Presso la sede dell’ESTEC, nei Paesi Bassi, è terminata la Satellite Critical Design Review (SCDR) per i satelliti Galileo di seconda generazione (G2). Questa review è iniziata il 18 marzo 2024 a Roma, ed è stata eseguita da più di 120 persone provenienti da Thales Alenia Space, ESA, Commissione Europea e EUSPA, incaricati di valutare e approvare la fase di progettazione dei satelliti.
Durante questa revisione, vengono esaminati in dettaglio tutti gli aspetti del progetto del satellite, inclusi il design, la costruzione, i sistemi elettronici, la comunicazione, l’alimentazione energetica, il software e molto altro ancora. Questa revisione è cruciale: una volta superata, il progetto entra nella fase di produzione e assemblaggio. Apportare modifiche significative in seguito può essere molto costoso e richiedere molto tempo.
I team hanno lavorato instancabilmente per rispettare il programma di completamento della revisione in sole quattro settimane. Hanno testato con successo due modelli strutturali e la loro qualificazione per il lancio sull’Ariane 62. Inoltre, hanno sottoposto a diversi test di radiazione il carico utile del modello ingegneristico, tutti completati con successo.
Il superamento della Critical Design Review: raggiunta un’altra pietra miliare
La fase di Critical Design Review è un passaggio fondamentale nel processo di sviluppo dei singoli satelliti che compongono la costellazione. Durante il CDR dei satelliti Galileo, diversi aspetti critici vengono esaminati per assicurarsi che il design del satellite sia robusto, funzionale e in grado di soddisfare i requisiti operativi e di prestazione necessari.
Innanzitutto, i revisori esaminano il design della struttura del satellite. Ci si assicura che sia in grado di sopportare le sollecitazioni meccaniche durante il lancio e nell’ambiente spaziale. Valutano i sistemi di propulsione e di controllo dell’assetto, per garantire che il satellite possa mantenere la sua posizione orbitale e orientazione desiderate. Ed esaminano il sistema di alimentazione elettrica, per esser certi che sia in grado di fornire l’energia necessaria per tutte le operazioni.
Si testano poi i sistemi di comunicazione del satellite, per garantire che siano in grado di trasmettere e ricevere segnali in modo affidabile e conforme ai requisiti. Così come i sistemi di navigazione e controllo, che devono essere capaci di determinare con precisione la posizione del satellite e mantenere la sua traiettoria orbitale. Infine, i revisori esaminano i sistemi di sensori e le eventuali cariche utili scientifiche o di osservazione incluse nel satellite, per garantire che siano conformi alle specifiche e funzionino correttamente.
Il superamento della CDR per ciascun satellite Galileo è essenziale per assicurare che il satellite sia pronto per la produzione e l’assemblaggio. Una volta completata la CDR, infatti, si passa alla fase di costruzione e test del satellite, che culminerà con il lancio e l’integrazione operativa nella costellazione Galileo.
Questo importante traguardo conferma la robustezza del design e delle capacità tecniche dei G2, sviluppati da Thales Alenia Space. Inoltre, permette ora di proseguire con la fase di assemblaggio e integrazione del modello di volo, prevista per il quarto trimestre del 2024. Entro la fine del 2024 sono previste anche le prime campagne di test di compatibilità dei satelliti con il segmento di terra, così da garantire la piena accettazione del satellite nel secondo trimestre del 2026.