SpaceX è riuscita a raggiungere un altro importante traguardo, utilizzando il medesimo primo stadio del Falcon 9 per 20 volte. Il decollo è avvenuto alle 3:14 italiane del 13 aprile, dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral, mentre l’atterraggio è avvenuto sulla chiatta A Shortfall Of Gravitas. SpaceX ha stabilito in questo modo anche un altro record: il minor tempo trascorso tra due lanci dal SLC-40: 2 giorni, 19 ore e 33 minuti.
Il booster che ha permesso a SpaceX di raggiungere questo record è il B1062, che ha volato la prima volta a novembre 2020. Nella flotta dell’azienda ci sono altri due primi stadi che presto raggiungeranno questo traguardo, poiché hanno già volato 19 volte.
Dall’entrata in servizio nel 2018 dell’ultima versione del Falcon 9, ovvero il Block 5, SpaceX ha più volte aumentato il limite di utilizzi per singolo primo stadio. Inizialmente lo avevano fissato a 5, per poi aumentarlo a 10 e successivamente a 20. Ora SpaceX ha iniziato il processo di certificazione per effettuare fino a 40 voli con un singolo booster.
Quest’ultima missione è stata la numero 38 del 2024, con una media di un lancio ogni 2.6 giorni, e ha permesso l’arrivo in orbita di 23 Starlink V2 Mini. Dall’ultima conferenza tenuta da Musk a Starbase è emerso che attualmente il servizio conta più di 2.7 milioni di abbonati.
Il legame tra Starlink e Falcon 9
Nonostante SpaceX stia utilizzando l’ultima versione del Falcon 9, questo mezzo sta ancora migliorando. Ciò è possibile grazie alle missioni Starlink, che prevedono l’immissione in orbita dei satelliti realizzati dalla stessa SpaceX. Per tale ragione, hanno l’opportunità di prendersi qualche rischio in più, spingendo al limite le prestazioni dei Falcon 9.
Nel corso dei numerosi voli, grazie ai dati ottenuti, sono riusciti ad aumentare il carico, e quindi il numero di satelliti che un vettore è in grado di trasportare. SpaceX è inoltre riuscita a migliorare le prestazioni dei motori Merlin, e ciò ha permesso anche la modifica del profilo di volo delle missioni con le nuove capsule Dragon.
Inizialmente, dopo avere portato nello spazio una Crew o una Cargo Dragon, il primo stadio atterrava su una chiatta in mezzo nell’Oceano Pacifico. Ora invece, in questa tipologia di missioni il Falcon 9 fa ritorno direttamente sulla terraferma. Questo comporta un importante vantaggio gestionale per SpaceX, in quanto la sua flotta di navi può essere utilizzata per altre missioni.
Falcon 9 lands on the A Shortfall of Gravitas droneship – completing the first 20th launch and landing of a booster! pic.twitter.com/G0w4IlXzNP
— SpaceX (@SpaceX) April 13, 2024
Da maggio 2019, con l’inizio della costruzione della mega costellazione, SpaceX ha portato a termine 157 missioni Starlink, per 6210 satelliti trasportati in orbita. Di questi, 507 sono arrivati nello spazio viaggiando a bordo del B1062 in 13 diverse missioni.
Il B1062 è un booster molto importante anche per altri due lanci, ovvero Inspiration4 e Ax-1, le prime due missioni con equipaggi privati. Durante gli altri suoi voli invece, ha trasportato due satelliti GPS di terza generazione e due satelliti per le telecomunicazioni. A marzo dello scorso anno inoltre, ha permesso a OneWeb di continuare ad accrescere la sua costellazione, portando nello spazio 40 satelliti.
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