A fine Dicembre Amazon ha dichiarato che il team di ricerca e sviluppo del Progetto Kuiper diventerà autonomo e indipendente nel 2020. L’azienda aprirà infatti un edificio a Redmond, Washington di 20 000 metri quadri dove eseguire tutte le attività di ricerca e sviluppo, di creazione dei prototipi e uffici per la gestione del progetto.
Il Progetto Kuiper di Amazon è una costellazione di 3236 satelliti orbitanti in orbita terrestre bassa in grado di fornire internet a bassa latenza e ad alta velocità attraverso una copertura globale. Con questo progetto il colosso di Jeff Bezos si aggiunge a OneWeb, Telesat e ovviamente SpaceX nell’inseguire l’idea della megacostellazione per fornire copertura internet.
Nel comunicato stampa di Amazon si legge: “Il team del Progetto Kuiper continua a fare passi da gigante e ha nuovamente superato la sua attuale strutturazione. Per questo motivo stiamo affittando e rinnovando una nuova sede a lungo termine per il team del Progetto Kuiper. Questa diventerà la sede principale per la ricerca e sviluppo nonché il principale impianto di produzione e qualificazione dei prototipi.”
Attualmente non si sa ancora nulla riguardo una prima data di lancio del primo satellite del Progetto Kuiper. Amazon però ha depositato una richiesta alla International Telecomunication Union per uno spettro di frequenze della banda K che scadrà nel 2026. Entro quella data dovrà aver lanciato il primo satellite. Per ora l’azienda ha comunicato solamente che intende lanciare la megacostellazione in cinque ondate e che ogni satellite avrà una vita operativa di circa sette anni.
Attualmente la data prevista per il primo lancio del razzo New Glean di Blue Origin è nella seconda metà del 2021. Quasi sicuramente Amazon usufruirà di questo lanciatore per la costruzione della costellazione, questo ci lascia supporre un primo possibile lancio nel 2022/2023. Blue Origin è stata fondata nel 2000 dallo stesso Jeff Besoz e la collaborazione con Amazon sarà praticamente scontata.