• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Immagini astronomiche sfocate? Ecco l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale

Antonio D'Isanto di Antonio D'Isanto
Settembre 29, 2023
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Il deblurring di un'immagine di Nettuno. Credits: Uy Hans

Il deblurring di un'immagine di Nettuno. Credits: Uy Hans

Condividi su FacebookTweet

L’osservazione del cielo da terra è sempre stata caratterizzata da un enorme limite: l’atmosfera. Il nostro pianeta è circondato, di fatto, da una sorta di grande lente in perenne movimento. Pur essendo fondamentale per la vita, l’atmosfera è un grande ostacolo per le osservazioni astronomiche. Infatti, distorce la radiazione che riceviamo dalle sorgenti celesti, facendo sì che queste risultino deformate e sfocate (i cosiddetti effetti di blurring).

Grazie ai sistemi di ottiche adattive, negli ultimi 30 anni si è riusciti a risolvere parzialmente questo problema, ottenendo una qualità di immagini, per i più grandi telescopi, paragonabile a quella che è possibile avere dallo spazio.

Tuttavia anche le ottiche adattive non possono risolvere da sole tutti i problemi. In particolare, nell’osservazione di oggetti molto deboli e distanti. Per questo, negli anni, si sono sviluppati diversi metodi atti a rimuovere l’effetto di sfocamento causato dall’atmosfera, con risultati più o meno confortanti.

Un recente studio, frutto di una collaborazione tra la Northwestern University e la Tsinghua University di Pechino però, potrebbe aprire una nuova prospettiva su questo annoso problema. E come accade sempre più di frequente, questo si basa sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Ripulire le immagini

Il gruppo di ricercatori ha implementato un algoritmo di deep learning, basato su convolutional neural network per ripulire immagini astronomiche dagli effetti di blurring. Le convolutional neural network sono delle reti neurali in grado di lavorare direttamente su immagini quali dati in input, identificandone automaticamente caratteristiche e pattern rilevanti.

pipeline Tianao Alexander
Diagramma esplicativo della trasformazione dei dati e del
modello di deep learning utilizzato per rimuovere gli effetti di
blurring dalle immagini simulate. Credits: Tianao, Alexander 2023

Nel caso specifico, il modello utilizzato rielabora le immagini e le ricostruisce nella loro forma “ripulita”, ovvero come apparirebbero senza il filtro dell’atmosfera. L’aspetto interessante è che lo studio si basa su dati simulati del Vera Rubin Observatory, telescopio a grande campo attualmente in costruzione in Cile, che dovrebbe vedere la prima luce nel 2024.

Nel caso del Vera Rubin, sarà fondamentale ottenere immagini quanto più pulite possibile, in quanto gli effetti di blurring influenzano particolarmente la capacità di compiere misurazioni di effetti gravitazionali e di lensing.

In questo senso, è chiara anche la scelta di utilizzare immagini simulate di uno strumento specifico. Un modello simile non può infatti funzionare indistintamente per qualunque telescopio o in qualunque località. Il comportamento dell’atmosfera è troppo diverso da luogo a luogo e ogni telescopio fa storia a sé.

Perciò è necessario tarare opportunamente il modello, a seconda dello strumento sul quale si desidera applicarlo e delle condizioni locali in cui questo si trovi ad operare. Va da sé che lo studio si prefigge, dunque, di “preparare la strada” per il Vera Rubin Observatory.

Problema risolto?

I risultati sembrano essere confortanti. Il gruppo di ricerca ha notato un miglioramento in quello che gli astronomi definiscono rapporto segnale-rumore (Sign to Noise Ratio, SNR). Si tratta di un indicatore della qualità di un’osservazione astronomica, dato dal rapporto tra l’ampiezza del segnale e il rumore ad esso associato, che può essere di natura fisica o strumentale. Varia tra il 38.6% e il 7.4%, rispetto ad altre tecniche di deblurring.

