• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Quella volta che abbiamo (forse) corretto Rocket Lab

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Settembre 2, 2020
in Approfondimento, Rocket Lab, Space economy
Vettore Electron di Rocket Lab con il satellite Sequoia.

La partenza della missione "I can't belline it's not optical" di Rocket Lab.

Condividi su FacebookTweet

Alle 05:05 del 31 agosto è partito correttamente dallo spazioporto in Nuova Zelanda il vettore Electron di Rocket Lab. Al suo interno era presente un satellite, chiamato Sequoia, dell’azienda Capella Space. La particolarità di questo satellite risiede nella tecnologia Synthetic Aperture Radar (SAR), grazie alla quale Sequoia sarà in grado di fotografare la Terra attraverso osservazioni radar. Questo gli permette di effettuare immagini in qualsiasi condizione meteo, sia di giorno che di notte. Sequoia inoltre si è posizionato su un’orbita particolare, adatta al suo scopo. E qui inizia la nostra storia.

Inizialmente il lancio era previsto per il 29 agosto, rimandato poi per cause di meteo avverso. Qualche giorno prima di quella data, Damiano Faro, studente di ingegneria industriale e autore di Astrospace.it ha scritto un articolo per spiegare questa missione di Rocket Lab.

Durante la stesura dell’articolo, Damiano ha raccolto molto materiale per acquisire tutte le informazioni necessarie. C’è stato il comunicato stampa di Capella Space e quello di Rocket Lab, insieme ai molti tweet di Peter Beck (founder di Rocket Lab) e degli account ufficiali delle due aziende. Per ultimo, ma non per importanza, è stato ovviamente recuperato il Press Kit del lancio.

Il Press Kit è un file che ogni azienda aerospaziale realizza per la stampa e per il pubblico prima del lancio di un loro vettore. Al suo interno sono contenute alcune info basilari, ma molto dettagliate, sul carico, sulle caratteristiche del razzo, sulle fasi principali della missione e sull’orbita di destinazione.

SSO Rocket Lab Sequoia
sulla sinistra. Un’inclinazione tipica di un’orbita SSO.

Come dicevamo all’inizio, proprio l’orbita di destinazione era una caratteristica fondamentale del satellite. Secondo i comunicati stampa di Cappella Space e di Rocket Lab, questo microsatellite si sarebbe posizionato in un’orbita alta circa 550 km e con un’inclinazione di 45° rispetto al piano equatoriale. In questo modo il satellite avrebbe sorvolato zone del Sud-Est asiatico insieme a quelle del Medio Oriente e degli Stati Uniti. L’obiettivo di questo primo satellite è infatti dimostrare immediatamente ad un mercato molto ampio la capacità di questa tecnologia, ma in futuro ce ne saranno altri per una copertura globale.

È a questo punto che è sorto un grande dubbio e che si è scatenata una discussione che ha convolto 4 dei nostri autori. Una volta già completato l’articolo e in fase di pre-pubblicazione, ci siamo accorti che nel press Kit di Rocket Lab, nella parte dedicata all’orbita di destinazione era presente un’indicazione: SSO. Questa sigla sta ad indicare una Sun-synchronous orbit, cioè un’orbita in cui il satellite sorvola una certa parte del globo sempre alla stessa ora del giorno. Queste orbite sono particolarmente usate per l’osservazione della terra in quanto permettono di rilevare cambiamenti sulla superficie eliminando la variabile dell’illuminazione solare.

Rocket Lab.
Parametri orbitali nel press kit iniziale del lancio di Rocket Lab del 31 agosto.
Credits: Rocket lab.

Il problema che ha scatenato l’aver visto questa sigla è che le orbite SSO sono permesse solamente con inclinazioni sul piano equatoriale piuttosto elevate. I gradi di inclinazione variano con l’altitudine e per 550 km variano da 82.3° a 97.7°. Un range che non comprende nemmeno lontanamente i 45° annunciati da Cappella Space e Rocket Lab nei comunicati stampa. Com’era possibile? Qual era l’orbita reale di questo satellite?

A questo punto la discussione era particolarmente interessante. Andrea Novelli, ingegnere aerospaziale specializzato in meccanica orbitale e autore di Astrospace.it si era accorto per primo dell’incongruenza fra queste due informazioni. O l’orbita era a 45° o era SSO. Non era possibile fosse entrambe.

Secondo Nicolò Bagno, studente di Fisica e specializzato nel settore aerospaziale orientale, era sbagliata la dicitura a 45°. In un articolo pubblicato a marzo da Spacenews.com veniva espressamente citato come alcuni satelliti di Cappella Space andranno in orbita polare SSO, altri a 45°. In questo articolo il satellite Sequoia era indicato su un’orbita polare. Il problema però era che questo articolo risaliva a circa 5 mesi prima, un periodo nel quale il satellite Sequoia era previsto per maggio a bordo di un Falcon 9, proprio a fianco del satellite SAOCOM 1B che è partito poche ore prima di Rocket Lab. Indovinate un po’? Il satellite SAOCOM era diretto verso un’orbita polare, se Sequoia lo avesse dovuto accompagnare era ovvio che anche lui sarebbe andato in un’orbita polare SSO.

