Il 16 settembre, la NASA ha presentato una RFP (request for proposal) al fine di ricevere offerte dalle agenzie spaziali per lo sviluppo di un secondo lander lunare per le missioni Artemis. La richiesta avrà una scadenza relativamente breve, fissata per il 15 novembre. La compagnia selezionata dovrebbe sviluppare un lander capace di supportare le missioni dopo Artemis 3, ad ora fissata non prima del 2026. Al primo allunaggio con astronauti ci penserà invece SpaceX con il lander Starship, proprio in occasione di Artemis III, fissata al 2025. L’azienda vincitrice effettuerebbe un primo test di atterraggio senza equipaggio, seguito da un allunaggio con astronauti a bordo, non prima della missione Artemis V.
Il futuro lander dovrà soddisfare i requisiti di una teorica missione dal nome Polar Sortie Mission. Tale missione prevederebbe il trasporto di due astronauti sulla superficie lunare per un soggiorno fino a 6.25 giorni! Inoltre, prevederebbe ben quattro attività extraveicolari più una di emergenza. Successivamente, una cosiddetta Polar Excursion Mission richiederebbe al lander di trasportare quattro astronauti sulla superficie lunare e rimanere lì per 33 giorni.
Le aziende interessate potranno anche mostrare la capacità di supporto del lander di missioni di breve durata in regioni diverse dal Polo Sud della Luna. Un altro aspetto rilevante sarà rappresentato dalla capacità del lander proposto di trasportare merci.
Al via una nuova sfida?
La competizione HLS originale, vinta da SpaceX nell’aprile 2021, includeva anche offerte da team guidati da Blue Origin e Dynetics. L’azienda di Jeff Bezos, a capo del National Team, ha intentato causa presso il tribunale federale che si è pronunciato contro la società, consentendo alla NASA di procedere con SpaceX. Né Blue Origin né Dynetics hanno formalmente annunciato la loro intenzione di fare un’offerta per il programma Human Landing System Sustaining Lunar Development, anche se Blue Origin ha una pagina intitolata “Artemis Lander” sul suo sito web.
Inoltre, non è tuttora chiaro se i partner di Blue Origin (all’interno del National Team) che hanno fatto offerte per HLS, tra cui Draper, Lockheed Martin e Northrop Grumman, si uniranno nuovamente a Blue Origin nella nuova competizione.
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