• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Il Solar Orbiter ha fatto nuovi progressi nello studio dell’origine del vento solare

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Maggio 30, 2024
in Agenzie Spaziali, Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza, Sistema solare
Il Sole visto dal Solar Orbiter dell'ESA il 3 marzo 2022, durante il primo sorvolo ravvicinato della sonda. Credits: ESA e NASA/Solar Orbiter/EUI e SPICE

Il Sole visto dal Solar Orbiter dell'ESA il 3 marzo 2022, durante il primo sorvolo ravvicinato della sonda. Credits: ESA e NASA/Solar Orbiter/EUI e SPICE

Condividi su FacebookTweet

Il vento di particelle cariche proveniente dal Sole che attraversa l’intero Sistema Solare, noto come vento solare, è molto variabile. Mentre viaggia interagisce con i corpi celesti e i veicoli spaziali, che lo modificano. Nel momento in cui raggiunge la Terra, la maggior parte delle sue caratteristiche e peculiarità sono state cancellate. Ciò rende impossibile risalire a regioni specifiche sulla superficie solare dove ha origine. Scoprire questa origine, quindi collegare il vento che noi riveliamo con le aree della nostra stella in cui viene prodotto, è uno degli obbiettivi chiave della missione Solar Orbiter di ESA/NASA.

Durante il sorvolo dell’orbiter il 3 marzo 2022, un team guidato da Stephanie Yardley della Northumbria University ha fotografato una regione attiva del Sole con gli strumenti EUI, SPICE e Polarimetric and Heliosismic Imager (PHI) di Solar Orbiter, prima di misurare il vento solare lento con diversi strumenti in situ, ovvero attorno a un veicolo spaziale, giorni dopo.

In questo modo hanno realizzato la prima connessione in assoluto tra immagini ad alta risoluzione della superficie del Sole a distanza ravvicinata e misurazioni dirette del vento solare in situ. Ciò ha permesso agli scienziati coinvolti nella ricerca di identificare più chiaramente dove ha origine il vento solare lento, e apre un nuovo modo per i fisici solari di studiare le regioni sorgente del vento solare.

Solar Orbiter: misure in situ e a distanza

Il vento solare è di due tipi: di tipo veloce, che viaggia a più di 500 km/s, e lento, che viaggia a meno di 500 km/s. Il vento solare veloce proviene da configurazioni magnetiche note come buchi coronali, che incanalano il vento solare nello spazio. L’origine del vento solare lento, invece, è ancora poco conosciuta. Sappiamo che è collegata alle regioni attive del Sole, dove compaiono le macchie solari, ma non sappiamo bene come.

Per capirlo, Solar Orbiter dispone di strumenti sia in situ che di rilevamento remoto. Gli strumenti in situ misurano le particelle cariche del vento solare e il campo magnetico attorno all’orbiter. Gli strumenti di telerilevamento acquisiscono immagini e altri dati del Sole stesso. Questi strumenti, così come l’orbita della missione che la porta molto vicino al Sole, sono stati appositamente progettati per consentire di collegare il vento solare rilevato con la sua origine.

La missione Solar Orbiter di ESA/NASA, per misure in situ e a distanza del vento solare. Credits: ESA
La missione Solar Orbiter di ESA/NASA, per misure in situ e a distanza del vento solare. Credits: ESA

Tuttavia, mentre le telecamere mostrano il Sole come appare adesso, gli strumenti in situ rivelano lo stato del vento solare rilasciato dalla superficie solare pochi giorni prima. Infatti, ci vuole del tempo prima che le particelle del vento solare raggiungano il veicolo.

Per collegare i due set di dati, gli astronomi utilizzano il software online Magnetic Connectivity Tool, sviluppato per supportare la missione Solar Orbiter. I dati grezzi provengono dal Global Oscillation Network Group, una serie di sei telescopi solari sparsi in tutto il mondo che monitorano continuamente le oscillazioni sulla superficie del Sole. Da queste osservazioni, il modello computerizzato calcola come il vento solare si propaga attraverso il Sistema Solare.

Collegando il vento solare alla sua fonte

Il team ha scelto i propri obiettivi di osservazione sulla superficie del Sole. Poi ha utilizzato il Magnetic Connectivity Tool per prevedere quando l’orbiter avrebbe volato attraverso il vento solare rilasciato da quelle caratteristiche della superficie. I dati sono stati raccolti tra l’1 e il 9 marzo 2022, quando Solar Orbiter si trovava a circa 75 milioni di km dal Sole, ovvero circa la metà della distanza della Terra dal Sole.

