Negli ultimi giorni l’uragano Ian che si è abbattuto sulla Florida ha causato diversi morti e molti danni, soprattutto nell’area meridionale dello Stato. Si stima che il costo dei danni arrecati alle diverse proprietà superi i 60 miliardi di dollari. Sono molte le case distrutte e anche le strutture che permettono le comunicazioni hanno subito danni, rendendo complicate anche le operazioni di soccorso. Anche in questa occasione SpaceX ha messo a disposizione il servizio Starlink, come annunciato dal Governatore Ron DeSantis.
Nel frattempo la costellazione continua a crescere e grazie all’ultima missione, denominata Starlink-4.29, sono arrivati in orbita altri 52 satelliti. Il Falcon 9 e il suo carico sono decollati dalla base militare di Vandenberg, in California, quando in Italia erano le ore 1:10 del 6 ottobre. SpaceX stabilisce così un nuovo record, completando con successo due missioni nel giro di 7 ore e 10 minuti. Questo lancio Starlink infatti, è avvenuto dopo il decollo della Dragon con a bordo gli astronauti di Crew-5. Starlink-4.29 era stata rinviata proprio per dare la priorità al decollo della capsula.
Sale a quota 3449 il numero totale di Starlink arrivati nello spazio dall’inizio della realizzazione della costellazione. Nonostante questi numeri, Starlink è un progetto che deve cresce ancora molto. Come ha affermato lo stesso Musk la costellazione “è ancora lontana dal generare un flusso di cassa positivo”. Ciò è dovuto al fatto che servono ancora molti satelliti in orbita per fornire una copertura affidabile e costante. Inoltre è necessario che aumenti il numero di abbonati.
Il supporto delle connessioni satellitari
Durante un discorso tenuto sabato 1 ottobre nel comune di Fort Myers, uno dei più colpiti, il Governatore Ron DeSantis ha dichiarato che SpaceX ha messo a disposizione 120 kit. L’azienda di Musk si è fatta carico di tutti i costi di utilizzo, quindi sia della parabola che dell’abbonamento. In questo modo sarà possibile ripristinare parte dei sistemi di comunicazioni, fornendo supporto anche alle squadre di soccorso.
È soprattutto in situazioni come queste che le connessioni satellitari dimostrano la loro grande utilità. Non solo Starlink, ma anche diverse aziende hanno iniziato a sviluppare sistemi per permettere la comunicazione tra i satelliti e gli smartphone. Apple sarà la prima a rendere disponibile questo servizio, grazie al suo nuovo iPhone 14, che sarà in grado di connettersi ai satelliti di Globalstar.
Before/After satellite images of Florida in the wake of #HurricanIan in the Fort Myers beach area and Sanibel.
Our thoughts are with those on the East Coast of the US who have been affected. pic.twitter.com/XruuE1ZVjm— Airbus Space (@AirbusSpace) October 4, 2022
Come dichiarato più volte durante la presentazione, questo sistema consentirà solamente l’invio di qualche messaggio ed è pensato proprio per le situazioni di emergenza. Lo stesso discorso è stato fatto anche da SpaceX e T-Mobile, durante la presentazione avvenuta qualche giorno prima rispetto quella di Apple.
L’azienda di Musk di recente ha anche raggiunto un traguardo importante, producendo più di un milione di kit di connessione. Il 28 settembre SpaceX ha anche mostrato un nuovo tipo di parabola, venduta con l’abbonamento Marittimo. Non è dotata di struttura verticale per il suo supporto ed è quindi fissa, non potendo ruotare per posizionarsi verso i satelliti. Inoltre gli ingegneri l’hanno sviluppata affinché resistesse ai forti venti, fino a 280 km/h. Starlink è così in grado di portare internet in tutto il mondo e anche su diversi mezzi di trasporto, per una copertura totale.
Cinque voli nel 2022 per il Falcon 9 B1071
Il primo stadio che ha permesso a SpaceX di completare questa missione, la numero 45 del 2022, è il B1071. È stato il primo booster nuovo che abbiamo visto volare quest’anno, un evento ormai raro per quanto riguarda SpaceX. Il B1071 infatti è decollato la prima volta a febbraio, trasportando un carico segreto per conto del National Reconnaissance Office. Anche con i successivi due lanci questo Falcon 9 ha trasportato dei carichi top secret, con le missioni classificate come NROL-85 e SARah-1.
Liftoff! pic.twitter.com/LedF9hACmN
— SpaceX (@SpaceX) October 5, 2022
Successivamente hanno iniziato a utilizzare il B1071 per trasportare i satelliti Starlink. Il 22 luglio infatti, questo Falcon 9 ha portato un orbita polare 46 satelliti, per la realizzazione del nuovo guscio di Starlink. Con quest’ultima missione, la numero 5, gli Starlink andranno a unirsi a quelli del guscio numero 4, caratterizzati da un’inclinazione pari a 53,2°.
Dopo 8 minuti e mezzo circa dal decollo, il booster è rientrato sull’unica chiatta di cui dispone SpaceX in California, la Of Course I Still Love You.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.