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| On 3 anni ago

SpaceX si avvicina ad un nuovo round, per una valutazione vicina ai 125 miliardi

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53 nuovi Starlink raggiungono l’orbita terrestre, portando così a 2651 il numero totale di satelliti lanciati. La missione, denominata Starlink-4.18, è partita dal complesso di lancio 39A quando in Italia erano le 12:59 del 18 maggio. Per questo guscio orbitale, il numero 4 che vede i satelliti in orbita su piani con inclinazione di 53.2°, si tratta del diciassettesimo lancio.

All’azienda servono 30 lanci per completare anche questo secondo guscio, che sarà composto da 1584 Starlink. Il primo guscio, necessario a fornire una prima copertura per il servizio di connessione, era stato completato a maggio dello scorso anno. Starlink continua a crescere, con il servizio che si espande sempre di più incontrando anche il favore di diversi Paesi. In Quebec il Governo vuole partecipare attivamente allo sviluppo della costellazione, oltre che fornire incentivi per l’acquisto di kit e abbassare il costo dell’abbonamento per gli utenti.

In Ucraina invece, la connessione satellitare sta fornendo grande supporto non solo ai militari ma anche ai cittadini. Anche in Uzbekistan il Governo ha voluto incontrare i rappresentati sia di Starlink che di OneWeb per portare nel paese i sistemi di connessione satellitare.

Una valutazione di 125 miliardi di dollari

In questi giorni sono uscite alcune indiscrezioni, raccolte da Bloomberg, secondo le quali SpaceX sta lavorando a un nuovo piano di finanziamenti che porterebbe la valutazione totale dell’azienda a 125 miliardi di dollari. Essendo che SpaceX è ancora una società privata, cioè non quotata in borsa, è difficile venire a conoscenza di quanto ogni azione venga valutata. Solitamente si può fare solo durante l’annuncio di nuovi round di finanziamento.

Il valore di capitalizzazione precedente valutava SpaceX 100 miliardi di dollari, e risaliva alla fine del 2021. Sembra che in questo nuovo round di finanziamento i dipendenti di SpaceX possano vendere le loro azioni a un prezzo fisso di 70 dollari l’una, in concomitanza con la vendita delle stesse ai finanziatori. Questo è il valore che lascia stimare la nuova capitalizzazione a 125 miliardi di dollari. Con questo valore SpaceX diventerebbe l’azienda privata americana dal più alto valore, un fatto storico per il mondo aerospaziale.

Continua a volare l’ex booster del Falcon Heavy

Quando ha sviluppato il Falcon Heavy, il vettore più potente attualmente disponibile, SpaceX lo ha fatto unendo tra loro tre Falcon 9. Il booster centrale ha una struttura rinforzata per resistere e supportare le forze generate da quelli laterali. Per tale ragione, nelle intenzioni dell’azienda vi è quello di utilizzare i booster centrali solamente per formare il Falcon Heavy.

Ciò non vale però per quelli laterali, che possono essere riconvertiti per volare singolarmente e SpaceX lo ha dimostrato proprio con questo Falcon 9. Si tratta del vettore con numero di serie B1052, che durante le sue prime missione ha formato il vettore pesante di SpaceX. Questi lanci si sono svolti entrambi nel 2019. Uno ad aprile, ovvero Arabsat-6A, e l’altro a giugno, STP-2.

Successivamente l’azienda di Musk ha modificato il B1052 in modo che potesse volare in solitaria, eliminando quindi tutti i supporti e gli agganci. La sua prima missione in questa nuova configurazione è servita per portare in orbita il satellite italiano di seconda generazione COSMO-SkyMed. Successivamente ha volato per Starlink-4.10 a marzo di quest’anno.

Per il B1052 quindi, Starlink-4.18 è stata la sua quinta missione completata con successo. In questo modo SpaceX raggiunge quota 47 atterraggi consecutivi di successo, per un totale di 121 atterraggi. L’ultimo fallimento era avvenuto il 16 febbraio dello scorso anno, durante Starlink-4.10. In quell’occasione un foro nella copertura termica di uno dei Merlin aveva portato alla perdita di un motore, compromettendo così il suo rientro.

Il B1052 invece è atterrato senza problemi sulla chiatta A Shortfall Of Gravitas, posizionata a 645 km di distanza dal pad di lancio.

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