• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Il James Webb ha catturato una delle immagini più profonde dell’Universo

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Maggio 28, 2025
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Porzione di una immagine del telescopio spaziale James Webb che mostra il cluster di galassie Abell S1063, situato a circa 4.5 miliardi di anni luce dalla Terra, risultato di un'esposizione prolungata di una singola area del cielo per 120 ore di osservazione. Credits: ESA/Webb, NASA e CSA, H. Atek, M. Zamani (ESA/Webb)

Porzione di una immagine del telescopio spaziale James Webb che mostra il cluster di galassie Abell S1063, situato a circa 4.5 miliardi di anni luce dalla Terra, risultato di un'esposizione prolungata di una singola area del cielo per 120 ore di osservazione. Credits: ESA/Webb, NASA e CSA, H. Atek, M. Zamani (ESA/Webb)

Condividi su FacebookTweet

Il telescopio spaziale James Webb (JWST) ha catturato una delle immagini più profonde dell’Universo mai realizzate, osservando l’ammasso di galassie Abell S1063. Questa regione celeste, già nota per essere una delle più massicce nel cielo visibile, si trova a circa 4.5 miliardi di anni luce dalla Terra e funge da potente lente gravitazionale, amplificando la luce proveniente da galassie ancora più lontane.

L’osservazione si compone di 9 istantanee separate in diverse lunghezze d’onda ed è durata complessivamente oltre 120 ore, rendendola la più lunga esposizione mai eseguita dal Webb su un singolo oggetto. Grazie alla sua sensibilità nell’infrarosso, questa nuova immagine offre uno sguardo senza precedenti sull’Universo primordiale.

Il programma di osservazione di JWST che ha prodotto questi dati, GLIMPSE, mira a sondare il periodo noto come cosmic dawn, “alba cosmica”, quando l’Universo aveva solo pochi milioni di anni. Studiare le galassie rivelate dalle lenti gravitazionali può aiutarci a comprendere l’evoluzione dell’emergere delle prime galassie. L’analisi di questi dati da parte del team GLIMPSE ha già prodotto candidati per galassie che esistevano già 200 milioni di anni dopo il Big Bang.

Cos’è un campo profondo?

Un “campo profondo” è un’immagine astronomica ottenuta attraverso lunghe esposizioni su una piccola porzione di cielo, così da rilevare oggetti estremamente deboli e distanti. Questa tecnica permette di osservare galassie la cui luce ha viaggiato per miliardi di anni prima di raggiungerci, offrendo uno sguardo diretto sull’Universo primordiale.

Il concetto è stato reso celebre dal telescopio spaziale Hubble con l’immagine “Hubble Deep Field” del 1995, che rivelò migliaia di galassie in una minuscola area di cielo apparentemente vuota. Il James Webb, operando nell’infrarosso, può penetrare attraverso la polvere cosmica e rilevare oggetti ancora più lontani rispetto a Hubble.

Immagine del telescopio spaziale James Webb che mostra il cluster di galassie Abell S1063, situato a circa 4.5 miliardi di anni luce dalla Terra, risultato di un'esposizione prolungata di una singola area del cielo per 120 ore di osservazione. Credits: ESA/Webb, NASA e CSA, H. Atek, M. Zamani (ESA/Webb)
Immagine del telescopio spaziale James Webb che mostra il cluster di galassie Abell S1063, situato a circa 4.5 miliardi di anni luce dalla Terra, risultato di un’esposizione prolungata di una singola area del cielo per 120 ore di osservazione. Credits: ESA/Webb, NASA e CSA, H. Atek, M. Zamani (ESA/Webb)

Nel caso di Abell S1063, l’effetto di lente gravitazionale causato dalla massa dell’ammasso ha ulteriormente amplificato la luce delle galassie retrostanti, rendendo visibili dettagli altrimenti inaccessibili. Questo effetto, previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein, si verifica quando la massa di un oggetto massiccio curva lo spazio-tempo, deviando il percorso della luce proveniente da oggetti più distanti.

Perché quest’immagine di Webb è così straordinaria?

L’immagine di Abell S1063 ottenuta dal JWST è straordinaria per diversi motivi. Innanzitutto, rappresenta la più profonda osservazione su un singolo bersaglio mai realizzata dal telescopio. Questa lunga esposizione ha permesso di rilevare galassie estremamente deboli e lontane, alcune delle quali risalgono a pochi centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang. Letteralmente all’alba del cosmo.

