Oltre ai pianeti extragalattici, esistono anche quelli circumbinari. Sono mondi in orbita attorno a due stelle e a oggi solo 14 di essi sono stati scoperti. L’ultimo si chiama TIC 179200988b ed è un po’ più speciale dei precedenti. La sua rivelazione è avvenuta con una nuova tecnica, che è riuscita a sfruttare il breve tempo di osservazione che TESS dedica a un settore del cielo. La maggior parte di questi pianeti è stata avvistata dalla missione KEPLER, che concentrava la sua potenza osservativa per 3 anni e mezzo in una particolare porzione della volta celeste. Ma il tempo di TESS è decisamente inferiore, limitando la scoperta di questa particolare tipologia di pianeta extrasolare. Fino a ora. L’avvistamento di questo pianeta circumbinario è la prova che la nuova tecnica, proposta lo scorso 2020 da un team di astronomi, funziona.
Due è meglio di tre
Il metodo dei transiti è, senza dubbio, una delle tecniche più proficue riferendosi alla scoperta dei pianeti extrasolari. Adoperata soprattutto dalla missione Kepler, questa tecnica si basa sulle variazioni di luminosità di una stella. Durante il transito di fronte a essa, infatti, il pianeta ne determina una diminuzione della luce. Questo flebile sbalzo è osservato nella “light curve”, curva di luce, un insieme di punti in grafico che descrivono l’intensità della luce di una stella. Servono almeno tre transiti di uno stesso oggetto per determinarne il periodo di rivoluzione e il raggio con precisione.
La cosa si complica nel momento in cui il pianeta orbita attorno a due stelle. Questo per due motivi:
- I transiti non si verificano dopo lo stesso intervallo di tempo. Il passaggio del pianeta attorno alla stella potrebbe infatti essere interrotto dal transito attorno all’altra.
- Il periodo dell’orbita del pianeta è maggiore rispetto a quello del sistema binario attorno a cui si muove.
Questo implica osservazioni più lunghe, difficili da compiere. TESS infatti osserva una stessa porzione di cielo per solo 27 giorni. La nuova tecnica sviluppata, però, permette d’identificare un pianeta circumbinario con solamente due transiti. E sebbene la presenza di due passaggi in questo breve lasso di tempo sia un evento raro e fortuito, può comunque capitare che avvengano. Come nel caso di TIC 179200988b.
Il primo sistema planetario circumbinario
Luogo d’azione di alcuni film di fantascienza, i pianeti circumbinari divennero realtà nel 2003. Il primo pianeta in orbita attorno a due stelle è stato confermato proprio in quell’anno. Si chiama PSR B1620-26 c ed è un gigante gassoso, con una massa di circa 2,5 volte quella di Giove. La sua casa si trova all’interno dell’ammasso globulare M4, attorno a una pulsar millisecondo e una nana bianca. Sebbene la sua esistenza fosse stata suggerita ben 10 anni prima, nel 1993, furono necessari anni di osservazioni prima di poter confermare la sua natura di pianeta.
Chi è TIC 179200988b?
Il pianeta circumbinario scoperto da Veselin B. Kostov, astrofisico presso il SETI Institute, è il quattordicesimo della sua tipologia. I transiti che hanno portato alla sua scoperta sono avvenuti in un intervallo di 5 giorni e, sebbene siano stati osservati solo due passaggi di fronte alle stelle, è stato possibile stimarne le dimensioni. Si tratta infatti di un gigante gassoso, con raggio simile a quello di Giove, ma molto più massivo. L’orbita attorno al sistema binario è di circa 200 giorni. Le stelle che lo ospitano hanno una dimensione simile tra loro, ma solo il 30% più grandi rispetto al Sole.
Il gruppo di ricerca che si è concentrato su questo intrigante sistema planetario, ha dimostrato che, la nuova techina osservativa sviluppata funziona. TESS permetterà la scoperta di nuovi pianeti circumbinari, proseguendo la sua missione della comprensione del cosmo.
Qui lo studio completo.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.