Alle 16:19 del 13 ottobre è iniziato il lungo viaggio della sonda Psyche, la cui destinazione è la Fascia Principale di asteroidi, situata tra Marte e Giove. L’obbiettivo della missione è riuscire a raggiungere e orbitare attorno all’asteroide 16 Psyche, un corpo roccioso molto particolare data la sua composizione. Dagli studi su 16 Psyche è emerso infatti che questo è composto principalmente da metalli come ferro e nichel, analogamente ai nuclei planetari.
Il decollo della sonda è avvenuto dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center, a bordo del vettore più potente attualmente a disposizione: il Falcon Heavy. Il rilascio è avvenuto poco più di un’ora dopo la partenza, mentre l’arrivo a destinazione è previsto per luglio del 2029.
Il viaggio prevede anche un passaggio ravvicinato con Marte, in modo da sfruttare la sua gravità per accelerare la sonda. Una volta giunta a destinazione, Psyche avrà viaggiato per 3.6 miliardi di km.
Psyche verso 16 Psyche
Realizzato da Maxar Technologies, Psyche ha una massa a pieno carico di 2747 kg e, una volta dispiegati i pannelli solari, raggiungerà una larghezza di 24.76 metri. Il corpo principale della sonda però è largo solo 3.1 metri, in quanto gran parte del volume è rappresentato dai pannelli solari. Psyche è infatti dotata di due gruppi di pannelli, necessari ad assorbire la luce solare a grande distanza, in modo da alimentare tutti gli apparati di bordo.
Principale ed essenziale per il compimento della missione è il sistema propulsivo che sfrutta l’effetto Hall. Vengono creati campi elettromagnetici per accelerare ioni di xeno, la cui espulsione genera la spinta. Psyche è dotato di quattro di questi motori.
L’obbiettivo della sonda è quello di raccogliere più dati possibile riguardo l’asteroide, che potrebbe aiutarci a comprendere la formazioni dei pianeti. Per farlo, Psyche porta con sé tre strumenti: uno spettrometro di raggi gamma e neutroni, un imager multispettrale e un magnetometro. Combinando tutti i dati ottenuti, sarà possibile ricavare diverse informazioni, come la massa dell’asteroide, la sua rotazione e il campo gravitazionale che genera.
Finalmente quindi, la missione Psyche ha avuto inizio, dopo una lunga serie di rinvii e ritardi. La realizzazione del satellite era stata proposta nel 2015 per il programma Discovery della NASA, per poi essere selezionata nel 2017.
Il lancio era inizialmente previsto per luglio dello scorso anno, ma un problema al software ha costretto la NASA a rimandare il suo lancio. A causa della pandemia di COVID-19, erano emersi diversi problemi legati alla mancanza di personale. Non potendo più sfruttare la finestra di lancio del 2022, la NASA ha dovuto attendere fino a oggi per vedere la partenza di Psyche.
Janus, il carico assente
I ritardi hanno costretto altri due satelliti a rimanere sulla Terra. Psyche non avrebbe dovuto viaggiare da solo a bordo del Falcon Heavy, in quanto all’interno dell’ogiva ci sarebbero dovuti essere altri due piccoli satelliti. Chiamati Janus A e B, con una massa di circa 36 kg l’uno, ognuno avrebbe dovuto raggiungere un sistema binario di asteroidi. A differenza di 16 Psyche, l’orbita di questi due sistemi incrocia quella della Terra.
I due Janus rappresentavano un carico secondario della missione Psyche, ma a causa dei numerosi ritardi di quest’ultima, la loro partenza è stata annullata. Il loro lancio era previsto lo scorso anno, ma da allora i parametri orbitali sono cambiati troppo, rendendo impossibile raggiungere i sistemi binari adottando il profilo di volo per il lancio di Psyche. I satelliti inoltre viaggerebbero così lontano dal Sole che i loro piccoli pannelli solari non sarebbero in grado di fornire energia sufficiente agli strumenti.
La NASA ha quindi deciso di tenere a terra i Janus, il cui sviluppo e realizzazione è costato circa 55 milioni di dollari. L’agenzia americana sta studiando diverse soluzioni per poterli riconfigurare e utilizzare in altre missioni.
Questo è il motivo per cui Psyche si trovava su un dispenser vuoto, atto a trasportare anche altri satelliti, come si vede nell’immagine qui sotto. Credits: NASA/Ben Smegelsky
Il quarto Falcon Heavy del 2023
Il primo lancio dimostrativo del vettore pesante di SpaceX è avvenuto nel 2018. Da allora, il Falcon Heavy ha volato altre sette volte. Quattro di queste solamente durante il 2023, segno di come SpaceX abbia intensificato anche l’utilizzo di questo vettore.
Il Falcon Heavy usato per Psyche era formato da due booster laterali riutilizzati e un core centrale nuovo. Quest’ultimo non è stato recuperato, in modo da poter utilizzare tutto il carburante per fornire la maggiore spinta possibile alla sonda.
I due booster laterali invece, al loro quarto volo, hanno poi fatto ritorno sulle Landing Zone di Cape Canaveral, eseguendo nuovamente un atterraggio sincronizzato.
Lanciando Psyche, Il Falcon Heavy ha completato la sua prima missione operativa la cui destinazione non è l’orbita terrestre. Per SpaceX, inoltre, questa rappresenta la missione numero 72 del 2023, un anno da record durante il quale stanno mantenendo un media di un lancio ogni 3.9 giorni.