini del Sole del satellite cinese ASO-S

Dicembre 20, 2022
Venere

Il telescopio SOFIA ha confermato che non c’è fosfina su Venere

Dicembre 6, 2022
Ondata di calore su Giove

Scoperta un’ondata di calore su scala planetaria nell’atmosfera di Giove

Settembre 26, 2022
Prossimo Post
La NASA ha testato il primo prototipo di un motore a “detonazione rotante” RDRE

La NASA ha testato il primo prototipo di un motore a "detonazione rotante" RDRE

Perseverance 10 campioni (1)

Perseverance ha completato il deposito dei 10 campioni su Marte

Gli articoli più letti della settimana

  • Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

    Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Problemi in orbita per i primi Starlink V2 Mini

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Nei campioni dell’asteroide Ryugu c’è una molecola di RNA uracile

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Una semplice spiegazione alla strana orbita di ‘Oumuamua

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

Marzo 20, 2023
GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?