La produzione e immagazzinamento di energia sarà un elemento fondamentale per la realizzazione delle future basi lunari e la colonizzazione del nostro satellite naturale. Cercando di soddisfare queste esigenze, allo IAC2022 di Parigi Astrobotic ha presentato LunaGrid, un sistema per la produzione di energia tramite pannelli solari. Per lo sviluppo di questi pannelli l’azienda ha anche ottenuto ad agosto un finanziamento da 6,2 milioni di dollari da parte della NASA.
Il 13 settembre 2022, Astrobotic ha acquisito l’azienda Masten Space System, che precedentemente aveva dichiarato bancarotta. Con un’offerta da 4,5 milioni di dollari, Astrobotic ha acquisito tutti i beni di Masten, che avrebbe dovuto sviluppare un lander lunare. Ora la forza lavoro confluirà in Astrobotic per lo sviluppo del LunaGrid, un progetto che prevede l’utilizzo di rover dotati di Vertical Solar Array Technology (VSAT).
Produrre e trasportare energia
Uno dei problemi legati alle attività sul suolo lunare riguarda proprio la produzione e immagazzinamento dell’energia, dovuto alle particolari caratteristiche della Luna. Una “notte lunare” infatti dura circa come 14 giorni qui sulla Terra. In questo lungo periodo è quindi impossibile sfruttare il Sole per generare corrente elettrica. Le attività possono essere eseguite solamente durante un giorno luna, che equivale anch’esso a 14 giorni terrestri, ma per basi permanenti ciò non è sufficiente.
Con LunaGrid Astrobotic prevede di schierare al polo sud lunare diversi rover dotati di VSAT che si occuperanno di produrre energia. A questi saranno collegati altri rover che poi porteranno l’energia ai diversi clienti, che possono essere agenzie nazionali come NASA o aziende private. Astrobotic prevede di utilizzare sistemi wireless per quest’ultima fase del trasferimento di corrente elettrica.
Inizialmente prevedono che LunaGrid sia in grado di generare 10 chilowatt di potenza, ma ampliando il sistema questo valore potrebbe anche aumentare. Con LunaGrid sarebbe quindi possibile portare energia ovunque, anche durante le notti lunari. Al polo sud infatti, il Sole risulterebbe molto basso sull’orizzonte e i pannelli solari posizionati verticalmente sono adatti proprio per essere illuminati il più a lungo possibile.
Astrobotic si aspetta che LunaGrid sia operativo nel 2028, ma già dal 2026 prevedono di avere sulla Luna i primi prototipi, in modo che questi vengano collaudati anche dagli astronauti del programma Artemis. Il CEO di Astrobotic, John Thornton ha così commentato:
Sfruttando le tecnologie esistenti già in fase di sviluppo presso Astrobotic, possiamo portare un servizio energetico tanto necessario sulla Luna in breve tempo. L’energia solare è conveniente, commercialmente conveniente, tecnicamente matura e distribuibile ora. Il sistema a base solare di LunaGrid offre al mondo il mezzo più rapido ed economico per stabilire una presenza lunare sostenuta senza ostacoli politici.
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