L’arrivo del componente principale della sonda Psyche, il Solar Electric Propulsion (SEP) Chassis, che equivale all’80% del comparto hardware del veicolo spaziale, dà inizio ufficialmente alle operazioni di assemblaggio. Queste dovrebbero concludersi entro quest’anno, test compresi. A quel punto, la sonda verrà trasportata dal JPL della NASA a Cape Canaveral dove partirà, stando alle attuali previsioni, nell’agosto 2022 a bordo di un Falcon Heavy. L’obbiettivo della missione è raggiungere l’asteroide omonimo 16 Psyche.
Solar Electric Propulsion (SEP) Chassis
L’arrivo del SEP presso il JPL della NASA ha chiaramente dato una svolta alle fasi di assemblaggio della sonda Psyche. Prodotto dalla compagnia spaziale Maxar Technologies nella sede di Palo alto, California, il Solar Electric Propulsion rappresenta quasi l’interezza del veicolo spaziale. Stiamo infatti parlando di un componente hardware della grandezza di un furgone. Tra le caratteristiche principali del telaio troviamo l’antenna ad ampio raggio della lunghezza di 2 metri ed un’intelaiatura in grado di contenere e proteggere gli strumenti scientifici a bordo. La Maxar Technologies ha oltretutto contribuito a snellire i tempi, integrando la maggior parte dei sistemi harware nella struttura del telaio. Il team di Palo Alto ha quindi costruito l’intera strutturaper poi integrare il necessario per il sistema elettrico ad alta potenza ed i sistemi di propulsione. Successivamente, ha completato il tutto con l’implementazione del sistema termico e di quello di guida e navigazione.
D’altra parte, la missione Psyche si servirà proprio del sistema di propulsione elettrica di Maxar per spingere la sonda attraverso lo spazio profondo. Infine, la stessa compagnia spaziale fornirà l’intero impianto fotovoltaico di 10 pannelli solari (dispiegati 5 su un lato della sonda e 5 sul lato opposto come da render sottostante) per alimentare i sistemi della sonda Psyche.
Assemblaggio step by step
La fase di assemblaggio, iniziata il 16 marzo, procederà step by step grazie ad un lavoro sinergico tra il team del JPL della NASA e quello di Maxar. Innanzitutto gli ingegneri del JPL, riunitisi nell’High Bay 1, hanno inziato i controlli sul computer di volo, sul sistema di comunicazione e anche su quello di distribuzione a bassa potenza. Tutto ciò per verificare che fossero in grado di operare insieme. Intanto, con l’arrivo del telaio, il team di Maxar Technologies si è unito a quello del JPL per l’installazione del comparto hardware rimanente.
Oltre alle strutture già menzionate, va ricordato che la NASA è in attesa dei tre strumenti scientifici che saranno a bordo della sonda Psyche. Il magnetometro, l’imager multispettrale e lo spettrometro dovrebbero arrivare al JPL nei prossimi mesi. Mentre il magnetometro studierà il potenziare campo magnetico dell’asteroide, l’imager catturerà le immagini della sua superficie. Lo spettrometro, infine, analizzerà i neturoni ed i raggi gamma provenienti dalla superficie per determinare gli elementi che compongono l’asteroide. Nel video seguente una parte dell’assemblaggio della sonda:
In viaggio verso Psyche
L’asteroide 16 Psyche venne scoperto dall’astronomo italiano Annibale de Gasperis il 17 marzo 1852 dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte a Napoli. Fu battezzato così in onore della dea greca Psiche che rappresenta la personificazione dell’anima (dal greco psychè), simbolo dell’anima umana sempre divisa tra amore divino e terreno. Psyche non è un asteroide così piccolo: ha le dimensioni del Massachusetts, cioè circa 250 Km di diametro. Costituisce uno dei corpi più grandi della fascia principale degli asteroidi in orbita fra Marte e Giove. Le sue osservazioni attraverso i telescopi suggeriscono che l’asteroide sia composto in gran parte da metallo nichel-ferro. Potrebbe dunque essere il nucleo rimanente di un pianeta, o un piccolo pianeta che non è riuscito a formarsi. Inoltre, l’asteroide ha un’alta porosità il che ne fa un agglomerato di materiale polveroso piuttosto che un vero e proprio asteroide roccioso.
La missione Psyche fa parte del programma Discovery della NASA la cui frase chiave è “massima resa, minima spesa”. La missione ha una partenza prevista per agosto 2022 e, stando alle previsioni, raggiungerà Marte nel 2023. Una volta lì, utilizzerà il pianeta rosso come fionda gravitazionale per raggiungere l’asteroide Psyche nel 2026. A quel punto, resterà in orbita attorno all’asteroide metallico per circa 21 mesi per fornirci risposte definitive su questo affascinante corpo celeste.
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