I satelliti COSMO-SkyMed (CSG) di seconda generazione sono uno dei programmi di punta dell’Agenzia Spaziale Italiana. Si tratta di quattro satelliti che lavorano in sincrono per fornire una copertura globale della Terra di osservazioni radar con tecnologia SAR (Synthetic-aperture radar). Il programma COSMO-SkyMed è stato sviluppato dall’ASI e dal Ministero della Difesa italiano per il duplice uso militare-civile. Anche la seconda generazione, come la prima, sarà composta di quattro satelliti costruiti da Thales Alenia Space. Il secondo CSG dovrà essere lanciato entro al fine del 2021, e per la prima volta non sarà un vettore europeo a portarlo nello spazio, ma un Falcon di SpaceX.
Questo secondo satellite CSG avrebbe dovuto essere lanciato con un vettore Vega-C, il cui lancio inaugurale era previsto per giugno 2021. Avio, azienda che ha progettato il Vega, però ha purtroppo subito dei ritardi, e ora il primo lancio del Vega-C è previsto a inizio 2022. Questi ritardi sono stati causati dai fallimenti delle missioni VV15 e VV17 di Vega, che hanno di conseguenza allungato tutta la scaletta di lanci del vettore italiano. Inoltre, la pandemia in corso ha aggiunto ulteriori rallentamenti.
Il lancio del secondo COSMO-SkyMed, essendo un satellite dalla funzione anche militare, sarebbe dovuto comunque essere operato da ArianeSpace. L’azienda francese gestisce infatti lo spazioporto di Kourou, organizzando anche i lanci del Vega, oltre a quelli dell’Ariane V e dei vettori Soyuz “acquistati” dalla Russia. Purtroppo nemmeno questi due vettori sono disponibili entro la fine dell’anno. ASI ha quindi comunicato il 30 settembre che a lanciare il secondo CSG sarà SpaceX, ancora non si conosce il vettore utilizzato, che sarà quasi sicuramente un Falcon 9. Nel seguente video una fotogallery di scatti dei satelliti COSMO-SkyMed.
Pochi e costosi i lanciatori europei
ASI ha comunicato inoltre che prevede il lancio del terzo satellite CSG entro il 2024 e ha garantito il pieno supporto ad Arianespace. Lo ha fatto anche confermando il CSG-3 per il lancio con Vega-C, che per quell’anno dovrebbe essere già pienamente operativo e rodato. ASI inoltre ha scritto, nel suo comunicato stampa: “Other future launch opportunities for ASI missions with VEGA-C are under discussion, confirming Arianespace as a key partner for the Agency”.
Nonostante l’industria dei lanciatori spaziali stia crescendo, la domanda di lancio rimane comunque altissima in tutto il mondo. Questo passaggio di un satellite importante e “istituzionale” come un CGS a un vettore commerciale non europeo è sicuramente un altro segnale di come i razzi europei non siano più sufficienti. A questo si aggiunge la competitività commerciale dei lanciatori americani, sempre più convenienti. Vega-C sarà un passaggio importante verso una nuova generazione di vettori meno costosi e più efficienti, ma non basterà di certo per rimanere al passo non solo con il mercato internazionale, ma forse nemmeno con quello interno all’Europa.
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