- Il Webb ha fotografato NGC 7469, una galassia a spirale a circa 220 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione di Pegaso.
- La galassia è un nucleo galattico attivo di tipo starburst, caratterizzato quindi da un’intensa attività di formazione stellare.
- I dati di Webb hanno offerto agli scienziati una visione senza precedenti del centro galattico.
Il James Webb ha fotografato NGC 7469. Si tratta di una galassia a spirale di 90.000 anni luce di diametro, situata a circa 220 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione di Pegaso.
L’osservazione della galassia è parte del programma Early Release Science del Great Observatories All-sky LIRGs Survey (GOALS ). L’obiettivo del progetto è studiare la fisica della formazione stellare e la crescita dei buchi neri, oltre che ottenere dati dalle galassie in fase di collisione.
NGC 7469 ospita un nucleo galattico attivo (Active Galactic Nucleus, AGN), regione al centro della galassia estremamente luminosa per via dalla luce emessa da polvere e gas mentre cadono nel buco nero supermassiccio. Questa galassia offre agli astronomi l’opportunità unica di studiare la relazione tra gli AGN e l’attività di starburst. Le galassie starburst sono oggetti celesti in cui il processo di formazione stellare avviene con una frequenza molto più elevata del normale. In particolare, NGC 7469 ospita un AGN circondato da un anello di starburst a una distanza di soli 1.500 anni luce.
Sebbene l’AGN di questa galassia sia uno dei più studiati, è stato difficile per gli scienziati ottenere sia la risoluzione che la sensibilità necessarie per caratterizzarlo nell’infrarosso. Le difficoltà erano legate in particolare alla natura compatta di questo sistema e alla presenza di una grande quantità di polvere. Grazie al Webb, gli astronomi possono ora esplorare l’anello starburst della galassia, l’AGN centrale, il gas e la polvere nel mezzo.

Nuove scoperte grazie alla straordinaria risoluzione delle immagini
Grazie a MIRI, NIRCam e NIRspec del Webb sono state ottenute immagini e spettri di NGC 7469 con dettagli senza precedenti. Questi dati hanno permesso al team di ricerca di scoprire ammassi di stelle in formazione molto giovani mai visti prima, e sacche di gas molecolare caldo e turbolento. Sono state anche ottenute prove dirette della distruzione di grani di polvere entro poche centinaia di anni luce dal nucleo. Tutte queste caratteristiche testimoniano che il nucleo galattico attivo ha conseguenze sul mezzo interstellare circostante.
Il team ha osservato che il gas atomico diffuso e altamente ionizzato sembra uscire dall’AGN all’enorme velocità di 6,4 milioni di chilometri all’ora. Il deflusso gassoso era già stato identificato, ma il Webb lo ha messo in evidenza con dettagli sbalorditivi.
Una caratteristica tipica delle immagini prodotte dal Webb sono i picchi di diffrazione intorno agli oggetti più luminosi. In questa immagine si possono notare sei punte che si allineano perfettamente con il cuore di NGC 7469. L’artefatto è causato dal luminoso AGN nel centro galattico. I picchi di diffrazione sono prodotti quando la luce si piega attorno ai bordi dei segmenti esagonali che compongono lo specchio primario del James Webb. Ci sono poi due picchi più corti e deboli, dovuti ai supporti dello specchio secondario.
Con l’analisi ancora in corso dei numerosi set di dati forniti dal Webb, verranno sicuramente svelati ulteriori segreti su questo nucleo galattico e sull’attività di starburst.
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