D’altra parte questa strategia non è esente da rischi. È evidente che la scelta di basarsi su immagini simulate comporti una forte dipendenza dal modello utilizzato per la simulazione stessa. In altre parole, se i dati non sono sufficientemente accurati, le previsioni risulteranno ovviamente falsate.

data Tianao Alexander
Confronto tra i risultati ottenuti sui dati simulati con
diversi modelli per la rimozione del blurring. Le due colonne più a
destra fanno riferimento al modello proposto nell’articolo citato.
L’immagine più grande sulla sinistra è la figura “pulita” di riferimento. Credits: Tianao, Alexander 2023

Del resto, la stessa ricostruzione dei dati effettuata con il deep learning rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio: questi modelli infatti rimuovono il rumore ricostruendo determinate aree dell’immagine, ma esiste il rischio che la ricostruzione introduca dei pattern inesistenti, soprattutto in assenza di una base di conoscenza solida per la fase di addestramento.

Come sempre, occorre estrema attenzione nell’interpretazione dei risultati ottenuti con il machine learning. Ad ogni modo, la ricerca in questo ambito è fondamentale, in quanto propone una soluzione a un problema caratterizzato da limiti fisici e strumentali altrimenti invalicabili.

Da segnalare infine il fatto che gli autori dello studio hanno reso il codice completamente open-source (si trova qui). Chiunque quindi può utilizzarlo o contribuire al suo sviluppo.

Lo studio, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è reperibile qui.

Tags: blurringIAIntelligenza artificialeMachine Learningotticaottica adattiva

Potrebbe interessarti anche questo:

Rappresentazione artistica di una rete neurale che collega le osservazioni (a sinistra) ai modelli (a destra). Credits: EHT Collaboration/Janssen et al.

L’IA ha rivelato nuovi dettagli sui buchi neri supermassicci Sagittarius A* e M87*

Giugno 9, 2025
axiom kepler data center

Axiom Space lancerà i suoi primi due data center in orbita entro la fine dell’anno

Aprile 10, 2025
L'ingegnere Bente Eegholm ispeziona la superficie dello specchio primario del Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA, parte dell'Optical Telescope Assembly. Credits: NASA/Chris Gunn

Consegnato l’Optical Telescope Assembly del telescopio spaziale Nancy Grace Roman

Novembre 18, 2024
Rappresentazione artistica di un sistema planetario in cui una nana bianca sta consumando i pianeti rimasti in orbita. Credits: NASA, ESSA, Joseph Olmsted (STScI)

L’IA ha aiutato a identificare centinaia di nane bianche che divorano pianeti nella loro orbita

Agosto 2, 2024
L'ultimo dei 949 segmenti necessari per l'Extremely Large Telescope, prima di essere tagliato nella sua forma esagonale e lucidato. ELT avrà uno specchio primario di 39 metri di diametro costituito da 798+133 segmenti, e 18 segmenti di ricambio. Credits: SCHOTT

Realizzato il 949esimo (e ultimo) segmento per lo specchio primario dell’Extremely Large Telescope

Giugno 28, 2024
Il satellite Swift, collaborazione tra il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, Penn State a University Park, il Los Alamos National Laboratory nel New Mexico e Northrop Grumman Innovation Systems a Dulles, Virginia. Credits: NASA GSFC/Chris Smith (KBRwyle)

L’IA aiuta il satellite Swift della NASA a caratterizzare i lampi di raggi gamma

Maggio 27, 2024
Attualmente in riproduzione

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

I più letti

  • L’ESA annuncia i cinque razzi europei che saranno finanziati nell’European Launcher Challenge

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • LICIACube ha mostrato che gli effetti dell’impatto DART su Dimorphos sono più complessi del previsto

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Un’esplosione di ritardi. I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • New Horizons ha realizzato il primo test operativo di navigazione stellare nello spazio profondo

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

Due anni dal lancio del telescopio spaziale Euclid. Ecco cosa ha già fatto, e cosa farà

Luglio 1, 2025

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162