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Un Falcon 9 che vola 11 volte! SpaceX porta in orbita 52 starlink e segna un nuovo record

Andrea D'Urso di Andrea D'Urso
Dicembre 23, 2021
in News, Space economy, SpaceX
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SpaceX conclude con successo l’ultima missione Starlink del 2021, portando in orbita 52 satelliti. Sale quindi a 989 il numero di satelliti dell’azienda arrivati nello spazio solo durante questo anno, per un totale complessivo di 1942 Starlink lanciati. Aumenta ulteriormente il numero di missioni effettuate in un anno, arrivando a 29, mai così tante. Un altro record stabilito durante questo lancio riguarda il numero di riutilizzi di uno stesso Falcon 9.

Il booster utilizzato per portare gli Starlink in orbita infatti è il B1051 e questa è stata la sua undicesima missione. Nessun Falcon 9 era decollato per così tante volte prima d’ora. Nonostante l’orbita di destinazione abbia un’inclinazione di 53,2° il lancio è partito dalla base militare di Vandenberg in California, alle 13:41 del 18 dicembre secondo il fuso orario italiano. Il Falcon 9 ha quindi dovuto seguire una traiettoria particolare per evitare la terraferma.

Il 2021 di Starlink

Il 2021 è stato un anno molto importante per l’intero progetto Starlink, con l’inizio della diffusione del servizio di connessione a livello mondiale. Gli 833 Starlink lanciati nel 2020 servivano per avviare la costruzione del primo guscio orbitale, in modo da poter poi dare il via ai test di utilizzo. Questo guscio è composto da 1584 satelliti e gli Starlink necessari a ultimarlo sono arrivati in orbita a maggio. Esso era fondamentale per poter garantire una connessione stabile in quelle regioni che si trovano alle latitudini più elevate, evitando interruzioni di segnale.

La fase di beta testing è durata circa un anno, iniziando a ottobre del 2020. Da allora SpaceX ha potuto raccogliere molti dati sul funzionamento del sistema, grazie anche ai feedback inviati dagli utenti. Con l’uscita dalla fase beta avvenuta a ottobre, SpaceX ha presentato anche una nuova parabola, che dovrebbe essere più performante, oltre ad avere dimensioni ridotte. L’azienda però, sta avendo difficoltà nel soddisfare gli ordini a causa della scarsità dei componenti per la produzione dei kit di connessione. Utenti che hanno effettuato il proprio ordine a gennaio stanno ancora attendendo l’arrivo della loro parabola. A causa di questi disagi sono giunte all’azienda molte lamentele.

La nuova parabola rettangolare di Starlink. Credits: SpaceX
La nuova parabola rettangolare di Starlink.

Dopo una prima diffusione negli Stati Uniti e in Canada, ora Starlink è presente in più di 20 paesi tra cui in Italia, dove è arrivato ad aprile. Starlink è passata dall’avere 10000 utenti a febbraio ai 140000 di novembre. Con l’aumento dei satelliti migliorano anche le prestazioni della connettività. Sottoscrivendo il contratto per far parte dei beta tester SpaceX si garantiva una velocità di download che andavano dai 50 ai 150 Mbps, con latenza compresa tra i 20 e i 40 millisecondi. Ora invece l’azienda promette agli utenti di garantire velocità che vanno dai 100 ai 200 Mbps, con un ping che si aggira sui 20 millisecondi. Starlink però è in grado di garantire prestazioni anche migliori. Alcuni utenti infatti hanno toccato picchi di 600 Mbps.

Undici voli e rientri. Meglio delle aspettative

Con l’entrata in servizio dell’ultima versione dei Falcon 9, il Block 5, SpaceX si aspettava di poter eseguire dieci voli per ogni primo stadio prima di effettuare pesanti manutenzioni. Il booster utilizzato per questo nuovo lancio invece, il B1051 ha superato queste aspettative. Starlink-4.4 infatti è stata la sua undicesima missione, stabilendo quindi un nuovo primato. Il B1051 inoltre, era stato anche il primo a raggiungere la quota di dieci lanci, ci aveva lasciato con il dubbio se lo avremmo rivisto volare a breve o meno. L’attesa è durata solamente 223 giorni.

Questo suo ultimo lancio è stato inoltre alquanto particolare rispetto le precedenti missioni Starlink. Solitamente infatti, la base di Vandenberg viene utilizzata per portare i satelliti in orbita polare, mentre l’inclinazione orbitale di questi Starlink è di 53,2°. Ciò implica che il Falcon 9 ha dovuto costeggiare la costa della California, senza però mai sorvolare la terraferma per motivi di sicurezza. Il secondo stadio quindi ha dovuto eseguire una leggera “virata”, ovvero un cambio d’inclinazione del piano orbitale per raggiungere la destinazione per il rilascio. Nella seguente immagine la particolare traiettoria del Falcon 9 per evitare di sorvolare la terraferma.

LHA map for #Starlink Group 4-4 from VSFB SLC-4E NET 17 Dec 09:46 UTC, alternatively 18 Dec based on issued NOTMARs. B1051.11 landing 638km downrange. Estimated groundtrack to 53.22° orbit. Stage2 debris reentry reentry in North Pacific. https://t.co/tW1UveHgrn pic.twitter.com/ig56EtsRzx

— Raul (@Raul74Cz) December 15, 2021

Il B1051 dopo poco più di 8 minuti e mezzo dalla partenza è atterrato senza problemi nonostante i dieci voli alle spalle. La chiatta Of Course I Still Love You si trovava a circa 638 km dal punto di partenza.

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Tags: B1051Falcon 9SpaceXstarlinkundici

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