La startup americana Masten Space System si è aggiudicata uno speciale contratto all’interno del programma AFWERX dell’Air Force Research Laboratory. Fondata nel 2004 e con sede in California, la compagnia è specializzata nello sviluppo di sistemi di atterraggio per lander e razzi. La startup con il chiaro obiettivo di sviluppare sempre più la tecnologia della riusabilità, avrà un obiettivo molto speciale. Il contratto, infatti, prevede che sviluppi e testi un sistema “simil-GPS” specifico per la Luna. L’obiettivo è quello di agevolare le operazioni di raggiungimento dell’orbita, avvicinamento al suolo lunare e allunaggio stesso.
Le fasi del progetto
Nella Fase I del progetto, Masten ha completato lo sviluppo di un prototipo di rete in grado di guidare i veicoli spaziali. Essa dovrà permettere lo scambio di informazioni quali posizione, navigazione e timing (PNT) tra il satellite e l’apparato di sensori posti sul suolo lunare. In questo modo, si potrà giungere sulla Luna in maniera ancora più accurata. Nella Fase II che si concluderà verosimilmente nel 2023, Masten svilupperà dei sensori PNT in grado di resistere alle dure condizioni sulla Luna. Nella seconda fase del progetto, la tecnologia PNT verrà testata sul lander sviluppato da Masten: Xodiac. In questo modo la compagnia potrà testare l’integrazione del payload e le operazioni di segnalazione in un ambiente terrestre. Da qui si aprirà uno sviluppo che porterà successivamente alla dimostrazione lunare.
Un network sulla Luna
Non si tratta certo della prima esprienza per Masten Space Systems nel campo dei sistemi PNT. La compagnia può infatti annoverare un test condotto con il JPL della NASA sul “Lander Vision System” a bordo del proprio lander Xombie. Questo sistema di sensori di posizione ha consentito, tra gli altri, il successo della missione Perseverance su Marte. Ciononostante, Masten potrà contare sull’esperienza della compagnia Leidos in campo lunare. Insieme, progetteranno delle vere e prorie scocche antiurto in grado di proteggere il sistema di sensori. Queste saranno rilasciate in orbita lunare per poi arrivare sulla superficie e creare una rete autonoma con base sul suolo del satellite. Simile ad una rete mesh, quella con base sul suolo lunare permetterà una consistente connettività wireless con l’orbita, così come con altri sistemi ed attività nello spazio.
Prossima fermata: Luna
Sono ormai molteplici le compagnie private impegnate non solo in viaggi orbitali terrestri, ma anche con precise mire verso la Luna. Una di esse è proprio Masten che è stata selezionata dalla NASA per distribuire payloads privati (nel programma CLPS) in un sito vicino al cratere Haworth nella parte sud-occidentale della faccia visibile della Luna, fino al polo sud lunare. Tale missione, originariamente pianificata per dicembre 2022, è stata posticipata a novembre 2023. Missioni come questa, senza dimenticare il programma Artemis che condurrà in ultimo due astronauti sul suolo lunare, sono destinate ad aumentare nelle prossime decadi. Di conseguenza, un sistema di navigazione diventa sempre più di primaria importanza.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.