Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) rappresenta un’imponente e avanzata tecnologica nell’ambito dello studio dell’Universo. Finanziato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e gestito dal Berkeley Lab, si trova presso il Kitt Peak National Observatory e svolge un ruolo chiave nello studio dell’energia oscura.
L’energia oscura, secondo la nostra attuale interpretazione, guida l’espansione accelerata dell’Universo. DESI utilizza un potente spettrografo per misurare la luce proveniente da oltre 40 milioni di galassie, quasar e stelle, consentendo di creare una mappa cosmica 3D molto dettagliata. L’obiettivo primario è comprendere l’energia oscura, ma lo strumento offre anche l’opportunità di esplorare altri importanti aspetti dell’astrofisica, come la materia oscura e il lensing gravitazionale.
Il team del Berkeley lab ha recentemente annunciato il rilascio pubblico della prima tranche di dati. Questo monumentale set deriva da 2480 esposizioni fotografiche catturate durante la fase di “convalida” di DESI, svolta nel 2020 e nel 2021. Nathalie Palanque-Delabrouille, co-portavoce di DESI, ha affermato:
Il fatto che DESI funzioni così bene e che la quantità di dati scientifici ottenuti durante la fase di test sia paragonabile a precedenti scansioni del cielo, è un risultato monumentale. I dati ottenuti non solo consentiranno lo studio dell’energia oscura, ma saranno anche ambiti dall’intera comunità scientifica per affrontare altri argomenti, come la materia oscura, il lensing gravitazionale e la morfologia galattica.
!["CT-scan" tridimensionale dell'universo ottenuto tramite i dati di DESI. Credits: D. Schlegel/Berkeley Lab using data from DESI](https://www.astrospace.it/wp-content/uploads/2023/06/desi.webp)
Le promettenti scoperte di DESI
Il rilascio dei dati ha permesso agli scienziati di fare importanti scoperte nel campo dell’astrofisica. In particolare, due risultati hanno destato grande interesse.
In primo luogo, DESI, ha identificato evidenze di una migrazione stellare di massa all’interno della galassia di Andromeda. Questa scoperta fornisce preziose informazioni sulla dinamica e l’evoluzione delle galassie. In secondo luogo, ha individuato quasar estremamente distanti, ovvero nuclei galattici attivi che emettono luce intensa.
Questi quasar molto distanti hanno un redshift molto elevato. Mentre l’Universo si espande, infatti, le galassie si allontanano e la loro luce si sposta verso lunghezze d’onda più lunghe e rosse. Più è distante la galassia, maggiore è il loro redshift, “spostamento verso il rosso”. La capacità di rilevare questi fenomeni con spostamento verso il rosso così elevato è un risultato notevole.
Bisogna infatti considerare che il telescopio su cui è montato DESI è uno strumento più piccolo rispetto a telescopi dedicati a questo tipo di ricerche. Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione dell’Universo, ma dimostrano anche l’efficacia e l’importanza di questo progetto per la comunità scientifica.
![Il telescopio Nicholas U. Mayall al Kitt Peak National Observatory vicino a Tucson, in Arizona. Credits: KPNO/NOIRLab/NSF/AURA/P. Marenfeld](https://www.astrospace.it/wp-content/uploads/2023/06/noirlab-mayall-desi-4.jpg)
Nonostante le entusiasmanti scoperte finora effettuate da DESI, l’esperimento è solo nella sua fase iniziale. Il programma di raccolta dati ha una durata quinquennale e si trova attualmente a due anni dal suo completamento.
Durante la sua attività verranno raccolti dati su oltre 40 milioni di oggetti celesti. DESI ha già catalogato più di 26 milioni di oggetti astronomici e aggiunge oltre un milione di nuovi oggetti ogni mese. Ciò consente agli scienziati di esplorare le proprietà dell’energia oscura nel corso della storia dell’Universo.