Alle 11:27 italiane di venerdì 3 maggio 2024, è partita correttamente dallo spazioporto di Wenchang a bordo di un vettore Lunga Marcia 5 la missione Chang’e 6, sesta missione dell’attuale programma di esplorazione lunare cinese, iniziato quasi diciassette anni fa.
Il suo obbiettivo è arrivare sul lato nascosto della Luna, il lato che noi non vediamo mai, e recuperare dei campioni di rocce e polveri dalla superficie per riportarle sulla Terra. Questa è la prima volta nella storia dell’Umanità che viene tentato un recupero di campioni dal lato nascosto del nostro satellite.
La durata nominale della missione sarà di 53 giorni in tutto, dal momento del lancio al momento del ritorno sulla Terra. Si tratta di una delle più ambiziose missioni robotiche lunari mai tentate, oltre che di una missione che resterà nella storia.
Chang’e 6, una missione storica
Chang’e 6 era originariamente la sonda costruita come backup di Chang’e 5, missione svoltasi nel 2020. Le modifiche che sono state fatte sono dovute alla zona completamente diversa dove atterrerà e alla modalità di raccolta dei campioni. Il resto è rimasto pressoché uguale.
Il sito di atterraggio e raccolta di questi campioni sarà la vera particolarità della missione: finora solo la Cina durante la missione Chang’e 4 è riuscita a far funzionare una sonda sul lato a noi nascosto della Luna, ma non era arrivata così a Sud. Chang’e 6 tenterà di atterrare all’interno del bacino South Pole Atkin, una zona particolarmente interessante che copre buona parte del lato nascosto della Luna.
Questa zona è particolarmente interessante perché, essendo un bacino lunare, si trova a bassa quota, cioè su uno strato della crosta lunare piuttosto sottile. Molte rocce, tra qui quelle in profondità che sono l’obbiettivo di Chang’e 6, dovrebbero derivare direttamente dal mantello lunare, ed essere di grande importanza scientifica per studiare il passato della Luna e del Sistema Solare.
Abbiamo raccontato le caratteristiche di questa missione e del programma di esplorazione lunare cinese in un approfondimento dedicato sul nostro canale YouTube.
I prossimi passi
La partenza di Chang’e 6 è avvenuta con un Lunga Marcia 5, attualmente il vettore più grande e potente di cui dispone la Cina, dallo spazioporto di Wenchang, il più moderno e anche il più a Sud a disposizione delle Cina. Il razzo è stato necessario perché la sonda, con un peso di 8200 kg, è uno dei carichi più pesanti mai lanciati dalla Cina verso la superficie lunare.
Dal momento della partenza, fino al ritorno dei campioni sulla Terra, trascorreranno 53 giorni. Se tutto andrà come previsto sarà quello il momento in cui la missione primaria di Chang’e 6 si concluderà.
La discesa sul Polo Sud lunare dovrebbe avvenire per la fine di maggio, ma attendiamo notizie ufficiali. Successivamente, Chang’e 6 ha come obbiettivo il recupero di campioni di suolo e sottosuolo lunari, e di riportarli sulla Terra.
Per tutti i dettagli su questa missione –> Tutto quello che vi serve sapere sulla missione Chang’e 6