Sembrava ormai imminente il primo volo del quarto prototipo di Starship, invece qualcosa è andato storto. SpaceX stava conducendo un nuovo test statico di accensione con un solo Raptor, per verificare la corretta integrazione tra serbatoi e motore, ma il razzo è esploso la sera del 28 maggio. Prove di questo tipo, la Starship denominata SN4 ne aveva superate ben 4. È stato il primo prototipo a passare i test criogenici ed il primo con il quale hanno acceso il motore Raptor. Lo StarHopper aveva una struttura molto differente, quindi non viene contato nei nuovi prototipi.
Era stato da poco rilasciato sia un NOTAM che una dichiarazione della Federal Aviation Administration che faceva presagire un volo per lunedì 1 giugno. Ora ci toccherà invece attendere la Starship SN5.
Un test come un altro
Sembrava una giornata normale a Boca Chica, in cui gli ingegneri avrebbero provato nuovamente ad accendere per pochi secondi il motore Raptor. Le autorità hanno chiuso le strade vicino al pad e successivamente il riempimento dei serbatoi della Starship è cominciato. Di static fire test, SN4 ne ha superati 4, con due motori Raptor differenti e usando anche gli Header tank per immettere il propellente nel motore.
Se tutto fosse andato bene, sarebbe stata la quinta accensione di fila per SN4. Il Raptor infatti, osservando le immagini, sembra essersi acceso senza nessun problema. I guai sono iniziati dopo.
Dopo lo spegnimento del motore, è iniziato il venting dei serbatoi, metodo utilizzato per mantenere costante la pressione al loro interno attraverso una parziale fuoriuscita del vapore. Processo necessario durante lo svuotamento dei serbatoi. Sul fondo del razzo però, si è iniziata a notare fin da subito una fuoriuscita anomala di gas. Pochi istanti dopo è avvenuta l’esplosione. Questa si è originata quando una perdita di ossigeno, e probabilmente anche metano, è entrata in contatto con la fiamma di sfiato del metano. Questa fiamma, posta in vicinanza a Starship, serve a bruciare il metano in eccesso che viene sottratto alla Starship.
Attualmente, non ci sono informazioni ufficiali riguardo la causa dell’esplosione, quindi possiamo limitarci a riportare quella più probabile. In questo video di NASA Spaceflight si può vedere in primo piano l’origine della perdita e la successiva esplosione.
Cosa può essere successo ?
Il 19 maggio è stato portato a termine il quarto static fire, ma con un piccolo incidente. Dopo l’accensione del motore, è scaturito un piccolo incendio proprio alla base della Starship, probabilmente causato da una perdita in una tubazione. Starship SN4 non sembrava aver subito grossi, se non un segno di bruciatura. Ciò che sembrava maggiormente danneggiato pareva essere il sistema di tubazioni che corrono lungo la base di supporto del razzo. Dopo un paio di giorni, gli ingegneri hanno potuto avvicinarsi per riparare i danni.
Può essere che quel piccolo incendio abbia causato più danni di quelli che immaginavamo. Sembrerebbe infatti che la perdita sia partita non tanto dal razzo ma piuttosto dal GSE (Ground Support Equipment), una serie di tubazioni che portano il carburante nei serbatoi. Siccome le forti perdite sono partite proprio vicino ai punti di attacco al razzo, potrebbe essere che l’esplosione sia stata causata dal GSE. Se così fosse, SpaceX dovrebbe lavorare per aggiornare e migliorare la struttura di rifornimento e non la Starship.
In questa foto scattata alcune ore dopo l’esplosione, si può vedere come la struttura del pad non sia stata danneggiata così gravemente. Ora l’incognita sarà se SpaceX sistemerà questo pad per riprendere i test su Starship SN5 il prima possibile o se ripenserà completamente tutta l’infrastruttura dall’inizio.
[Aggiornamento] Alcuni ingegneri, riosservando le immagini dello scoppio hanno avanzato l’ipotesi che l’esplosione non si sia originata dalla fiamma pilota nelle vicinanze del pad. Come si può vedere dal fermo immagine seguente, le fiamme iniziano infatti ala base della Starship, forse scatenate da qualche scintilla o anche solo dal motore ancora caldo dopo il test. Resta comunque evidente che l’esplosione è dovuta alla fuoriuscita dell’ossigeno liquido da un tubo di alimentazione e non da un danno alla Starship.
E’ in ogni caso importante osservare che nonostante queste siano ipotesi formulate da personale tecnico e da osservatori competenti rimangono comunque ipotesi. Per qualsiasi informazione ufficiale bisognerà attendere le dichiarazioni di Musk.
[Aggiornamento] Elon Musk ha dichiarato, in occasione di una breve intervista successiva al lancio della capsula Dragon, il motivo della fuga di ossigeno. La perdita non è stata causata da un sistema di approvvigionamento difettoso ma da un errato test. In quell’occasione SpaceX stava testando il sistema di sgancio del tubo di rifornimento. Lo stesso sistema che viene usato pochi secondi prima che la Starship si alzi da terra. E’ stato quel sistema a non funzionare correttamente e a provocare la perdita di ossigeno.
Attraverso i canali social di Astrospace.it, in particolare sulla pagina Facebook e sul canale Telegram, aggiorneremo in tempo reale sulle cause dell’esplosione e sul futuro di Starship.