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Un esperimento atteso otto anni. Cronache Marziane

Le tre sonde lanciate a Luglio sono ormai nello spazio interplanetario, con le comunicazioni verso Terra ridotte al minimo. Alti e bassi per InSight, mentre Curiosity ha appena svolto un esperimento covato per ben otto anni.

Andrea Novelli di Andrea Novelli
Settembre 20, 2020
in Agenzie Spaziali, Approfondimento, Cronache marziane, Esplorazione spaziale, Rubriche, Sistema solare
Cronache Marziane
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Come ogni 20 del mese, facciamo il punto della situazione con chi sta esplorando o raggiungendo il Pianeta Rosso. Tutti i dettagli in questa nuova puntata di Cronache Marziane.

Curiosity

Il rover NASA si trova ancora nel sito Mary Anning, dove opera ormai da svariate settimane, tanto che Cronache Marziane di Agosto era stata dedicata alle attività svolte in zona. Questa prolungata permanenza è indizio certo del fatto che il sito sia particolarmente interessante dal punto di vista mineralogico, ma non solo.

Sembra infatti che la NASA sia in procinto di svolgere un esperimento che il rover ha gelosamente custodito per gli otto anni della sua permanenza sul pianeta rosso. La lunga attesa è motivata dal fatto che tale esperimento è del tipo “expendable”, ovvero non riutilizzabile.

Lo strumento SAM, acronimo di Sample Analysis at Mars, si occupa di analizzare i campioni di suolo raccolti dal braccio robotico e depositati in appositi contenitori. Due dei quali – in totale sono 74 – contengono un composto noto come idrossido di tetrametilammonio,in breve TMAH. Questo, se fatto reagire con un campione di suolo, può rilevare la presenza di acidi grassi, dunque di tracce organiche, possibilmente riconducibili alla presenza di vita.

In questo senso, Curiosity anticipa gli studi per i quali il suo successore, Perseverance, è stato progettato.

Curiosity Cronache marziane
Le 74 cartucce dello strumento SAM. Credits: NASA-JPL

Il rover ha già condotto con successo una prova generale dell’esperimento, ma il primo tentativo vero e proprio è stato interrotto anzitempo. La NASA non ha fornito ulteriori dettagli, ma sappiamo che nessuna delle due cartucce è andata sprecata. Il secondo tentativo è andato a buon fine: per i risultati ci vorranno però mesi di attesa.

Oltre alle analisi del suolo, sono state eseguite anche osservazioni atmosferiche, in particolare quelle relative ai fenomeni eolici. Tramite l’acquisizione di immagini del terreno all’alba ed al tramonto ed il loro confronto, Curiosity valuta l’entità dell’azione eolica. Data la scarsa pressione dell’atmosfera marziana, anche piccole differenze sono indizio di un vento sostenuto.

Tutto lascia intendere che al cratere Gale stia tornando l’estate, e con essa la stagione dei venti. Per il momento, nulla di cui preoccuparsi. Nel tweet sottostante, un dust devil immortalato dalla NavCam di Curiosity per un periodo di cinque minuti.

The devil's in the details. If you look closely, you can see a dust devil moving across the surface of Mars. I keep an eye out for these in an effort to understand more about weather on the Red Planet. https://t.co/rx1vZ0n36q pic.twitter.com/8zpCJcgRzK

— Curiosity Rover (@MarsCuriosity) August 27, 2020

InSight

Quando si parla di InSight, le notizie riguardano quasi sempre lo sventurato strumento HP3. La sonda, dedicata allo studio del flusso di calore proveniente dal sottosuolo di Marte, sembra stia lentamente progredendo verso il sottosuolo. Questa è un’ottima notizia, dato che il progresso sta avvenendo senza aiuti esterni da parte della benna, come era avvenuto per parecchi mesi precedentemente.

