• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Addio al lander marziano InSight, confermata ufficialmente la fine della missione

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Dicembre 22, 2022
in Agenzie Spaziali, Divulgazione, Esplorazione spaziale, NASA, News, Scienza, Sistema solare
InSight selfie

Selfie scattato dal lander InSight Mars della NASA il 24 aprile 2022, il 1211esimo giorno marziano, o sol, della missione. Credits: NASA

Condividi su FacebookTweet

Dopo oltre quattro anni di raccolta di dati scientifici su Marte, si conclude la missione InSight della NASA. I controlli di missione presso il JPL hanno perso ogni contatto con il lander e concluso che le batterie a energia solare del veicolo devono essersi esaurite.

Abbreviazione di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, InSight si proponeva di studiare l’interno di Marte nelle sue profondità. I dati del lander hanno fornito dettagli sugli strati interni del pianeta, i resti sotto la superficie della sua dinamo magnetica estinta, le condizioni meteorologiche e l’attività sismica.

In precedenza, la NASA aveva deciso di dichiarare conclusa la missione se il lander avesse mancato due tentativi di comunicazione. L’agenzia continuerà comunque ad ascoltare un segnale dal veicolo spaziale, per ogni evenienza, ma a questo punto è considerato improbabile sentirlo “parlare” nuovamente. L’ultima volta che InSight ha comunicato con la Terra è stato il 15 dicembre 2022, inviando uno scatto con il suo ultimo tweet.

My power’s really low, so this may be the last image I can send. Don’t worry about me though: my time here has been both productive and serene. If I can keep talking to my mission team, I will – but I’ll be signing off here soon. Thanks for staying with me. pic.twitter.com/wkYKww15kQ

— NASA InSight (@NASAInSight) December 19, 2022

La storia sismica di un altro pianeta

La sismologia è stata il fulcro della missione InSight. In questi anni di missione, lo sismometro altamente sensibile di InSight SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure), unito al monitoraggio quotidiano dell’agenzia spaziale francese CNES e del Marsquake Service gestito dall’ETH di Zurigo, ha rilevato 1.319 terremoti. Alcuni di essi erano causati da impatti di meteoroidi, il più grande dei quali ha portato alla luce grossi pezzi di ghiaccio alla fine dell’anno scorso.

Catalogando e analizzando il numero e le caratteristiche degli impatti, gli scienziati hanno potuto determinare con maggior certezza l’età della superficie del pianeta.  Inoltre, i dati sismici di InSight forniscono un modo per studiare nel dettaglio crosta, nucleo e mantello del pianeta.

SEIS riusciva infatti a distinguere le fonti dei terremoti, tra cui le tempeste atmosferiche e le forze di marea dalla luna di Marte Phobos. Il sismometro è stato l’ultimo strumento scientifico rimasto acceso mentre la polvere che si accumulava sui pannelli solari del lander ne riduceva gradualmente l’energia.

Il 14 aprile 2021 InSight era entrato in modalità di ibernazione d’emergenza, perché i pannelli solari impolverati non accumulavano un quantitativo d’energia elettrica sufficiente per l’utilizzo dei sensori. A giugno 2021, il braccio robotico ha fatto cadere del terriccio marziano sopra un pannello, aiutando così il vento a portar via parte della polvere depositata. Questo ha consentito di guadagnare circa 30 Watt/ora al giorno e di ritardare per qualche settimana lo spegnimento di alcuni strumenti.

La “talpa”

InSight trasportava anche l’Heat Flow and Physical Properties Package, fornito dal centro aerospaziale tedesco (DLR), che includeva un radiometro e una sonda per il flusso di calore. La sonda, indicata come un chiodo auto-martellante, era soprannominata “la talpa”.

La talpa era stata progettata per scavare 5 metri al di sotto la superficie marziana, trascinando un cavo carico di sensori che avrebbe misurato il calore all’interno del pianeta. Ciò avrebbe consentito agli scienziati di calcolare quanta energia fosse stata rilasciata dall’epoca della formazione di Marte.

