In questo nuovo aggiornamento marziano, facciamo il punto su quanto accaduto nell’ultimo mese alle missioni sulla superficie e in viaggio verso Marte. Attività di routine per il rover Curiosity e InSight, con una sorpresa dalla sonda cinese e maggiori dettagli sul lancio di ExoMars dall’agenzia spaziale europea.
Curiosity
Dopo aver pulito i propri strumenti dai residui dei vecchi campioni, il rover Curiosity ha abbandonato il sito Mary Anning 3, in cui stazionava da oltre due mesi. Un breve tragitto l’ha condotto al target successivo, denominato Ayton.
Il rover sta seguendo una sorta di “filone” che permette ai ricercatori di studiare come varia la geologia di Marte sulla media scala (nell’ordine delle centinaia di metri). Queste tappe poco distanziate fanno parte di uno spostamento più consistente, che abbiamo descritto nei precedenti articoli di questa rubrica, e che ha avuto inizio qualche mese fa. Curiosity si sta infatti spostando dalla clay bearing unit alla sulfate bearing unit. Con questi termini si indicano due zone del cratere Gale caratterizzate da rocce di tipologia ed origine diverse.
Una volta giunto ad Ayton, il rover ha preparato il suolo per la prima trivellazione. La procedura di preparazione sarebbe assai semplice sulla Terra, cosa non valida però su Marte. Il rover ha utilizzato lo strumento DRT (Dust Removal Tool) per rimuovere la polvere di regolite dal luogo designato.
Il DRT è posizionato sul braccio robotico ed è costituito da due scopettini a setole metalliche montati su una testa rotante. Al rover è sufficiente appoggiare lo strumento sulla superficie d’interesse ed azionare il motorino elettrico. Qui un video rilasciato dalla NASA in cui si spiega il suo funzionamento.
Curiosity ha anche partecipato, nelle ultime settimane, ad un esperimento congiunto con un orbiter.
Dopo svariati anni di misurazioni, siamo al corrente del fatto che i contenuti di vapore acqueo ed ossigeno nell’atmosfera marziana sono soggetti a variazioni stagionali. Eppure, per motivi ancora non del tutto chiari, questi cicli non seguono sempre i modelli previsionali, fenomeno che ha dato non pochi grattacapi ai ricercatori.
Questo mese, grazie alle misurazioni congiunte dello strumento ChemCam di Curiosity e della Atmospheric Chemistry Suite montata sulla sonda TGO (Trace Gas Orbiter), i ricercatori cercheranno di indagare più approfonditamente la questione.
L’obiettivo è di accoppiare i dati del TGO – in grado di essere rilevati fino ad un’altitudine di 10 km dalla superficie – con quelli di Curiosity. Eventuali discrepanze tra i dati potrebbero implicare uno scambio di ossigeno tra la superficie e l’atmosfera. Aspetto quantomeno interessante, che andrebbe indagato più a fondo e che permetterebbe di stringere il cerchio attorno alla causa di queste deviazioni dai modelli.
InSight
La sonda HP3 è ormai completamente sepolta nel suolo marziano, ad una profondità mai raggiunta prima d’ora (si stimano circa 50 cm). Nei prossimi mesi, la benna depositerà e compatterà altra regolite sopra lo strumento, così da accrescere la pressione e scongiurare una volta per tutte il rinculo verso l’alto.
Questa operazione di compattazione richiederà qualche mese. Si pensa dunque che la sonda potrà riprendere ad autotrivellarsi ad inizio 2021.
Come riportato lo scorso mese, la NASA ha riscontrato dei problemi all’APSS (Auxiliary Payload Sensor Suite). Non sono giunti aggiornamenti ufficiali, ma il sito messo a disposizione dall’agenzia spaziale per monitorare il meteo marziano ha ripreso a fornire i dati. Si può quindi dedurre che le operazioni siano state ripristinate.
ExoMars
Come già discusso nella puntata introduttiva della rubrica, anche il rover europeo Rosalind Franklin sarebbe dovuto partire per Marte questa estate. Purtroppo, problemi ai paracadute e qualche ritardo dovuto alla pandemia hanno fatto slittare il lancio al 2022.
Pochi giorni fa, l’ESA ha ufficializzato le date di partenza ed arrivo. Il lancio è attualmente previsto per il 20 Settembre 2022, ma rinvii di qualche giorno saranno ancora possibili. E’ però importante che la sonda lasci la superficie terrestre entro e non oltre il 1° Ottobre, giorno nel quale si chiuderà la finestra verso il Pianeta Rosso.
Indipendentemente dalla data di lancio, l’arrivo è previsto per il 10 Giugno 2023 nell’Oxia Planum, nell’emisfero boreale marziano.
Tian Wen 1
La sonda Cinese ci ha regalato ad inizio mese un meraviglioso selfie, effettuato da una minisonda rilasciata dal corpo principale. Questa, allontanandosi, è riuscita ad immortalare i pannelli solari e l’ogiva contenente orbiter e rover.
Le immagini, scattate dal cubesat con una frequenza di una al secondo, sono state immediatamente trasmesse via WiFi alla sonda principale. Essa, non appena è stato possibile collegarsi con la Terra, le ha ritrasmesse verso casa.
In una mossa propagandistica, il Partito Comunista Cinese ha rilasciato le immagini nel giorno del 71esimo anniversario della nascita della Repubblica Popolare Cinese. Qui è disponibile un timelapse del rilascio della minisonda.
Nelle ultime settimane, altre due correzioni di traiettoria hanno permesso alla sonda di migliorare ulteriormente il puntamento dell’obiettivo: il Pianeta Rosso.
Cronache Marziane viene pubblicato ogni mese, il giorno 20 ed è una rubrica progettata e scritta da Andrea Novelli per aggiornare su tutte le attività che avvengono sul pianeta rosso.
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