In secondo luogo, l’effetto di lente gravitazionale esercitato da Abell S1063 ha amplificato e distorto la luce delle galassie retrostanti, creando archi luminosi visibili nell’immagine. Questi archi non solo sono spettacolari dal punto di vista visivo, ma forniscono anche preziose informazioni sulla distribuzione della materia (visibile e oscura) nell’ammasso e sulle proprietà delle galassie lontane.

Infine, l’immagine continua a testimoniare le straordinarie capacità di JWST nel campo dell’astronomia infrarossa. Grazie alla sua sensibilità e risoluzione senza precedenti, il telescopio può esplorare l’Universo primordiale con un dettaglio mai raggiunto prima, aprendo nuove frontiere nella comprensione della formazione ed evoluzione delle galassie.

Capitol Building

Ti piace questo articolo? C’è molto di più!

Su ORBIT avrai accesso ad approfondimenti, rubriche, report e analisi, live, interviste e alla nostra community, oltre che a rubriche dedicate anche al mondo dell’astronomia. Ti piacerà!



© 2025 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: ammasso di galassiecampo profondogalassieJames WebbJames Webb Space TelescopeLente gravitazionaleuniverso primordiale

Potrebbe interessarti anche questo:

Immagine dello strumento MIRI del James Webb a cui è stata sottratta la luce della stella TWA 7. In alto a destra, quello che potrebbe essere un pianeta giovane e freddo con una massa simile a quella di Saturno. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, A.M. Lagrange, M. Zamani (ESA/Webb)

Il James Webb ha ottenuto l’immagine diretta di un possibile pianeta simile a Saturno

Giugno 27, 2025
Immagine dettagliata a mille colori della galassia dello Scultore catturata con lo strumento MUSE al Very Large Telescope (VLT) dell'ESO. Credits: ESO/E. Congiu et al.

Ottenuta la mappa spettrale più dettagliata mai realizzata di una galassia

Giugno 18, 2025
Composizione di immagini a colori migliorate di Plutone (in basso a destra) e Caronte (in alto a sinistra), scattata dalla sonda New Horizons della NASA durante il passaggio nel sistema di Plutone il 14 luglio 2015. Credits: NASA/JHUAPL/SwRI

Il James Webb conferma l’esistenza di una foschia su Plutone, che alimenta la fuga di metano

Giugno 13, 2025
Un getto sorprendentemente potente di un buco nero supermassiccio nel "mezzogiorno cosmico", a 11.6 miliardi di anni luce di distanza, in una rappresentazione artistica (sfondo) e da dati Chandra (in alto a destra). Credits: X-ray: NASA/CXC/CfA/J. Maithil et al.; Illustration: NASA/CXC/SAO/M. Weiss

Un getto di buco nero insolitamente potente, scoperto nel “mezzogiorno cosmico” con Chandra

Giugno 10, 2025
Diversi scenari futuri per Via Lattea e Andromeda. In basso a sinistra, le due si avvicinano solo a 1 milione di anni luce di distanza. In basso a destra, a 500mila anni luce di distanza, la materia oscura fornisce attrito che porta le galassie a un incontro ravvicinato. Al centro, una distanza di 100 mila anni luce porta a una collisione. Credits: NASA/ESA

Nuove simulazioni mettono in discussione la futura collisione tra la Via Lattea e Andromeda

Giugno 3, 2025

Il James Webb ha scoperto una galassia a soli 280 milioni di anni dal Big Bang

Maggio 23, 2025
Attualmente in riproduzione

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

Il James Webb sta veramente rivoluzionando l’astrofisica?

00:17:09

I più letti

  • Immagini dei detriti rilasciati dall'impatto di DART su Dimorphos scattate dal cubesat italiano LICIACube. Credits: NASA DART team/LICIACube

    LICIACube ha mostrato che gli effetti dell’impatto DART su Dimorphos sono più complessi del previsto

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Avio diventa ufficialmente il fornitore dei servizi di lancio per tutti i razzi Vega

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX punta a 15 voli per ogni Dragon, mentre ancora non si sa cosa fare con Starliner

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • L’ESA annuncia i cinque razzi europei che saranno finanziati nell’European Launcher Challenge

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

Due anni dal lancio del telescopio spaziale Euclid. Ecco cosa ha già fatto, e cosa farà

Luglio 1, 2025

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162