Pensata per il terreno sciolto e sabbioso conosciuto durante altre missioni, la talpa non ha potuto guadagnare sufficiente trazione nel terreno grumoso intorno a InSight. A marzo 2019, la talpa ha scavato qualche centimetro, ma poi non è riuscita a fare progressi. Il 14 gennaio 2021 la NASA ha annunciato che gli sforzi per perforare la superficie marziana utilizzando il dispositivo erano terminati. Il lander alla fine seppellì la sonda appena sotto la superficie, raccogliendo comunque dati preziosi sulle proprietà fisiche e termiche del suolo marziano lungo il percorso.

La Talpa
Timelapse che mostra la “talpa” che si insinua sotto la regolite marziana. Credits: NASA/JPL-Caltech

Buona pensione, InSight

Dire addio a un veicolo spaziale è sempre triste. Nonostante ciò, Thomas Zurbuchen, amministratore associato della direzione della missione scientifica della NASA ha affermato:

La scienza condotta da InSight è motivo di celebrazione. I soli dati sismici di questa missione del Discovery Program offrono enormi intuizioni non solo su Marte, ma anche su altri corpi rocciosi, compresa la Terra.

InSight, con i suoi tweet, le foto, le scoperte a cui ha portato, è stato un po’ un amico e un collega su Marte negli ultimi quattro anni. La scienza che ci ha permesso di fare, la ricerca che ha consentito di portare avanti, lo rendono perfettamente degno del suo nome, volto a comprendere nel profondo il Pianeta Rosso.

Come scienziato robotico, InSight ha trascorso un’intera carriera allo studio di Marte, e ora è tempo di pensionamento. Tuttavia, dalle parole di Laurie Leshin, direttore del JPL, che gestisce la missione: “Sì, è triste dire addio, ma l’eredità di InSight continuerà a vivere, informando e ispirando.”

Ti è piaciuto questo articolo? Lo abbiamo scritto grazie al supporto degli abbonati ad Astrospace Orbit. Solo questo ci ha permesso di scriverlo in modo competente, revisionandolo, rileggendolo e consultando diverse fonti. Ne è valsa la pena? Se ti sembra di sì, puoi iscriverti anche tu ad Astrospace Orbit, avrai accesso a diversi vantaggi e contenuti esclusivi.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Tags: InSightLanderMarteNasaPianeta rossorobotsismometrotalpaTerremoti

Potrebbe interessarti anche questo:

I due satelliti Blue e Gold della missione ESCAPADE della NASA presso la fabbrica di Rocket Lab prima della spedizione in Florida per il lancio. Credits: Rocket Lab

Il secondo New Glenn partirà alla fine dell’estate con a bordo la missione marziana ESCAPADE

Giugno 9, 2025
progressi di starship

Marte, un sogno ancora lontano? I progressi di Starship

Giugno 5, 2025

Redwire supera la revisione di Mason, un sistema per costruire infrastrutture su Luna e Marte

Giugno 4, 2025
Foto del Polo Sud lunare scattata dal lander Resilience di ispace dall'orbita lunare, il 22 maggio 2025. Credits: ispace

Dove e quando seguire l’allunaggio del lander Resilience di ispace

Giugno 5, 2025

Jared Isaacman non è più il candidato amministratore della NASA

Giugno 1, 2025

I piani di SpaceX (e Musk) per raggiungere Marte

Maggio 30, 2025
Attualmente in riproduzione

I più letti

  • Rappresentazione artistica di una rete neurale che collega le osservazioni (a sinistra) ai modelli (a destra). Credits: EHT Collaboration/Janssen et al.

    L’IA ha rivelato nuovi dettagli sui buchi neri supermassicci Sagittarius A* e M87*

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • L’azienda cinese Space Epoch ha testato uno stadio riutilizzabile in acciaio con rientro in mare

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX propone 76 lanci annuali di Starship dalla rampa SLC-37 (ora il totale è 145)

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Redwire supera la revisione di Mason, un sistema per costruire infrastrutture su Luna e Marte

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162