Solar Orbiter ha sorvolato sia un buco coronale che una regione attiva, raccogliendo dati e immagini sia dei flussi di vento solare veloce, sia di quelli di vento solare lento. Di seguito, il Sole visto dalla missione il 3 marzo 2022. L’immagine principale e più grande l’ha scattata nella modalità Full Sun Imager lo strumento Extreme Ultraviolet Imager (EUI) di Solar Orbiter. Quella di medie dimensioni che appare dopo circa cinque secondi è sempre EUI ma con la modalità ad alta risoluzione. La terza immagine, più piccola, è dello strumento Spectral Imaging of the Coronal Environment (SPICE) di Solar Orbiter. Credits: ESA e NASA/Solar Orbiter/EUI e SPICE/S. Yardley

Attraverso l’analisi dei diversi flussi, dal punto di partenza sulla superficie del Sole al punto di arrivo attorno al Solar Orbiter, il team ha dimostrato chiaramente che il vento solare mostra ancora le “impronte” delle regioni che lo hanno originato. Ciò renderà più facile per i fisici solari risalire i flussi fino ai loro punti di origine sul Sole.

Ora che gli scienziati hanno dimostrato questo, si aprono diverse possibilità future per utilizzare i dati di altri veicoli spaziali vicini al Sole per lo studio del vento solare. Per esempio la Parker Solar Probe della NASA, oppure la BepiColombo dell’ESA.

Lo studio, pubblicato oggi 29 maggio 2024 su Nature Astronomy, è reperibile qui.

© 2024 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: ESASolar OrbiterSoleVento solare

Potrebbe interessarti anche questo:

Immagine scattata dall'orbiter Mars Express dell'ESA, che mostra una vista obliqua focalizzata su uno dei vasti flussi di lava nell'Elysium Planitia di Marte, e la sua atmosfera. Credits: ESA/DLR/FU Berlino

La missione Mars Express dell’ESA è stata estesa fino al 2034

Maggio 19, 2025
Il 18 aprile 2025, lo strumento WFI-2 della missione PUNCH ha acquisito per la prima volta immagini attraverso i suoi tre polarizzatori, creando una mappa della luce zodiacale colorata in base alla direzione e intensità della polarizzazione: tonalità e saturazione rappresentano rispettivamente l’angolo e il grado di polarizzazione della luce diffusa dalla polvere che orbita attorno al Sole. Credits: NASA/SwRI

La missione PUNCH della NASA ha scattato le sue prime immagini di test

Maggio 14, 2025
Installazione di 24 dei 26 telescopi della missione PLATO dell?ESA completata, presso OHB in Germania. Credits: ESA – P. Sebirot

Installati 24 dei 26 telescopi a bordo della missione PLATO dell’ESA

Maggio 9, 2025
Rappresentazione artistica del satellite Gaia dell'ESA che osserva la Via Lattea. L'immagine di sfondo del cielo è compilata dai dati di oltre 1.8 miliardi di stelle dell'Early Data Release 3 di Gaia (Gaia EDR3) nel dicembre 2020. Credits: ESA/Gaia/DPAC

Scoperta con Gaia una famiglia di stelle della Via Lattea che si disperderà in tempi record

Aprile 30, 2025
La partenza del Vega-C il 29 aprile 2025, per il lancio del satellite Biomass dell'ESA.

Lancio di successo per il primo Vega-C del 2025: in orbita il satellite ESA Biomass

Aprile 29, 2025
Ingegneri e scienziati al lavoro sul Visible Tunable Filter (VTF) all'interno del Coudé Lab al telescopio solare di Inouye, preparando lo strumento per la sua prima luce. Credits: NSF/NSO/AURA

Ottenuta la “prima luce” del Visible Tunable Filter sul telescopio solare Inouye

Aprile 28, 2025
Attualmente in riproduzione

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

I più letti

  • Ship 35 starship

    La FAA rilascia a SpaceX i permessi per il nono volo di Starship, ma con riserva

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Iniziata una pausa delle comunicazioni con le sonde Voyager. Durerà fino a febbraio 2026

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX propone Starlink come alternativa al GPS

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La crosta di Venere potrebbe essere più sottile del previsto

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Mar 15
Marzo 15 @ 6:00 pm - Giugno 2 @ 8:00 pm

Mostra INAF Macchine del tempo

Mag 20
Maggio 20 @ 10:00 am - Maggio 22 @ 4:00 pm

Space Meetings Veneto 2025

Vedi Calendario

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162