Ci vorranno altre settimane per avere ulteriori conferme, ma alla NASA si respira un cauto ottimismo. La fase più critica è infatti quella iniziale, con la sonda in prossimità della superficie. Qui viene meno l’attrito – in questo caso voluto – del terreno circostante e soprastante, che evita il rinculo verso l’alto.

Insight Cronache marziane
La sonda ormai completamente sepolta, di cui affiorano solo i cavi. Ben evidente il segno lasciato dalla benna, usata per compattare il terreno ed evitare il rinculo verso l’esterno. Foto del 4 Agosto, SOL600. Credits: NASA-JPL

Sembra purtroppo che questa missione non conosca pace. La NASA ha reso noto il 24 Agosto che una settimana prima gli strumenti adibiti alle osservazioni e misurazioni meteorologiche hanno smesso di funzionare.

Questi, raccolti sotto l’acronimo APSS (Auxiliary Payload Sensor Suite), monitorano costantemente pressione, vento e campo magnetico. Pur non rientrando tra gli obiettivi primari di missione, il loro contributo non è marginale, soprattutto in vista di una futura presenza umana sul Pianeta Rosso.

La strumentazione opera attualmente a ranghi ridotti, in gergo “safe mode”, ma anche in questo caso i tecnici sono ottimisti. Pare che un semplice reset del sistema possa sistemare il problema: uno “spegni e riaccendi” interplanetario.

Perseverance

Come per tutti i rover ed i lander che attualmente operano su Marte, il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha costruito una esatta replica anche di Perseverance ed Ingenuity. Questi fratelli gemelli – perfettamente funzionanti – sono estremamente utili ai tecnici di Terra. Permettono infatti di svolgere in anticipo operazioni particolarmente rischiose, che potrebbero danneggiare i rover/lander su Marte. Fanno, in sostanza, il lavoro sporco.

Così facendo, incognite e rischi risultano ridotti al minimo. Attraverso speciali prove a fatica, consentono anche di rilevare l’usura precoce di alcuni componenti e di aggiustare opportunamente le attività su Marte. Si pensi ad esempio alle ruote di Curiosity.

Perseverance OPTIMISM
OPTIMISM, gemello di Perseverance, immortalato alla sede del JPL. Questi modelli sono alimentati elettricamente. Credits: NASA-JPL

A Pasadena, sede del JPL, è addirittura presente uno spazio all’aperto denominato “cortile marziano” dove è fedelmente ricreato il terreno del pianeta rosso. Proprio qui, nelle prossime settimane, OPTIMISM verrà sottoposto a test preliminari in vista dell’arrivo di Perseverance sulla superficie.

OPTMISM è un acronimo per Operational Perseverance Team for Integration of Mechanisms and Instruments Sent to Mars. MAGGIE, invece, è il gemello di Curiosity ed è l’acronimo di Mars Automated Giant Gizmo for Integrated Engineering.

Per chi volesse seguire istante per istante il viaggio Perseverance ed Ingenuity, la NASA ha messo a disposizione questo sito.

Tian Wen 1

Il 19 Agosto scorso, i tecnici hanno iniziato i test sulla strumentazione di bordo, che sembrano essersi conclusi con successo. Nel mese di Settembre è prevista la seconda correzione orbitale, necessaria a puntare con ancora maggior precisione il pianeta Rosso. Non si hanno però ancora conferme ufficiali del fatto che essa sia stata effettuata.

Hope

La sonda degli Emirati Arabi ha già terminato la fase di test dei sistemi di bordo e giace da qualche settimana in uno stato di riposo programmato. In attesa della terza manovra di correzione orbitale, prevista per Novembre, le stazioni di Terra hanno ridotto le comunicazioni al minimo indispensabile.

Cronache Marziane viene pubblicato ogni mese, il giorno 20 ed è una rubrica progettata e scritta da Andrea Novelli per aggiornare su tutte le attività che avvengono sul pianeta rosso.

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Tags: CuriosityhopeMartePerseveranceTiān wèn 1

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