Dato l’errore nelle due informazioni, una sul lancio e una sul vettore, era possibile che avessero cambiato anche la destinazione del satellite Sequoia? Ragionando sulla congruenza di tutte le informazioni e dopo alcune discussioni, arrivammo proprio a questa conclusione. Sapevamo che tutti i comunicati stampa affermavano che l’orbita di destinazione sarebbe stata a 45°. Conoscendo i paramentri del vettore Electron sapevamo che era difficile che avrebbe raggiunto un’orbita polare SSO a 550Km di altitudine.

La decisione era presa: probabilmente Rocket Lab aveva sbagliato a riportare la dicitura SSO nel Press Kit.

Giusto per tagliare la testa al toro decidemmo però di scrivere un’e-mail all’ufficio stampa di Rocket Lab e Cappella Space. Se fossimo stati fortunati ci avrebbero risposto, spiegandoci nel dettaglio com’era possibile arrivare su un’orbita SSO inclinata a 45°, o in alternativa dipanandoci il dubbio confermandoci che si trattava di una semplice svista. Purtroppo, non è avvenuta nessuna delle due cose. Ne Cappella Space ne Rocket Lab hanno risposto alle nostre e-mail.

Tutta questa discussione è avvenuta il 26 agosto e per puro caso, il giorno 30 abbiamo avuto occasione di rileggere il Press Kit pubblicato da Rocket Lab. All’interno della sezione dedicata alle orbite era scomparsa la dicitura SSO.

Rocket Lab
Sezione dedicata ai parametri orbitali del lancio Rocket Lab del 31 agosto nel secondo Press Kit. Credits: Rocket Lab.

La soluzione all’enigma era quindi una semplice svista di Rocket Lab che probabilmente si è accorta dell’errore e lo ha modificato. Ci piace però pensare che qualcuno negli uffici di Rocket Lab in California, nei giorni concitati precedenti al lancio, abbia avuto modo magari quasi per caso, di leggere la nostra e-mail. Colto in un attimo di pausa abbia poi avuto la pazza idea di controllare se questi ragazzi italiani di Astrospace.it avevano effettivamente ragione.

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram e sulla pagina Facebook. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: AstrospaceRocket LabSequoiaSSO

Potrebbe interessarti anche questo:

Rocket Lab ha inaugurato lo Space Launch Complex 3 per il razzo Neutron

Agosto 28, 2025
La proposta per il recupero dei campioni marziani di Rocket Lab

Rocket Lab ha mostrato la sua proposta per la missione Mars Sample Return

Gennaio 8, 2025
I due satelliti gemelli Blue e Gold di Rocket Lab, parte della missione ESCAPADE della NASA, sono arrivati in Florida e sono pronti per i preparativi al lancio. Credits: Rocket Lab

I due satelliti della missione ESCAPADE sono arrivati al Kennedy Space Center

Agosto 21, 2024
Le sonde gemelle Blue e Gold, parte della missione ESCAPADE della NASA, costruite da Rocket Lab. Credits: Rocket Lab

Rocket Lab ha completato integrazione e collaudo dei due satelliti per la missione ESCAPADE

Agosto 2, 2024
Il motore Archimedes di Neutron

Rocket Lab rinvia il lancio di Neutron al 2025

Maggio 9, 2024
Un render dell'esperimento con Vela Solare della NASA.

In orbita l’esperimento NASA per costruire vele solari per i viaggi interstellari

Aprile 24, 2024
Attualmente in riproduzione

Tutte le missioni lunari a cui sta lavorando l'Italia

Tutte le missioni lunari a cui sta lavorando l'Italia

00:26:20

La nuova manovra DYNAMIC BANKING di Starship spiegata!

00:16:52

Cosa sta succedendo alla NASA e ad Artemis? Chi avrà il primo allunaggio?

00:15:38

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Il James Webb sta veramente rivoluzionando l’astrofisica?

00:17:09

Perché non siamo più tornati sulla Luna dopo Apollo 11?

00:15:39

Ecco come le onde gravitazionali stanno cambiando l'astrofisica!

00:15:55

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:38

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

Lo Zhuque-3 cinese è pronto al lancio. Ecco tutto quello che sappiamo

00:22:23

I più letti

  • Render di una base lunare del futuro. Credits: ESA/Foster + Partners

    L’ESA avvia lo studio del progetto pilota HOBI-WAN, per la produzione autonoma di proteine in microgravità

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Il James Webb potrebbe aver osservato la prima popolazione di stelle dopo il Big Bang

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Finalmente si torna a parlare di Luna. I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Rilevati i primi segnali di onde gravitazionali provenienti da buchi neri di “seconda generazione”

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

La "Harvest Moon" del 29 settembre 2023, l'ultima Superluna dell'anno 2023, fotografata con il telescopio Takahashi TSA 102 aperto a f/8 presso l'Osservatorio Astronomico "G. Beltrame", gestito dal Gruppo Astrofili Vicentini. Credits: Mariasole Maglione

In arrivo la Superluna più grande e luminosa del 2025. Ecco quando, come e perché osservarla

Novembre 4, 2025
A sinistra, la cometa C/2025 R2 (SWAN). A destra, la cometa C/2025 A6 (Lemmon). Credits: Team Ciel Austral; Ryan101 via Reddit

Ci sono due comete vicine al perigeo. Ecco come e quando osservarle

Ottobre 20, 2025

Perché Starship è importante? – Lo spazio secondo me, di Paolo Ferri

Ottobre 15, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162